1 anno dopo
Jace's POV
<<54... 55...>> il mio compagno di cella conta le flessioni.
All'improvviso sento il peso del corpo del mio avversario fare un tonfo sul pavimento, segno che avevo vinto la sfida.
<<Howard hai vinto>> esclama l'imbecille.
<<Dammi i miei soldi e stai zitto>> rispondo con sgarbo.
Accendo una sigaretta e appena il fumo entra nei miei polmoni, mi sento meglio.
<<L'ora d'aria é finita. Rientrare immediatamente>> urla la guardia bastarda.
Non mi muovo, prima finisco la mia sigaretta in pace e poi entro.
<<Howard>> dice il collega del bastardo. Un altra guardia.
So che ci avrei litigato e che sarei finito in isolamento per l'ennesima volta ma lo ignorai.
<<Hai visite. Seguimi>> il tono saccente. Si vede proprio che non mi sopporta.
Non mi importa, tanto é reciproco.
Getto la sigaretta e mi incammino.
Sicuramente sarà Eric.Lo stronzo era riuscito ad uscire pochi mesi fa grazie al suo cognome, ma non mi aveva mai abbandonato. Veniva a trovarmi almeno una volta a settimana e mi portava tutto ciò di cui avevo bisogno in questa topaia.
Seguo la guardia e passo in mezzo alle celle degli avanzi di galera.
Questo eravamo, reietti chiusi in quattro mura. Non c'é speranza per noi.<<Hai 1 ora>> esordisce la guardia prima di aprire la porta.
Alzo il dito medio, e di spalle entro nella stanza dei colloqui.
Appena mi volto però non vedo il mio migliore amico, ma lei.
I suoi occhi da cerbiatto mi scrutano con attenzione, i suoi capelli erano più corti e il suo profumo inebria le mie narici. In questo ultimo anno avevo sentito spesso questo profumo, era rimasto impresso in me dopo quella notte.
Prendo a pugni la porta <<fatemi uscire>> urlai disperato.
<<Jace...>> il mio nome sulle sue labbra ha un sapore così dolce.
Sento il suo corpo avvicinarsi a me, finché non poggia la sua mano sulla mia spalla.
Vorrei voltarmi e abbracciarla, stringerla, baciarla ma mi ero promesso una cosa: non avrei permesso per niente al mondo di condividere la mia vita di merda con lei e la sua purezza.
<<Non parlare, non mi toccare>> il mio tono di voce esce come un lamento.
<<So che non vuoi vedermi, ma ascoltami. Almeno questo me lo devi>>continua a parlare, e la ferita nel mio cuore si rimargina.
Mi volto lentamente e la trovo a pochi centimetri dal mio corpo.
<<Ok, ti ascolto ma non toccarmi e stai lontana da me>> .
Lei abbassa la sguardo dispiaciuta ma annuisce e accetta.
Ci sediamo sulle luride sedie e ci ritroviamo uno difronte all'altra. Solo il tavolino di metallo ci divide.
<<1 anno fa, in una stanza simile a questa hai spezzato il mio cuore>> interrompe il silenzio.
Una morsa stringe il mio cuore. Vorrei urlare che avevo mentito che ero fottutamente ossessionata da lei e che non avevano smesso un attimo di pensarla in questo posto di merda.
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Il cuore non ha controllo (DA REVISIONARE)
RomanceQuesta è la storia di un amore che ti lacera l'anima, che prende e spazza via ogni parte di te. Julie Williams é un ragazza ricca, cresciuta nello sfarzo e nell'amore della sua famiglia che l'ha sempre tratta con i guanti bianchi. É un po' snob, co...