Capitolo 8

40.6K 1.3K 264
                                    

《Piccola siediti》mi invita mio fratello con il tono della voce roca.

L'operazione l'ha parecchio stancato e si vede.

Mi accomodo sulla sedia color mogano che è posizionata accanto al suo lettino.

Mi soffermo a scrutare la stanza, è totalmente bianca, un piccolo televisore è attaccato al muro ed è tutto così spoglio, i muri, l'arredamento.

Che brutto posto.

Stringo la mano di mio fratello con delicatezza, per timore di poter fargli del male.

《Come stai?》la mia voce quasi trema.

《Bene, stai tranquilla》dice, ma il suono della sua voce tradisce le parole.

Non sta bene, ed è evidente, dice cosi solo per tranquillizzarmi.

《Ho avuto tanta paura di perderti, Eric》scoppio a piangere.

Vorrei essere forte per lui, ma non riesco ad immaginare un domani senza il mio fratellone accanto.

《Scusa sorellina》quasi sussurra.

Avvicina la sua mano alla mia guancia, per scacciare via una lacrima.

Perchè si sta scusando?

《So perfettamente di essere un rompi palle, ma devi sapere che lo faccio solo per proteggerti》continua.

《Shhh! Non fa niente Eric, sei fantastico, cosi come sei》cerco di tranquillizzarlo.

Mi butto letteralmente sopra di lui per stringerlo in un abbraccio.

Eric non è certamente facile da sopportare, e alcune volte maledico Dio per non avermi fatta nascere figlia unica, ma il bene che gli voglio è cosi forte da superare qualsiasi altra cosa.

So benissimo che quello che fa, lo fa solo per proteggermi.

Mi racconta di com'è stato l'incidente e di come si è sentito dopo, sia fisicamente che mentalmente. Mi viene la pelle d'oca nel sentirglielo raccontare.

《Julie, fai entrare mamma e papà, saranno preoccupati》mi dice notando che è già passata un ora da quando sono entrata, e che l'orario di visite sta per terminare.

《Va bene》accarezzo la sua guancia con delicatezza.

《Ah! Eric, non farmi prendere più questi spaventi》lo rimprovero, e lascio un tenero bacio sulla sua fronte.

《Ci proverò》ridacchia con fatica.

《Ciao fratellone》lo saluto, una volta arrivata alla soglia della porta.

《Ciao piccola mia》.

Sono troppo contenta di aver visto mio fratello star bene, ero così preoccupata e così in ansia per lui.

Per tornare alla sala d'aspetto, faccio lo stesso corridoio percorso prima.

Mentre cammino, una scena cattura la mia attenzione; un bambino che fra le lacrime abbraccia -credo- la madre, quest'ultima ha sulla testa una bandana rossa a pois bianchi, delle occhiaie evidenti ed è davvero molto magra, ma nonostante ciò i suoi occhi sono strapieni d'amore per il bambino che la sta abbracciando.

Quel gesto mi fa troppa tenerezza.

Mi rendo conto di quanto la vita a volte sia crudele, e la morte, il dolore prima o poi colpisce tutti senza distinzione alcuna, però la cosa peggiore è per le persone care, che inermi non possono fare nulla per rimediare a quel dolore che ti spezza in due.

Perciò dovremmo imparare a volerci più bene, a dire "ti voglio bene" alle persone care, ad abbracciale a non dare mai per scontata la loro presenza.

Una volta tornata alla sala d'aspetto, mi avvicino ai miei genitori.

Il cuore non ha controllo (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora