L'inizio

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Come ogni mattina mi toccava aspettare mio fratello più piccolo Ciro che faceva fatica a venire su dal letto e come ogni mattina pregavo mia madre per avere il permesso di avviarmi a scuola senza di lui per non ritrovarmi ad essere sempre l'ultima ad arrivare,richiesta ovviamente che non veniva nemmeno presa in considerazione in quanto come sorella maggiore avevo il dovere di sopportare  pazientemente qualunque capriccio facesse appena sveglio.Premesso che amavo  mio fratello con tutto il cuore ma di fatto per una ragazzina di "ormai" 10 anni era d'obbligo arrivare un po' prima a scuola per fare quattro chiacchiere con le amiche prima dell'inizio della lezione e ovviamente la lentezza snervante di mio fratello al mattino andava ad intaccare i miei programmi.Ad ogni modo una volta arrivata ai cancelli ritrovavo il nostro bellissimo gruppetto riunito ad accogliermi e non mancava proprio nessuno,c'era Silvia mora con gli occhi scuri,socievole,disinvolta e soprattutto senza peli sulla lingua,sembrava molto più grande della sua età e sicuramente aveva già delle idee ben precise sul suo futuro.Poi c'era Gemma una buona amica,timida quanto basta e sempre disponibile ad aiutare gli altri.A completare il gruppo di noi ragazze c'erano poi Nad e Kubra,la prima un terremoto di simpatia,con la risposta sempre pronta e con il sorriso sempre sulle labbra e la seconda che nonostante avesse purtroppo perso la mamma a soli 6 anni aveva una forza incredibile dentro e la voglia perenne di fare festa.La prima a venirmi incontro fu ovviamente Silvia che senza mezze misure mi fece notare che ancora una volta ero in ritardo:"Pensi di riuscire ad arrivare prima o dopo per tempo?"mi chiese tenendo le mani sui fianchi."Beh a tal proposito potresti chiedere direttamente al signorino qui dietro visto che è la causa di ogni mio ritardo"le risposi ed automaticamente guardammo tutti Ciro che nel giro di mezzo secondo varcó i cancelli e spari tra la folla di bambini urlanti.Scoppiammo a ridere e ci avviammo a braccetto verso l'entrata finché non sentimmo un coro di voci chiamarci "Ragazzeeee ma come stamattina non ci aspettate?".Ed eccolo là il resto del nostro gruppetto o per meglio dire la componente maschile,Edoardo ,Gianni,Filippo,Pino e Carmine  venire verso di noi per avviarci insieme al nostro ultimo anno di scuola elementare.
Lo sguardo di Gemma rivolto a Gianni non me la contava giusta doveva essere successo qualcosa durante l'estate,qualcosa che ovviamente lei aveva tralasciato di raccontarci.Silvia come me aveva subito notato qualche strano segnale e si era avvicinata a me per avere qualche conferma.  "Vedi anche tu quello che vedo io giusto?"d'altra parte io cercavo di contenerla"Silvia sicuramente se dovesse esserci qualcosa sarà Gemma a farcelo sapere,non iniziare come tuo solito"le dissi guardandola di traverso.Per tutta risposta lei mi prese a braccetto e con un sorrisetto divertito mi disse"Rosa sai che ti voglio bene vero?ma se Gemma è messa male come te qualcuno dovrà pur darle una mano non credi?".Ed eccola la cara Silvietta che come sempre trovava il modo per tirare in ballo me."Non iniziare di nuovo con la stessa storia"le dissi dandole una leggera spinta. "Ro è un'anno che hai occhi a cuoricino per Carmine,da quando la maestra lo scorso anno vi ha messo in coppia alla recita di Natale e continui a far finta di nulla,con te ho lasciato perdere perché hai la testa dura ma magari con Gemma potrei essere d'aiuto no?"La fisso interdetta come se avesse detto la peggiore delle bugie pur sapendo che in effetti ogni volta che vedevo Carmine andavo in tilt, sono consapevole di essere una bambina,ma chiamiamola cotta,primo amore infantile o non so cosa ma effettivamente anche solo un sorriso di Carmine mi rallegra la giornata.Lo conosco da quando ho memoria praticamente,casa sua è vicina a quella dei miei nonni,siamo in classe assieme dall'asilo ha gli occhi scuri e profondi,i capelli ricci che gli incorniciano il viso e un sorriso che per me potrebbe illuminare un'intera città,sono esagerata lo so e ancora una volta mi sono persa nei pensieri e mi ritrovo seduta al mio banco pronta per la lezione del giorno,ma prima mi giro alla mia destra e subito dietro Silvia scorgo Carmine che accenna un sorriso e ora si la mia giornata può davvero iniziare alla grande.

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