Festa

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I mesi trascorrevano velocemente e come ogni bambina attendevo trepidante l'arrivo di novembre per festeggiare il mio compleanno.Ogni anno la mamma organizzava una festa per me con tutti i compagni di classe,ci divertivamo tantissimo e per mesi gli amici continuavano a parlare di quanto si fossero divertiti,quella mattina non vedevo l'ora di arrivare a scuola per consegnare gli inviti e ovviamente per rivedere Carmine.Oltre al tempo che passavamo assieme durante la scuola eravamo soliti trovarci tutti insieme anche la domenica mattina,ci trovavamo in piazza facevamo il solito spuntino con pizzetta e coca cola,andavamo in giro per il paese per poi fermarci al solito muretto nei pressi della scuola a fare quattro chiacchiere,ci bastava poco per essere felici.Carmine era un bambino tranquillo,a tratti un po' timido,bastava un nulla x farlo arrossire,un'amico sempre presente,bravo a mediare tra Edoardo e Pino,le due teste calde del gruppo,studioso e a tratti testardo e forse era per quello che ero cotta di lui oltre ovviamente al fatto che per me era veramente il più bello del mondo.Persa come al solito nei miei pensieri non mi accorsi di essere finita addosso a qualcuno:"Scusa"mi affrettai a dire alzando lo sguardo e trovando con mia sorpresa proprio quello di Carmine."Rosa ciao tranquilla,hai la testa sulle nuvole come tuo solito"mi disse sorridendo e io volevo sparire per la figuraccia appena fatta."Scusa ancora Carmine hai ragione avevo la testa da un'altra parte e stavo cercando Silvia e le altre.Oggi devo consegnare gli inviti per la mia festa spero ci sarai"continuai sorridendo."Credo di sì,insomma chi si perderebbe una festa organizzata dalla tua mamma"e scoppiò a ridere.D'improvviso un'uragano dai capelli mori mi travolse e senza darmi il tempo di capire chi fosse parti una raffica di domande"Allora hai portato gli inviti?La festa sarà questo sabato?per che ora?Sai già se ci saranno tutti?" Per fortuna in mio soccorso arrivò Carmine che mettendo due mani sulle spalle di Silvia le disse"Silviè ma a prima mattina con cosa fai colazione?Non hai preso nemmeno fiato ti rendi conto?"e da lì ovviamente ci fu un coro generale di risate partite dai nostri compagni che si erano avvicinati"Silvia devi farti sempre riconoscere"le dissi abbracciandola e avviandoci tutti in classe.Durante la merenda consegnai gli inviti a tutti i miei compagni e non vedevo l'ora che il sabato arrivasse quanto prima per festeggiare con loro.Il giorno tanto atteso arrivò appena sveglia trovai la mamma e Ciro ad attendermi per la colazione,dopo gli auguri di rito da parte loro la mamma cominciò a fare l'elenco delle cose da fare dopo ovviamente esserci lavati e vestiti."Rosa volevo dirti che purtroppo tuo padre non potrà esserci oggi,sai che purtroppo ha degli impegni di lavoro che non può delegare"mi guardò rammaricata come se la colpa fosse la sua."Mamma non preoccuparti lo avevo immaginato" in effetti sapevo perfettamente che quella fosse una scusa e che i miei genitori era un pezzo che non andavano più d'accordo e che mio padre trascorreva più tempo fuori che dentro casa,ma ovviamente era il mio compleanno e non avrei permesso a nessuno di rovinare la mia giornata.Alle 16:30 in punto Silvia bussò alla porta della mia camera,era arrivata per prima per controllare la scelta dei miei vestiti e per darmi,a suo parere,delle dritte per passare un bel pomeriggio con Carmine.Alle cinque il salotto di casa era pieno di ragazzini urlanti che mangiavano patatine e bevevano coca cola,la mamma come suo solito animava la festa con musica e giochi per noi accompagnata dai miei zii che come sempre si trasformavano in perfetti animatori.Stavamo ballando la macarena quando Pino propose di fare un gioco"Ragazzi che ne dite di fare Obbligo o Verità?"Silvia e gli altri ovviamente appoggiarono subito l'idea è così iniziammo il gioco.Al primo turno Silvia dovette rispondere alla domanda di quella strega di Viola che le chiese chi dei ragazzi le piacesse e lei per nulla intimidita rispose semplicemente Edoardo,poi fu il turno di Gianni che obbligato dovette andare a suonare alla porta del mio vicino di case ed offrirgli una fanta e così dicendo finché non fu il mio turno.Purtroppo per me la mia carnefice era ovviamente Silvia,per cui rischiare con la verità sarebbe stato da schiocchi,scelsi quindi l'obbligo sperando nella sua clemenza ma così non fu."Beh Rosa ti obbligo a ballare un lento con Carmine"fulminarla con lo sguardo non servi a nulla anche perché si unirono a lei gli altri che a gran coro iniziarono a invitarci a ballare.Carmine allora si alzò in piedi e notai subito che il suo viso aveva un colorito che andava dal rosso al fucsia però mi raggiunse e stese la mano verso di me che imbambolata l'afferrai per alzarmi e mi condusse così al centro del salone.Mio zio deejay d'eccezione della serata mise su una musica lenta e cominciammo a muoverci scoordinati come solo dei bambini di 10 anni possono fare."Silvia è sempre la solita,non sa mai quando sta esagerando"gli dissi quasi come a volermi giustificare."Dai Rosa non è nulla ci stiamo divertendo"mi rispose senza per guardarmi negli occhi."Ci ha messi in imbarazzo e mi spiace che ti abbia coinvolto"sussurrai"Sai dovrei ringraziarla invece per l'occasione che mia ha dato"disse e a quel punto non sapevo se lo avesse detto sul serio o se lo avessi immaginato.La musica terminò e dopo qualche secondo ci staccammo,provvidenziale fu l'arrivo della mamma che con una torta a forma di cuore si faceva spazio tra ragazzini scalpitanti che iniziavano a cantare la classica "tanti auguri a te"e fu così che mi trovai a soffiare sulle candeline circondata dagli amici di sempre e immortalata da una foto che vedeva una me rossa in viso e un Carmine alle spalle con le mani  a coprire parte delle guance che successivamente alla stampa sarebbe stato circondato da un cuore rosso calcato a penna che sarebbe stato li indelebile per sempre.

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