Pronto, comme staje?
No, nun riattaccà
Baby, I'm so high
E nun saccio cu' chi staje
Dint'a 'sta bugia
Pierdo 'o suonno e 'a fantasia
Baby, tell me why
Je te voglio bene assaje
Pronto, comme staje?
Mò che chiagne a fa'?
Mò stongo cu' n'ata
E nun saccio c'aggi''a fa
Nun è gelosia
T'hê pigliate 'a vita miaPov Carmine
Da quella mattina in cui si era presentata a casa mia in lacrime avevo provato in tutti i modi a contattarla per vederla e spiegarle la situazione,ma purtroppo lei aveva deciso e non avrebbe cambiato idea,la mattina di Natale l'avevo passata sotto casa dei suoi nonni sperando che uscisse di casa e quando il portone si era aperto e ne era uscita sua madre avevo perso definitivamente le speranze.
"Carmine è meglio se torni a casa"mi aveva detto Paola,ma io dovevo fare qualcosa non potevo accettare passivamente la sua decisione
"Paola ti prego,devo parlarle,non può finire così"le risposi per farle capire che non avrei mollato
"Carmine la conosci,ha alzato un muro che non so nemmeno se con il tempo farà mai cadere,torna a casa"disse nuovamente per convincermi,a quel punto segui il suo consiglio,ma mi presentai li ogni mattina fino al giorno della sua partenza,la vidi entrare in auto,aveva lo sguardo spento e sembrava ancora più magra del solito stavo per avvicinarmi quando qualcuno mi prese per il braccio e mi riportò indietro
"DiSalvo non ci provare"m'intimó Ciro che non era più il ragazzino di qualche anno prima.
"Ciro per favore non posso lasciarla andare così"gli spiegai sperando potesse capirmi
"Forse non mi sono spiegato bene,Rosa non la meriti,hai fatto un casino e se vuoi fare qualcosa di buono ora devi sparire e farle vivere la sua vita"concluse lapidario e andò via senza darmi nemmeno il tempo di replicare,su una cosa di certo aveva ragione,avevo fatto un casino e una come Rosa proprio non la meritavo,quindi avrei seguito il consiglio di Ciro,sarei sparito.
E lo avevo fatto sul serio,certo avevo comunque cercato di sapere di lei dalle ragazze,ero stato un coglione ma ciò non cambiava i miei sentimenti per lei,non cambiava quello che lei aveva rappresentato nella mia vita,non cambiava il fatto che sarebbe sempre stata importante per me,ma non le avrei più fatto del male con la mia presenza,sarei andato avanti sapendo di averle restituito la serenità che io stesso le avevo tolto.Pov Rosa
Il ritorno a Milano era stato devastante,avevo versato tutte le lacrime che avevo a disposizione,mi ero sentita dire da Giulia che la mia reazione era stata eccessiva e che avrei dovuto dare a Carmine la possibilità di spiegarsi,forse avevo esagerato,forse avrei dovuto ascoltarlo,ma forse avrei dovuto ascoltare me per una volta,perché avevo sempre pensato che una relazione a distanza avrebbe portato a incomprensioni e fraintendimenti era preventivato,quello che non potevo accettare era la costante paura di potermi trovare in queste situazioni,io amavo Carmine,forse lo avrei amato per sempre,ma non riuscivo a reggere un rapporto a distanza,non con la costante paura che accadesse qualcosa,ero crollata dopo aver provato a essere forte per troppo tempo,sarei andata avanti per la mia strada,raggiungendo l'obiettivo della mia vita,senza dimenticare mai quello che avevamo vissuto e inconsciamente sperando che prima o dopo sarebbe stato ancora il nostro momento,magari per sempre.Puortame a casa mia
Quanto mi manchi nun può capì
Picceré, come back here
Me sfunne l'anema
Can't you see?
Tu stive 'nzieme a mme
Comme amma fatto a ce alluntanà?
Non ti scordar di me
Nu ciore azzurro pe' te scurdàPov Rosa
2 anni dopo
Ero appena uscita dall'istituto dopo una giornata veramente pesante,stavamo preparando una sfilata a cui avrebbero partecipato delle importanti case di moda presenti a Milano e sarebbe stata una buona opportunità per ricevere qualche proposta per qualche tirocinio per cui avevo là mente completamente presa dalla situazione,improvvisamente il telefono prese a squillare e il nome che vi lèssi mi sorprese alquanto:
"Pronto,Filippo tutto bene?"chiesi evidentemente stranita
"Ciao Rosa,scusa se disturbo ma penso che dovresti saperlo"disse criptico e io proprio non riuscivo a capirlo
"Fili scusa ma non ti sto capendo,riesci ad essere più chiaro?"chiesi con calma
"Rosa...lei sta morendo e voleva vederti,ha chiesto a me di telefonarti,capisce la situazione ma spera comunque di poterti vedere un'ultima volta"e non c'era bisogno di specificare a chi si riferisse,sapevo benissimo che Wanda DiSalvo era nuovamente peggiorata,per quanto avevo cercato di sapere il meno possibile su di lui,la mamma era amica di Wanda e mi aveva messa al corrente del suo peggioramento,quello che non capivo era il motivo per il quale aveva chiesto di me,erano passati più di due anni dall'ultima volta che l'avevo vista ma proprio non me la sentivo di negarle la sua richiesta.
"Preferirei non incrociare Carmine,puoi aiutarmi?"chiesi a quello che era il suo migliore amico
"Certo Rosa ma...no nulla"
"Fili dimmi pure non ci sono problemi"dissi consapevole di quanto potesse essere in difficoltà
"Sta male tanto,forse tu..."e lasciò in sospeso
"Io verrò da Wanda...niente di più"conclusi poi salutandolo e dicendo che ci saremmo sentiti per i dettagli del mio arrivo.
Tornata a casa raccontai tutto a Giulia che mi aiuto a trovare un volo per la mattina successiva e a preparare uno zaino con lo stretto necessario,mi sarei fermata quanto bastava per salutare Wanda e sarei tornata a Milano.
Non riuscì a chiudere occhio sia per l'agitazione ma soprattutto per quello che avrei dovuto fare,avevo la fortuna di non aver mai dovuto salutare una persona cara nella mia vita e sapere che lei,ancora così giovane,sarebbe stata la prima mi aveva devastata,uscì dall'aeroporto e trovai Filippo ad aspettarmi,gli avevo chiesto di non dire nulla nemmeno a Nad,meno persone sapevano della mia presenza e meglio era,non perché non volessi vedere i ragazzi,ma vista la situazione,era meglio evitare che girasse la voce e che arrivasse a lui.
Ci fermammo sotto casa dei miei nonni e prima di scendere Filippo mi avvisó che mi avrebbe mandato un messaggio appena Carmine avrebbe lasciato casa sua,mi disse che avrei trovato solo Wanda e sua sorella che la stava accudendo,che sapeva del mio arrivo e che nessun'altra avrebbe saputo nulla.Così una volta salita in casa avevo salutato i miei nonni,gli avevo spiegato il motivo della mia visita e mi ero poi congedata per risposare un po' vista la notte insonne,trenta minuti dopo ero davanti la porta di casa DiSalvo,con il cuore in gola e un misto di nostalgia e tristezza a farmi compagnia,bussai alla porta e mi apri quella che doveva essere la sorella di Wanda,m'invito ad entrare e mi condusse verso la camera da letto,la porta era aperta per cui la vidi subito o meglio vidi l'ombra di quello che era stata,sapevo che il cancro ti mangiava da dentro,che non lasciava nulla di quello che una persona era,ma vederlo direttamente su una persona cara era una delle cose peggiori da poter vivere,non osavo immaginare come potessero sentirsi in famiglia,non potevo pensare a come potesse sentirsi Carmine.
"Rosa sei venuta?"disse allungando una mano verso di me e io mi precipitai subito verso di lei come a volerla sostenere
"Certo che sì,come avrei potuto non accontentarti"le dissi abbracciandola
"Non avrei voluto che mi vedessi così,non avrei voluto che nessuno soffrisse per la mia malattia"disse piano come se le costasse fatica anche parlare
"Non sforzarti e non preoccuparti di nulla,andrà meglio lo so"dissi come a volerla confortare anche se era palese per entrambe che non ci sarebbe stato nessun miglioramento.
"Sei pessima a mentire Carmine aveva ragione"disse con un'accenno di sorriso
"Lo so la verità mi si legge in faccia"le risposi per alleggerire la conversazione
"Non è una cosa brutta Rosa,per questo mi sei sempre piaciuta,sei così come ti si vede,hai un cuore grande,ma sei anche fragile ed è difficile rimettere i pezzi insieme"disse tenendomi la mano
"Non ho mai saputo veramente quello che è successo anni fa tra te e mio figlio,so però di averti fatto una richiesta e spero che nonostante tutto tu possa esaudirla"concluse poi chiudendo gli occhi,sapevo perfettamente a cosa sì riferisse,a quando in tempi non sospetti mi aveva affidato un compito qualora lei non ci fosse più stata,allora mi era sembrata una richiesta assurda,lo era anche adesso viste le circostanze,ma avevo acconsentito ai tempi e non mi sarei potuta rifiutare proprio adesso che me lo chiedeva sul letto di morte.
"Lo farò,perché te l'ho promesso e per quello che è stato Carmine per me "e per quello che infondo sarà sempre,ma quella parte la tenni per me.
"Sapevo che eri la persona giusta e in cuor mio so che lo sarai per sempre."rispose lei per poi richiudere nuovamente gli occhi e addormentarsi poco dopo,le diedi un bacio sulla fronte e poi andai via consapevole che quella sarebbe stata l'ultima volta in cui l'avrei vista in vita.
Salutai la sorella di Wanda e mi avviai alla porta tirai su il cappuccio della felpa e corsi per le scale per raggiungere quanto prima casa mia,per la fretta uscendo dal cancello mi scontrai con una ragazza che stava per entrare,era la prima volta che la vedevo,bassina con i capelli neri mossi e due occhi azzurri che mi scrutavano attenti.
"Scusa ero di fretta e non ti ho vista"le dissi per poi spostarmi per lasciarla passare
"Tranquilla nessun problema"mi disse prima di porgermi la mano e presentarsi
"Sono Nina,non ti avevo mai vista qui"disse sorridente
"Sono Rosa piacere,non vivo qui perciò non mi hai mai vista,sono passata a salutare Wanda,ora devo andare"e la salutai per poi scappare verso casa,questo incontro mi aveva inquietata e non ne capivo il motivo,lo avrei scoperto in un secondo momento purtroppo.
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Il momento giusto
RomanceRosa e Carmine si conoscono da quando sono bambini e nel corso degli anni avranno più volte modo di avvicinarsi passando dall'adolescenza all'età adulta senza riuscire mai a portare avanti la loro relazione ,tra amori di passaggio e crescita persona...