CAPITOLO 16

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Ivo ebbe un'idea geniale: pensò che in qualche modo il cognome di Molly poteva aiutare nelle indagini, perché se il gioco durò per così tanti anni, vuol dire che i protagonisti non erano casuali, ma bensì guerre tra parenti. Niente doveva essere dato per scontato e tutto era possibile. Mentre Ivo rifletteva sulla cosa, Simon domandò subito:

"Ivo ha ragione, stiamo parlando di un periodo che è durato per più di mezzo secolo, è per forza qualcosa di inerente alle famiglie! Il cognome di Molly è Adams."

"Adams?", urlò Richard

"Tesoro che ti prende?", domandò Evelyn

"C'erano tanti Adams in manicomio all'epoca, di cui uno era veramente inquietante. Mi ricordo che quest'uomo mi faceva tanta paura. Eppure ora che ci penso, poteva essere benissimo un pedofilo, perché guardava sempre le bambine, mai le donne", rispose Richard

"E lo dici solo adesso? Potrebbe essere lui l'assassino o il capo del gioco allora!", esclamò Sharyl

"Non è così semplice ragazzi, nemmeno io sono riuscito a capire il motivo in tutti questi anni. Ho avuto sempre l'impressione che mio fratello potesse sapere qualcosa a riguardo, visto che era lì da molto più tempo di me, ma non mi disse mai nulla. Era tanto chiaccherone sulle stupidaggini, quanto taciturno delle faccende serie", affermò Richard

"A me qualcosa l'aveva raccontata: mi disse che vostro padre Jason aveva avuto una relazione con la sua sorellastra Sharon, per questo ha sempre pensato che il suo essere autistico dipendesse dal fatto che erano consanguinei", dichiarò Rita

"Sharon era la sua sorellastra? Perché a me non l'ha mai detto?", chiese Richard

"Forse perché essendo voi due fratellastri temeva te la saresti presa, non so", disse Rita

"Ora capisco molte cose sulla mia famiglia. Quella donna che vidi baciarsi con mio padre poteva essere Sharon", rifletté Richard ed aggiunse: "E non ti ha detto nient'altro? Tipo dei nomi di bambine scomparse"

"Si, quello di Amy Adams del 1973... Ora che ci penso, Ivo potrebbe aver ragione, Amy Adams e Molly Adams potrebbero essere della stessa dinastia", cogitò Rita

"Ma certo! Dobbiamo assolutamente sapere il motivo e questo forse Molly lo sa. Ragazzi io torno indietro, a questo punto qui dentro lei non c'è , vado a vedere se è tornata lei, sennò è ufficialmente andata.", esclamò Felipe

"Va bene Felipe, vengo con te, non ti lascio andare in giro per i boschi da solo", rispose Evelyn

Mentre Felipe ed Evelyn tornarono in comunità, Rita e Richard cercarono di ricordarsi qualcosa di quando vivevano ancora lì. Sharyl e Simon, invece andarono di nuovo da Sam per scoprire qualche altra cosa.

"Rita, Richard, ho una cosa da confessare...", dichiarò Roberto

"Parla!", esclamò Richard

"Quando voi eravate piccoli, io facevo il medico qui dentro. Nel 1973 ho assistito all'omicidio di Amy Adams, ma ero talmente scosso che non riuscito a fare nulla. È stata una bambina ad accoltellarla e qualche ora dopo è risalita con una bambola in mano identica a Amy. Ho avuto paura, ho preso la bambina di forza e le ho fatto un trapianto al cervello perché pensavo di guarirla, ma ho solo peggiorato la situazione e l'ho soffocata prima che iniziasse a distruggere ogni cosa. Non volevo ucciderla, mi dovete credere. Ho questo peso da anni e ho cercato sempre di dimenticare questa storia, non mi perdonerò mai per quello che ho fatto, ma non mi sono mai pentito di aver fatto quella scelta, era un'assassina, se non l'avessi fermata avrebbe ammazzato un sacco di bambini lì dentro!", urlò piangendo Roberto

"Oh Santo Cielo, Roberto!", urlò Rita

"Come si chiamava la bambina?", domandò Richard

"Adele credo", rispose Roberto

"E di cognome?", insistette Richard

"Non me lo ricordo", gemette Roberto

"Jefferson! Adele Jefferson, era la cugina di Edward, il tuo fratellastro", esclamò Rita

"Questa ragazza non me la ricordo onestamente", disse Richard

"Io si, ce l'aveva con me, non ho mai capito il perché, ma le stavo antipatica", rifletté Rita

"Ma io dov'ero scusa?", chiese Richard

"Eri troppo occupato a stare dietro a Margaret ", rise Rita

Intanto Simon e Sharyl stavano discutendo con Sam...

"Sam, dicci il tuo cognome!", urlò Simon

"Andate via"

"Ascolta Sam, conosci per caso Molly Adams?", domandò Sharyl

"Amy", urlò Sam

I due ragazzi si guardarono stupiti, era così semplice fin dall'inizio arrivarci.

"Chi ha ucciso Amy Adams?", chiese Simon

"Adele"

"Come va di cognome Adele?", chiese Sharyl

"Edward, Adele, cugini"

"Edward il fratellastro di Richard Jefferson?", lo interrogò Sharyl

"Si", urlò Sam

"E del 1966 che mi dici Sam?", continuò Simon

"Nathalie", sospirò Sam

"È la ragazza scomparsa?", domandò Sharyl

"Si"

"Perché ne stai parlando solo adesso? Mentre fino a prima non volevi aiutarci Sam?", rifletté Simon

"Ragazzina, sparita"

"Simon, approfittiamo della situazione senza lamentarci per favore", disse Sharyl

"D'accordo. Come va di cognome Nathalie?", chiese Simon

"Il tuo", rispose Sam

Simon, preso dalla collera, non volle più ascoltare nulla e tornò da suo padre.

"Simon, fermati, stavamo trovando tutte le persone scomparse, perché hai reagito così?", disse Sharyl

"La mia famiglia c'entra più di quanto credessi Sharyl, non mi sento per niente bene. Preferivo non sapere nulla di questa storia!", esclamò Simon

Vedendo la situazione che si era creata, padre e figlio rimasero a parlare da soli...

"Nel 1966 scomparse Nathalie Jefferson nel 1973 ad uccidere Amy Adams fu Adele Jefferson. Che dici papà, ora hai ancora il coraggio di dirmi che non ne sai nulla?", urlò Simon

"Ascolta figliuolo, io ho appena scoperto che mio padre aveva un'altra famiglia oltre a quella con mia madre, e tra l'altro mia madre pur sapendo di essere tradita è andata in manicomio per conoscere Edward. Credi che potevo mentirti su una cosa del genere se l'avessi saputo?", insistette Richard

"D'accordo papà, ti credo. Ma non pensavo che nella nostra famiglia ci fossero addirittura degli assassini. Per me è troppo, voglio tornare a casa mia papà, non voglio restare in comunità un altro minuto di più "

"Tranquillo figliuolo, io e la signora Bianchi abbiamo discusso sulla cosa e puoi venire tranquillamente con me. Sono venuto qui per trovarti e prenderti"

Padre e figlio si abbracciarono e decisero di andarsene da lì.
Intanto Sharyl volle continuare ad indagare insieme a Rita e Roberto e disse loro se conoscevano un certo Sam...

"Sam come di cognome?", domandò Roberto

"Non lo so, non lo vuole dire. È un vecchio, credo sia nato nel periodo della seconda guerra mondiale. Non parla bene, nel senso che non riesce a formulare una frase di senso compiuto. Dice solo poche parole", rispose Sharyl

"Quindi sillaba?", domandò Rita

"Si, esatto. Sai chi è?", continuò Sharyl

"Credo che dovresti portarci da lui per capire se lo conosciamo o meno. Qui dentro c'erano veramente tantissimi pazienti, è impossibile ricordarsi i nomi di tutti", disse Roberto

Ma Sam era sparito dalla circolazione. Forse qualcuno lo aveva preso per farlo stare zitto? Oppure era lui che si era reso conto di aver parlato troppo?













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