Sharyl ha la stessa età di Molly, fa parte della sua stessa comunità e sono migliori amiche praticamente da sempre, però, nonostante ciò, non si è mai saputo del perché lei sia stata portata in quella struttura, non lo ha mai voluto dire. Sharyl adora ascoltare musica e far finta di essere all'interno del video musicale, ama vedere film, telenovele e serie tv di tutti i tipi. Le piace stare al centro dell'attenzione e far finta di essere la protagonista di un film. Non crede in Dio e dalla sua famiglia credente è considerata una creatura del diavolo. Per questo motivo nessuno della famiglia le rivolge la parola, né si avvicina a lei. La nonna ha sempre cercato di farla convertire, ma non ci è mai riuscita. Sharyl è una bella ragazza: ha degli occhi castani che cambiano colore a seconda dell'umore e della luce, passano dal verde per poi diventare azzurro cielo; ha dei capelli castani che quando riflettono alla luce le punte diventano rosse; ha una pelle olivastra; è irascibile, permissiva, originale, pazza, gentile, un po' fanatica e divertente. Però ha un piccolo difetto che nel corso del tempo ha rovinato la sua preziosa autostima: tutti la considerano grassa. Tutto è cominciato da quando un giorno....
"va bene ragazzi io torno in stanza", disse Sharyl agli altri ( Molly, Felipe e Simon)
Così, mentre tornava in camera qualcuno mascherato le prese la mano e la portò nel salone. Era già tardi, infatti non c'era nessuno, così spense le luci e la baciò. Successivamente l'aria era profumata, però era pesante e di colpo la luce si accese ed arrivarono un gruppo di ragazzi che iniziarono a criticarla...
"Ma non ti vergogni a fare certe cose nel salone?", disse uno dei ragazzi.
"Ma che state dicendo io stavo solo..", disse Sharyl, ma venne interrotta di colpo.
"Ma quanti rotoli, ti immaginavo bella, forse perché ti nascondi con dei vestiti larghi, ora capisco tutto", disse il ragazzo mascherato.
Sharyl si guardò, era svestita, ma non sapeva come fosse successo, non si ricordava niente... tutti si misero a ridere, poi, ad un certo punto Sharyl svenne dalla paura e dalla vergogna. Gli altri, preoccupati, la vestirono e fuggirono. Dopo qualche minuto Sharyl si svegliò, si ricordò tutto vedendo delle bottiglie di vodka poggiate sul tavolo.
"Sono ubriaca fradicia, maledetti me la pagherete ve lo giuro!", disse lei urlando in lacrime. "Devo chiamare gli altri", continuò.
Sharyl cercava di fretta e furia il cellulare per chiedere aiuto, ma aveva la vista annebbiata e le girava forte la testa. Ad un certo punto, pensava di avere delle allucinazioni, perché notava un'ombra nera che muoveva il braccio.
Poi, d'improvviso, l'ombra svanì e apparve il suo nokia.
Si affrettò ad accenderlo, ma fu una mossa di cui si pentì subito dopo. Lo schermo acceso illuminava la stanza e Sharyl, per vedere meglio avvicinò il telefono il più possibile agli occhi. Notò una notifica del web: <sei stata taggata in un post>. Nell'immagine c'era una balena con la sua faccia con accanto il paragone con il suo corpo e la faccia di una balena. Era un incubo. Tutti iniziarono a commentare: < ma è uguale ahahahah, che svergognata>. Ebbe l'istinto di nascondersi da tutti andando in camera di Simon e Felipe con le bottiglie di vodka. Iniziò a bere per dimenticare. Dopo all'incirca un'ora arrivò Simon in camera e vide le bottiglie nella scrivania e Sharyl di sotto."Sharyl cosa ci fai sotto la scrivania? E dammi questa bottiglia, è vietato bere qui dentro", disse Simon.
"Io bevo quello che mi pare ahahahahah", disse Sharyl con gli occhi lucidi.
"Ma sei ubriaca! Forza vieni fuori!"
"Lasciami stare, voglio stare qui", ribattette Sharyl.
Simon la prese di forza e la mise sul letto.
"Cosa è successo? Non è da te bere così tanto!"
"Sono dei bastardi, io giuro che li uccido".
"Chi sono i bastardi? Che ti hanno fatto?"
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HOST COMMUNITY- ANASTACIA
Mystery / ThrillerNella comunità d'accoglienza di Brooklyn vivono orfani, anziani, persone con diversi disturbi mentali o aventi disabilità. Al suo interno vi sono figure del personale di servizio e pazienti abbastanza ambigui. La vita sembra apparentemente tranquill...