CAPITOLO 17

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Ivo, intanto era andato in giro a cercare qualche altra carta e trovò una piccola scaletta che scendeva nei sotterranei. Furbamente, decise di aspettare per andarci insieme agli altri, temeva che se fosse andato da solo avrebbe fatto la fine di tutte le persone scomparse. Rifletté sul fatto che il vero incubo non fosse il manicomio di per sé,  quanto invece quei sotterranei, perché si ricordò del fatto che Molly rimase intrappolata nei sotterranei e poi si scoprì che da questi ultimi si raggiungeva la comunità. Ci sono sempre stati dei sottopassaggi tra le due strutture, infatti fu proprio grazie a questo che molti pazienti e medici riuscirono a sopravvivere al terremoto nel 1986: quel giorno molti di loro erano già verso la fine e quando ci fu la scossa erano già verso l'esterno, così scapparono verso l'estero e non tornarono mai più.
Ad un certo punto, da sotto si sentì un urlo di una voce femminile e, istintivamente, Ivo scese sotto ad aiutarla. Ma mantenne comunque a mente lucida. Aprì la porta, ma vi erano delle sbarre: serviva la chiave d'accesso per inserirla nella serratura del grosso lucchetto. Così, rifletté sulle date delle diverse scomparse: 1933, 1946, 1953, 1966, 1973, 1986. Inizialmente pensò al numero 13, ma le porte lì sotto erano a tre cifre, così unì i numeri che vi erano in comune: 193 e 196.

"I numeri sono due, come due sono le date che abbiano trovato finora: 1973 e 1986", pensò Ivo

Così, lasciò un pezzo di ferro a mantenere aperto il portone principale del sotterraneo, poi proseguì verso le due stanze e cercò delle chiavi. Nella porta 193 trovò la chiave del lucchetto, nella porta 196 trovò una chiave piccolina. A cosa serviva quella chiave?
Tornò all'entrata, aprì il lucchetto e dentro comparve una ragazza più o meno della sua età.

"E tu chi sei?", domandò Ivo

"Federica. Non farmi del male ti prego!", rispose piangendo Federica

"Non ti voglio fare del male. Sto cercando una ragazza che è scomparsa, si chiama Molly, l'hai vista?"

"Molly? È la mia coinquilina. Com'è scomparsa?"

"Si è scomparsa, stava seguendo Anastacia e si è ritrovata qui sotto. Io pure sono stato qui sotto, quella ragazzina è pazza, mi ha rapito e mi ha rinchiuso qui sotto"

"Allora c'è Anastacia dietro tutto questo! Dobbiamo trovarla immediatamente! Quella ragazzina è ossessionata, dobbiamo darle una lezione o continuerà il suo gioco!", esclamò Federica

"Sono perfettamente d'accordo con te. Comunque ho trovato anche questa chiave piccolina, hai idea a cosa serva?", domandò Ivo

"Eccola, fianlmente! La cercavo dappertutto, è la chiave per aprire quella bambola lì messa su quel comodino. É una vera tortura"

"Perché è una tortura?"

"Qualcuno ha registrato frasi qui dentro tanti anni fa e ancora parla questa roba inquietante, ma si sente che è vecchia, perché la registrazione si sente malissimo"

"Aspetta fammi sentire cosa dice. Può aiutarmi ad indagare su una faccenda"

"Quale faccenda?"

"Dalla scomparsa della nostra amica Molly io e i miei amici siamo venuti a conoscenza di una tragedia venuta anni fa e per la quale ogni 13 anni avviene sempre una scomparsa, con tanto di allegato di fotografia di una bambina con una bambola in mano. E queste bambole che stiamo trovando qui dentro hanno tutte dei nomi di bambine realmente vissute qui"

"Ora mi spiego tutto! Ho cercato in tutti i modi in questi due mesi ad uscire di qui, ma trovavo solo carte vecchie con delle date. Guarda qui"

"1926, 1946, 1966", lesse Ivo e continuò: "Esiste una data prima del 1933 addirittura. Il 1926 sarà la data d'origine! Vieni, usciamo di qui e dammi quella bambola, voglio sentire cosa dice"

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