21 - Perfectly wrong

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 -Camila

Non appena Cassie mi mette la tazzina di caffè davanti, il mio cellulare -appoggiato sul tavolo della cucina- vibra per l'ennesima volta e lo schermo si illumina, lasciandomi intravedere con la coda dell'occhio un messaggio di Shawn, ma non ho il tempo di leggerlo che lo schermo diventa nero di nuovo. Chissà che vuole. Scuoto la testa. Non voglio parlare con lui adesso.

Cassie sbuffa una risata, sedendosi di fronte a me e prendendo un sorso del suo caffè. "Non molla il ragazzo".

Stanotte sono rimasta a dormire da lei. Metà del mio armadio sta a casa sua, visto che passo più tempo qui che nella mia vera casa, quindi non è stato un problema recuperare una maglietta e dei pantaloncini di tuta. Ieri sera, nonostante i miei sforzi, alla fine ho affogato i miei problemi nel gelato al cioccolato, anche perché non ho nemmeno potuto mangiare quella dannata insalata del Mc. Mi sono sentita tanto meglio quanto in colpa e, stamattina, mi sono svegliata con un mal di testa assurdo.

"Non gli hai proprio risposto?"

Scuoto la testa. "Solo ieri sera, per dirgli che sono arrivata qui sana e salva".

Sarò arrabbiata con lui, ma non a tal punto da fargli prendere un infarto.

Cassie afferra il mio cellulare; intanto io mando giù il caffè tutto in un sorso, rischiando di bruciarmi la lingua.

Indossa gli occhiali che aveva appeso alla maglietta per leggere i messaggi. Li porta solo a casa; di solito fuori porta le lenti a contatto.

"Dice che dovete parlare", riassume. "Rispondi almeno, sembra davvero preoccupato".

Cerco di ignorare il modo in cui mi si scalda il cuore a sentire quelle parole, ma comunque mi scappa un sorrisetto, che cancello immediatamente dal mio volto. Cassie non sembra accorgersene, mentre mi porge il telefono.

Sbuffo, roteando gli occhi teatralmente. "E va bene...", borbotto, come se mi stesse tenendo una pistola puntata alla tempia per farmi rispondere, quando in realtà è proprio quello che voglio fare, anche se mi ero imposta di tenere il muso almeno per un altro po'.

Prima di rispondere leggo i suoi messaggi, a partire da quelli di ieri sera, dopo che l'ho avvisato del fatto che fossi arrivata a casa di Cassie.

Cami (22:47)

Sei arrabbiata? (22:49)

Dai, parliamone (8:17)

Guarda che non te la do vinta (9:32)

Adesso sono quasi le dieci. Digito una risposta:

Okay, parliamo

Shawn non risponde per ben venti minuti. Continuo a controllare il cellulare, ma niente. Intanto, io e Cassie finiamo di fare colazione. Vado a lavarmi i denti, controllo il telefono e ancora niente.

Sto seriamente valutando l'idea di inviargli una foto nuda, quando il suono del citofono mi fa sussultare. Dal salotto, sento i passi di Cassie che va a rispondere. Nel frattempo, mi lavo la faccia e mi sistemo i capelli, legandoli in una coda bassa. Ho ancora gli occhi un po' gonfi da ieri sera, ma per il resto sono presentabile.

"È Shawn!", mi urla Cassie da dietro la porta. Il mio cuore salta un battito, mentre fisso il mio riflesso nello specchio con occhi spalancati. "Dice di scendere".

Per la prima volta nella mia vita, mi vesto in soli cinque minuti, indossando un vestito a fiorellini che ho lasciato qui l'ultima volta che io e Cassie siamo andate in spiaggia insieme. È la prima cosa che mi capita sottomano e la più veloce da indossare.

Señorita || ShawmilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora