22 - Wanna be yours

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 -Shawn

Il sole sta tramontando all'orizzonte, colorando il mare e il cielo di sfumature di arancione e di rosso. La spiaggia sotto di noi si sta lentamente svuotando, mentre la terrazza dove ci troviamo, rialzata rispetto alla spiaggia, si colma sempre più di persone.

La maggior parte della gente è ammassata l'una all'altra sulla zona del prato e balla a ritmo della musica che risuona alta sulla terrazza. Il resto è in fila vicino al bar e anche lì, sono appiccicati fra loro, incuranti del caldo.

Un po' li capisco, visto che anche io sono altrettanto vicino a Camila. Al momento, mi dà le spalle e il suo corpo è praticamente premuto contro il mio. Entrambe le mie mani sono sui suoi fianchi, mentre lei sorseggia quello che rimane del suo cocktail e muove i fianchi insieme alla musica, il che mi fa dimenticare del fatto che non siamo soli e che normalmente non amo le dimostrazioni d'affetto in pubblico.

Il fatto che siamo entrambi un po' brilli aiuta.

Camila si volta, restando comunque molto vicina a me, dopo aver finito il suo drink. Tenendo il bicchiere vuoto in mano, allaccia le braccia intorno al mio collo e le mie mani tornano immediatamente sui suoi fianchi coperti solo dal filino di stoffa del costume, sotto il copricostume aperto, che le copre solo la parte posteriore del corpo. La ragazza si alza in punta di piedi e praticamente il suo naso è a pochi centimetri dal mio, tanto che riesco a sentire il suo respiro accarezzarmi la pelle.

Non so come abbia fatto a trascinarmi qui, in questa vacanza, ma sono contento che ci sia riuscita. Dopo che i miei sono partiti, abbiamo finito di registrare il video di Señorita, quindi siamo ufficialmente liberi per un po' adesso.

Camila preme le sue labbra sulle mie e non spreco tempo ad approfondire il bacio. Le sue labbra sanno vagamente di succo all'ananas, che probabilmente era contenuto nel suo ultimo cocktail. Nel frattempo, dalle casse risuona Confident di Justin Bieber.

Quando ci stacchiamo dal bacio, mi guardo per un attimo intorno e scorgo alcune persone intente ad osservarci, ma appena incrocio il loro sguardo si girano dall'altra parte, riprendendo a ballare come se non fosse niente.

"Le persone ci fissano", dico vicino all'orecchio della ragazza per sovrastare la musica.

Camila risponde con un'alzata di spalle. "Fissano te, amore, perché sei troppo bello".

Le mie labbra si piegano all'insù, in un sorrisetto. "Come mi hai chiamato?"

"Mi amor, started slow", inizia a cantare, stonando di proposito. "Got faster!", continua facendomi ridacchiare, scuotendo la testa.

Intanto, il sole di Miami è tramontato quasi del tutto e il cielo inizia man mano a scurirsi.

"Then she started dancing, sexual romancing", si alza in punta di piedi per dirmi qualcosa vicino l'orecchio. "Andiamo?"

Si ritrae, guardandomi negli occhi, sbattendo le ciglia.

Aggrotto le sopracciglia, "Dove?"

"In albergo", risponde ovvia.

Annuisco immediatamente. Come dire di no?

Così, ci facciamo strada fra la folla di persone, per tornare alla macchina. Quando torniamo in albergo, ci affrettiamo verso l'ascensore.

"Buonasera", ci saluta l'uomo alla reception.

"A lei", replico, a malapena guardandolo in faccia, continuando a camminare.

"'Sera", borbotta Camila.

Dopo un viaggio in ascensore che mi sembra non finire mai, quando in realtà sarà durato massimo quindici secondi, siamo finalmente chiusi dietro la porta della stanza d'albergo. Camila si appoggia alla porta con la schiena e, allacciandomi le braccia intorno al collo, mi tira a sé. Non spreco nemmeno un secondo e premo le labbra sulle sue, posandole le mani sui fianchi.

Señorita || ShawmilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora