CAPITOLO 1 - BENVENUTI A BLACK RIVER

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Era una splendida giornata a Black River

nonostante il nome un po' cupo, BLIVER - così veniva chiamata - era una tranquilla cittadina della periferia californiana : un sobborgo non molto distante dalla ben più nota San Francisco ma decisamente meno conosciuto ed intrigante

sono ben lontani fasti e lustrini stile "Hollywood" e di certo non siamo nella bella L.A ma in una sorta di "Pleasantville" dove però l'elemento in comune non è la bellezza strutturale quanto la mancanza di colore :

su strade completamente prive di verde nascono dei palazzi cupi e dall'architettura banale e noiosa dove l'unica nota di luce è data dal riflesso che i raggi del sole fanno cadere sulle acque di un fiumiciattolo che rappresenta la principale attrattiva dell'intero posto;

ed infatti seppur nata come River Edge, dopo un'esplosione che provocò l'inquinamento dell'intero fiume prese il nome di Black River.

Il nuovo nome piaceva molto ai cittadini : consentiva loro di fantasticare, inventare storie su delitti atroci ed eventi mistici e di certo il tempo troppo spesso nuvoloso e grigio contribuiva a rendere questi racconti surreali ma alquanto suggestivi in un luogo dove tutto fila sempre liscio, dove il dilemma più grande è scegliere tra un caffè nero o macchiato, dove tutti sanno tutto di tutti

... o almeno è quello che credevano.

Era una splendida giornata a Black River ma solo perché ancora nessuno aveva idea di cosa stava per succedere.

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