Cap 31. Imperlare

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"Ama, ama follemente, ama più che puoi

e se ti dicono che è peccato ama il "tuo peccato e sarai innocente"

Romeo e Giulietta, William Shakespeare


E alla fine, come una manna piovuta dal cielo, anche quella decina di giorni era passata. Elsie non aveva mai mancato un giorno di visita e la routine ben presto si innestò anche a Blooming Rose Villa Institut: arrivava con qualche minuto d'anticipo presa da una morsa allo stomaco e dalla voglia incontrollabile di vederlo e si doveva quasi sempre far accompagnare alla porta da un paio o di infermiere o comunque di lavoratori. Si diceva sempre di guardare l'orologio ogni tanto, giusto per aver la cognizione di tempo e non far correre dei guai a Lanty ma tanto alla fine risultava sempre esser inutile, finivano sempre per andare oltre e anche se Lanty non l'avrebbe mai ammesso, poi se la vedeva lui con il personale. Per quanto lo riguardava, il percorsov stava procedendo a gonfie vele. Non era estraneo alla terapia, ma le sedute che stava svolgendo lì, sentiva che stavano avendo un effetto placebo sulle ferite che costernavano il suo passato, a partire dalla tragedia di sua madre e suo fratello. Gli permise di indagare meglio la sua stessa psiche, i suoi sentimenti verso un padre che dopo la disgrazia avrebbe tanto voluto proteggerlo dai mali che affligono il mondo ma che non ne aveva avuto la forza ed era per questo che lo aveva abbandonato, lasciandolo con zia Linda senza più rifarsi vedere. Nemmeno il giorno del tanto desiderato diploma. Capì che era da lì che non aveva avuto ancora il coraggio di affidarsi davvero all'altro, ad una donna, compensato dal fatto che la prima volta che ci aveva provato davvero, era finita piuttosto male come storia. Ma ora aveva qualcosa in più per cui lottare, qualcuno che non aveva mai mollato di nemmeno un millimetro il suo fianco nonostante tutto. Nonostante tutti. Ed era anche per questo che dentro di lui giaceva mascherata da altro, un'innata paura di esser padre: ma padre sarebbe potuto esser lui dopo che il suo si era comportato così? Che modello avrebbe potuto essere? Che esempio avrebbe potuto dare? Ed era la stessa motivazione per cui, nonostante la maggior parte dei suoi coetanei fosse accasata con prole, mutuo e tutto il resto, lui invece viveva della sua musica, certo un lavoro "stabile" e straordinariamente ordinario l'aveva, ma la sua vita si muoveva a ritmo di musica, senza però riuscir mai a legarsi davvero con tutto sé stesso a qualcun altro.

Una volta che questo e molto altro giunse alla sua coscienza, Lanty iniziò a lavorarci su e fu in quel momento che si considerò sulla via della guarigione veramente. La priorità massima era esser un buon compagno, anzi, il migliore per Elsie e per tessere un futuro insieme. Non aveva alcun dubbio fosse lei davvero la donna della sua vita. Glielo continuva a dimostrare anche lì: molto spesso infatti, introduceva clandestinamente cose che li per lo più gli eran proibite, come i suoi snack preferiti, o il suo iPod e tanto altro. Ogni volta che gli passava la merce proibita, un ghigno complice e soddisfatto le si dipingeva in volto e a lui si scaldava sempre un po' di più il cuore con quei piccoli gesti.

Era però rimasto turbato quando lei gli raccontò della vicenda con l'amica Blair: non poteva che darle ragione sul fatto che fosse tutto molto strano, sia l'atmosfera sia le sue parole. L'unica cosa che potesse fare era attendere una sua chiamata, nient'altro. E nel frattempo, aveva iniziato anche a raccontargli del diario e di quanto ora lo capisse: la scrittura era davvero una potentissima arma terapeutica. Gli promise che una volta tornato a casa, in tutta tranquillità, glielo avrebbe fatto leggere. Lui aveva cercato di rifiutare perché pensava che il diario era qualcosa di molto intimo, segreto, personale alla massima potenza, ma a lei non interessava nulla: voleva condividerlo con lui. Gli disse semplicemente che dopo anni di menzogne e segreti per poter avere una vita sua, adesso voleva vivere il più apertamente possibile e che tra di loro quindi non ci sarebbe dovuto proprio esser nessun segreto ad oscurare qualche anfratto della loro relazione. Era bellissima quando si intestardiva e voleva raggiungere a tutti i costi qualche obiettivo: emergeva una Elsie che brillava di luce propria e lui non poteva far altro che amarla incondizionatamente sempre di più e una vampata di fortuna ad averla al suo fianco lo faceva sentire vivo. Fottutamente vivo.

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