Cap 38. Progetti

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"Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire,

ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere."

Anatole France.


Il resto del tempo che trascorsero a casa O'Riar fu benefico e sereno.

A un certo punto però Elsie e Lanty si congedarono perché i programmi per la serata eran già stati fatti. Prima di avviarsi verso la macchina di Lanty, Elsie abbracciò entrambi i genitori e Lara ed Ewan lo ricambiarono con affetto e calore: certo, i loro piani erano cambiati parecchio ma Elsie era felice, e ciò bastava. In più, avevano appreso da lei proprio quel giorno le ultime notizie su Andrew e questo finalmente permise di mettere una grande X sul suo nome e di sotterrarlo nella zona dei ricordi spiacevoli. Evidentemente, la prima volta, nonostante la denuncia di Elsie, s'è l'era cavata con un'ingiunzione e poco altro ma questo, secondo anche l'opinione dei poliziotti in turno quella fatidica notte prima, non aveva fatto altro che peggiorare il suo stato di rabbia furibonda e destabilizzazione, per questa ragione ora se la sarebbe vista con il tribunale con diversi capi d'accusa sulla sua testa, per lo più aggressione, violenza verbale e parecchio altro. Insomma, finalmente la giustizia aveva fatto il suo corso laddove aveva visibilmente fallito la prima volta. Lanty invece, si era beccato occhiate e parole di ammirazione per il modo in cui aveva difeso le due ragazze quando tutto stava andando per il verso sbagliato. Si era chiuso dietro parole di modestia, dicendo che Elsie stava gonfiando un po' troppo il racconto: sarebbe potuto anche esser vero, ma questo non cambiava il fatto che agli occhi di lei, lui fosse un vero eroe. Ma ciò se lo tenne per sé stessa e basta.

Arrivati all'appartamento di Lanty, si tuffarono subito entrambi nella doccia e stavolta Elsie non si lasciò sfuggire l'occasione per strusciare completamente tutto il suo corpo nudo contro quello tonico di lui che ringhiò sommesso a quel contatto che fece subito indurire il suo membro. L'attirò a sé e mentre l'acqua calda scorreva, lottò contro la lingua di lei in una lunga battaglia avvampante per la dominanza a cui lei non si sottrasse. Gli strinse le braccia attornò al collo mentre si sollevava sulle punte dei piedi per poter arrivar meglio alle labbra di lui. Lui la sollevò con un movimento fluido e deciso e le spinse la schiena contro la parete della doccia. Elsie accolse l'improvviso freddo emettendo un gemito di piacere che mandò definitivamente su di giri Lanty. Lei strinse le gambe attorno alla vita di lui, sollevandosi completamente da terra e permettendogli un maggiore angolo: Lanty infatti entrò nella femminilità di Elsie spingendo ancora più a fondo, stimolando perfettamente il suo punto più dolce. La giovane sentiva che ad ogni spinta toccava sempre di più l'apice ma voleva trattenersi ancora qualche momento perché la sensazione di come Lanty la riempisse nel migliore dei modi possibili era qualcosa che amava con tutta sé stessa e non voleva che quel momento finisse subito. 

Si staccò un momento da Lanty per riprendere fiato: il vapore dell'acqua calda si mescolava voluttuosamente ai gemiti che riempivano l'aria e al sudore di cui si stavano piano piano ricoprendo. << Occhi a me, bambina. Non ti sconcentrare >> le ordinò senza possibilità di replica. Così, senza lasciare un attimo i propri sguardi, Lanty rituffò la propria lingua tra le labbra dolcissime di Elsie, tenendola ancora completamente alla parete. Elsie sentiva le gambe cominciarle a cedere ma quel piacevole dolore non la distrasse dal fuoco di cui il suo basso ventre era pervaso. Lanty uscì da lei, massaggiando e stuzzicando con la sua punta l'entrata e la collinetta di Elsie che emise un urlo intriso del piacere più profondo: << O mio Dio! Ti prego Lanty! >>. Lui ignorò le sue parole per continuare a strusciare le labbra pulsanti e del tutto fradice con il suo membro: << Ti prego Lanty, cosa? Usa le tue parole >> la spronò: << Io.. io.. ho bisogno di te, dentro! Subito! >> riuscì a raccapezzare poche parole. Si sentiva sempre più sul baratro e la voglia, il bisogno di esser riempita da lui era tutto ciò a cui riusciva a pensare mentre ondate du ondate di scariche di gaudio le attraversavano il corpo: << Brava bambina! >> e finalmente l'accontentò, scivolando dentro di lei con un unico movimento deciso. In pochi attimi, lui continuò con il stimolare il suo punto più debole ed Elsie sentì che non ce la stava più facendo: << Sto venendo Lanty! Non ce la faccio più! >> mormorò nelle sue labbra: << Anch'io! >> rispose lui con il suo suono più gutturale che Elsie amava tanto. 

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