Cap 41. Agitazione

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L'amore è come uno specchio.

Quando ami qualcuno, tu diventi il suo specchio e lui il tuo...

E specchiandoti, nel reciproco amore, vedi l'infinito.

Leo Buscaglia.


Man mano che la fatidica data s'avvicinava, i nervi di Lanty iniziavano a risentire sempre di più la pressione perché non solo tutto fosse perfetto, come stava organizzando, ma perché soprattutto lei non scoprisse niente. A maggior ragione quando la trovò appostata dietro una porta mentre stava ricevendo una telefonata da Jenny, che lo stava segretamente aiutando a costruire un'impalcatura con una composizione di migliaia dei fiori preferiti di Elsie. Jenny sapeva già tutto ovviamente, lui le aveva chiesto aiuto quasi subito, dopodiché si era rivolto anche a Blair perché non c'era nessun altro che potesse dargli una mano meglio di quelle due ragazze. Elsie stava diventando sempre più sospettosa ma non osava comunque dire nulla perché non sapeva se se la sentisse di iniziare un discorso che probabilmente non avrebbe voluto sapere come sarebbe a finire ma la cosa la lasciava particolarmente agitata: cosa aveva Lanty sempre da nasconderle? Perché si rintanava in una qualche stanza a ricevere telefonate e non le condivideva con lei come aveva invece sempre fatto? Molte domande le affollavano la mente però decise che si sarebbe buttata nel lavoro e che comunque Lanty le appariva sereno come sempre e le sue attenzioni sia fisiche che non, non mancavano mai e la soddisfacevano sempre a pieno.

Un alone però di turbamento scese ugualmente ad offuscarle la mente.

Arrivò finalmente il giorno prima del suo compleanno.

Quella mattina Lanty aveva in testa solo una cosa: metter in atto il suo piano che stava architettando da così tanto tempo e far sì che tutto andasse liscio come l'olio. Si svegliò parecchio in anticipo rispetto alla sua solita routine ma non riusciva a placare la tempesta d'agitazione che sferzava così ruvidamente ogni angolo del suo corpo. Elsie dormiva ancora profondamente: così immersa nel mondo dei sogni, gli appariva ancora più eterea e bella del solito. Le accarezzò la schiena così delicatamente che lei non mosse un muscolo e restò in ammirazione di quella che sarebbe diventata la futura signora Findland ancora qualche minuto. Quel sol pensiero faceva volare mille e mille farfalle nel suo stomaco tutte insieme. Nella sua vita ne aveva combinate tante, troppe forse e si era sempre detto che non si sarebbe mai e poi mai sposato, ma aveva d'altronde capito che alla vita la parola "mai" non piace troppo, anzi, per niente. Eccolo lì ora, a fantasticare su quello che le prossime ore avrebbero portato! In accordo con Jenny, avevano fatto chiudere Chlorophil's Heaven per quel weekend: ad Elsie, la collega aveva detto che sarebbe tornata nella grande città per star vicino a sua madre, inventandosi il pretesto di una brutta influenza. Per poco, Elsie non aveva mandato tutto all'aria insistendo che avrebbero potuto rimanere lei e Christy a gestirlo da sole senza problemi, ma poi Lanty era intervenuto assieme a Marco, convicendo le ragazze che si meritavano un paio di giorni di riposo. Solo che anche Marco e Christy erano a conoscenza di cosa stessa realmente accadendo. Solo in quel momento, la giovane si era lasciata convincere e aveva ceduto così alla chiusura del negozio, menzionando che tra l'altro, di li a qualche giorno sarebbe stato il suo compleanno e che magari avrebbero potuto far qualcosa tutti assieme. Gli altri la rassicurarono con un po' troppa veemenza che la fece sorridere: aveva intuito che sotto sotto Lanty era l'artefice di una qualche festicciola a sorpresa ma non disse nulla nemmeno stavolta, anzi pensando che se effettivamente fosse stato così, questo poteva spiegare lo strano comportamento di lui nelle ultime settimane.

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