Cap 32. Mare blu

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"Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima

nel volgersi infinito dell'onda che rotola."

Charles Baudelaire.


<< Oh merda! >> esclamarono praticamente all'unisono, cercando ognuno di recupare un qualche indumento che gli fosse a portata di mano ma rimanendo comunque sdraiati sui sedili, schiacciandosi contro di essi, Lanty sopra Elsie in modo da coprirla, proteggendola da eventuali sguardi indesiderati. I vetri dell'auto fumè giocavano a loro vantaggio e mentalmente ringraziò il giorno in cui si convinse a installarli come vezzo estetico che però ora era giunto ad utilità. In più, un po' il caldo dell'estate che sempre più si faceva sentire, un po' il calore dei loro corpi e dei loro respiri li avevano appannati, rendendo l'aria interna molto pesante, dove un sentore leggero di sudore mescolato al profumo di Elsie aleggiavano nell'aria. Ah il profumo del sesso è qualcosa di magico, elettrizzante ed eccitante come mai nient'altro. Solo chi lo ha provato in vita sua può quasi sentirlo al sol pensiero.

L'auto estranea si stava avvicinando piano, Elsie sentiva il cuore batterle forte: non era proprio la prima volta che si ritrovava nuda sui sedili posteriori di una vettura però mai nessuno l'aveva beccata perché per lo più capitava di notte. Non in pieno pomeriggio. Lanty, percependo la sua tensione, cercò subito di smorzarla, tranquillandola: << Tranquilla bambina, ci sono io >> con quella sua voce così calda, così casa per Elsie. Lei non aprì bocca, ma si limitò ad annuire piano, baciandolo piano e lui non perse un secondo a ricambiarla, sguinzagliando la lingua che subito iniziò a danzare con quella di lei. << Ssssh, va tutto bene >> le sussurò con un tono che proveniva dal petto, forte e suadente, ma in realtà anche lui stava iniziando ad agitarsi: perché dannazione, quell'auto stava impiegando tutto quel tempo per passargli davanti? Sembrava quasi una tortura. Poi, sollevando la testa e sporgendosi un poco verso i finestrini anteriori vide che si trattava di una vettura della polizia, probabilmente in giro per semplici controlli. << Merda, merda!! Stai giù Elsie, non ti muovere, non fiatare! >> mantenendo il controllo lui per entrambi, non disse subito ad Elsie cosa aveva appena visto e quindi lei mormorò solo << Ok >> e cercò quasi di fondersi insieme al tessuto del sedile. Lanty la copriva del tutto e almeno era riuscito ad iniflarsi i boxer neri giusto in tempo. Tenendo controllata la situazione, arrischiò un paio di volte ancora un'occhiata al di là della sua posizione. Finalmente giunse alla loro altezza e si fermò del tutto. Ad Elsie sembrava che il suo cuore stesse quasi per perforarle il petto da tanto era in palpitazione: e se gli avessero detto qualcosa? E se fosse successo qualcosa di brutto? Non che stessero commettendo qualcosa di sbalgiato e che soprattutto fosse affare altrui ciò che lei e Lanty facessero, però fu un'opzione che si fece largo in mezzo a tutto un guazzabuglio di pensieri che in quel momento si stavano soverchiando l'uno con l'altro. Respirava pianissimo, quasi trattenendo del tutto il fiato, percepiva anche quello di Lanty fare lo stesso metre lui le aveva appoggiato la testa completamente sui seni in modo da quasi esser un tutt'uno con lei per schermarla da tutto. L'unica cosa di cui gli importasse in quel momento era tenerla fuori da qualsiasi cosa. Fortunatamente, anche se a loro sembravan secoli, la polizia si era solo fermata per pochi attimi prima di riprendere il suo percorso: semplicemente, gli agenti a bordo avevano notato quell'auto scura ferma in disparte in piena luce del sole e quindi, parendo qualcosa di sospetto, avevano scelto di fare una breve deviazione per controllare. Ma poi avevano notato che non sembrava esserci nessuno e quindi, entrambi con poca voglia di aver rogne, semplicemente erano tornati indietro. Lanty, nascosto aveva assistito all'inversione di marcia e aveva dato il via libera a Elsie che aveva ripreso a respirare normalmente: << Fiuu.. c'è mancato poco! Cazzo, potevi dirmelo che erano gli sbirri >> sbuffò lei, riprendendo il controllo e finalmente ridendo di quella piccola disavventura: << Lo sai com'è bambina, non si può mai star tranquilli quando ci sono di mezzo io >> scherzò Lanty, ridendo anche lui: << Già, ho notato >> rispose ironicamente lei, prima di recuperare i suoi vestiti con ritrovata calma, prima di aggiungere: << Muoviamo il culo e andiamocene da qui, prima che a qualcun altro venga la geniale idea di non farsi i cazzi propri! >> e Lanty, che si stava rivestendo velocemente: << Già! Lascia, guido io >> e prese le chiavi, prima di farla passare nuovamente davanti e sistemarsi stavolta al posto del guidatore. Mise in moto e se ne andarono di gran lena da lì. Elsie abbassò il finestrino per prendere una boccata d'aria e lo stesso fece anche Lanty, dopo aver acceso la radio. La musica, il vento caldo piacevolissimo, la presenza di lui vicino a lei. Elsie chiuse gli occhi, assaporando pienamente il momento, lasciandosi trasportare da esso. Si accese una sigaretta e tutto fu perfetto.

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