Cominciai l'azione cattolica ragazzi (ACR) un giovedì sera, incominciai ad andare quando andavo alle scuole medie sia il primo che il secondo anno di scuole medie poi abbandonai l'ACR perché tutti gli amici che avevo nell'azione cattolica ragazzi dal secondo anno in poi nessuno in più andò.
Dopo che alle medie avevo abbandonato l'ACR a metà del terzo anno di superiori mi riscrissi, perché ero curioso. Allora all'incontro entrai nella stanza ed eravamo pochi, all'incirca 8-9 persone. Comincio l'incontro e la nostra educatrice Fabiola ci parla il programma che avremmo fatto quell'anno ovvero i pericoli del post adolescenza. Mentre l'educatrice spiegava a fianco a me si sedette una ragazza con i capelli rossi e ricci, incominciai a parlare con lei, parlai così tanto che passo tutta l'ora dell'incontro. Sono andato all'incontro sì sì o no 3-4 volte. Poi non andai più perché mi annoiavo Però non andare più all'ACR significava dare agio alla solitudine nonostante sapessi il rischio, feci testa mia e sbagliai, perché come dissi la scuola me per me era un luogo di tortura. Io mi pentii di abbandonare l'ACR ma ormai avevo fatto questa scelta "non si piange sul latte versato"la scuola purtroppo mi teneva impegnato troppo tempo tornavo a casa distrutto moralmente e fisicamente. La psicologa quando dissi che avevo abbandonato l'azione cattolica ragazzi, mi rimproverò dicendomi così:<<perché ha lasciato un posto dove potevi per almeno un'ora dimenticarti tutti gli orrori che stai passando a scuola>>. Io risposi dicendo:<<ho lasciato l'azione cattolica perché la scuola mi toglie troppo tempo ed io non ho il tempo per andare all'incontro>>. La dottoressa con lo sguardo di disappunto rispose dicendo:<<va bene hai ragione tu!>>. Allora, dato che l'ACR avevo abbandonato decisi di fare sport sotto l'accurata ala di un professionista ovvero un ortopedico. L'ortopedico mi consiglio di fare ginnastica correttiva e così feci.

Eternamente Secondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora