Sindrome dell'abbandono

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Cominciai a soffrire della sindrome dell'abbandono, durante il lockdown. Perché durante il lockdown tutto era in didattica a distanza (DAD), quindi la possibilità di uscire e di svagare la mente non c'era, quindi le mie emozioni negative e gli stati depressivi sono ritornati ad avere il sopravvento su di me. Mi sentivo solo quindi abbandonato, non avevo
amici e non avevo nessuno con cui parlare oppure scambiare due chiacchiere. Questo senso di abbandono mi feriva nel profondo,  tanto che pensai  anche atti estremi per evitare di risoffrire, ma fortunatamente non ho fatto atti estremi ma ci ho pensato. La sindrome invece di avvicinarmi ai miei genitori ai parenti mi allontanava, quindi anche se avevo  i miei genitori o qualunque altra persona di famiglia invece di avvicinarmi mi mi rinchiudeva e faceva avere una proiezione del mondo in completa solitudine. Questo è il potere della sindrome, sindrome dell'abbandono=solitudine e stati depressivi vari. Sempre durante il lockdown soprattutto il sabato non facevo niente, quindi il sabato, spesso rimuginavo sul mio passato, quindi pensavo al bullismo e al cyberbullismo che subito alle scuole medie e alle scuole superiori. Ma questo rimuginare continuo non faceva bene anzi faceva male, ma io non riuscivo a non ripensare a ciò che mi era accaduto, quindi incominciai ad avere ancora più problemi psicologici. Sfortunatamente tutti i centri ospedalieri erano in emergenza covid, quindi non potevo fare nessuna visita per stare meglio. Quindi  puntualizzai la mia attenzione su qualcosa per stare distratto per non pensare e per non rimuginare, quindi puntualizzai la mia attenzione su imparare a cucinare, dato che non sapevo cucinare bene, facendo un po' di cucina da autodidatta imparai a cucinare anche se cucino non benissimo. Quando finì l'emergenza covid e si poteva uscire, tutte le persone che avevo conosciuto in precedenza scomparvero ed io rimasi solo ed abbandonato, quindi la sindrome dell'abbandono ritornò e comincio ad avere totale controllo su di me. Purtroppo la sindrome dell'abbandono era più forte di me ed Io provai a combatterla ma ogni volta che sembrava sconfitta ritornava ogni volta sempre più forte e mi metteva a tappeto. Quindi una volta per tutte mi arresi alla potenza della sindrome ed io, sottomesso dalla sindrome cominciai a diventare cupo e apatico, quindi sempre con una faccia triste e con la voglia di non fare niente perché qualsiasi cosa volessi fare non avevo la voglia. In questo momento tutto nella mia vita si era spento, ero diventato il nulla , non avevo voglia di far niente e mi stanca qualsiasi cosa pensavo. Quando i miei genitori videro che io ero così, mi prenotarono un incontro psicologico con uno psicologo molto competente e grazie a lui che un passettino alla volta sto cercando di controllare la sindrome, perché purtroppo, la sindrome dell'abbandono per il momento è ancora incurabile.

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