Capitolo 13

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Grace's Pov
Stavo per attraversare con una macchina che mi stava per arrivare addosso, ma un braccio muscoloso intorno al mio bacino mi tira verso di sé.
Rimango scioccata.
Vidal:Ei, tutto bene?
Non parlavo per quanto ero spaventata; cavolo stavo per essere investita, dio mio.
Io:S-sto b-bene...
X:Oh mein Gott, Miss geht es dir gut?
Non capisco cosa ha appena detto questo signore, non ho mai studiato il tedesco, so solo francese, spagnolo e vabbe la mia lingua madre, l'inglese.
Vidal:Ja, ihr geht es gut, aber lerne zu fahren und langsam zu fahren, sonst bekommst du eine Kugel in den Schädel. Guten Abend
Non so cosa gli abbia detto Vidal ma vedo solo che questo povero signore scappa di nuovo nella sua macchina e sfreccia via.
Io:A-andiamo a casa?
Vidal:Si bimba, andiamo a casa.
Elsa's Pov
Finisco di stirare la mia maglia preferita e proprio quando poso il ferro nella stanza entra Sarah seguita da Luce.
Io:Ei ragazze, che fate?
Sarah:Devo dirti una cosa, allora qualche tempo fa... non ricordo precisamente quando l'ho fatto con Pablo... e be... io...
Oddio ho già capito.
Cavoli.
Io:Sei incinta?
Annuisce con le lacrime a gli occhi, ma non di tristezza ma di emozione.
Sorrido e la vado ad abbracciare.
Io:Auguroni!
Luce:Avete già in mente un nome?
Sarah:Be si... se è femmina le daremo un nome spagnolo se invece è maschio un nome italiano.
Io:Quali sono le due opzioni?
Sarah:Femmina, Ofelia se è maschio Carlo.
Sono entrambi dei nomi bellissimi.
Luce:Bellissimi nomi...
Io:Si, davvero.
Xuan:C'è una piccola Luce qua?
Arriva Xuan di sorpresa ed è senza maglietta.
Afferra Luce dai fianchi e la tira a sé.
La mia amica arrossisce.
Pablo:Idiota copriti, ci sono una donna incinta e una sposata.
Manuel:Esatto Xuan, dovrei torturati...
Non dicono sul serio stanno scherzando e lo vedo dai loro sorrisetti stronzi.
Luce:Non me lo toccate...
Dice girandosi verso Xuan e appoggiando la testa sul suo petto.
Ridiamo.
Che tenera, Luce è sempre stata una tenerona.
Xuan:Noi andiamo.
Si carica in spalla la mia amica e va via dalla stanza.
Pablo:Dovremmo andare via pure noi bimba, abbiamo da fare e pure loro.
Io:Pablo se ahogó.
Loro ridono ed escono dalla stanza.
Manuel:Finalmente soli...
Si lancia sul letto e mi fa segno di mettermi accanto a lui.
Sbuffo.
A passi lenti raggiungo il letto e mi sdraio vicino a lui.
Manuel:Non credi sia arrivato il momento?
Io:Di ingraziarmi e far diventare questo bambino un criminale?
Ridacchia.
Manuel:Non prenderla così...
Dice sedendosi a cavalcioni su di me ma senza schiacciarmi con il suo peso.
Da questa posizione è ancora più grosso e dominante.
Sbuffo.
Io:Facciamolo allora...
Mi sorride e mi inizia a baciare.
Non sapendo cosa fare resto ferma mentre lui mi bacia e mette le sue mani dove vuole lui.
Dalle mie labbra passa a baciare il mio collo.
Involontariamente inizio ad ansimare. Dio mio perché mi piace più del dovuto?
Lui ridacchia.
Manuel:Non puoi nulla contro di me, bambina mia.
Ci fissiamo per qualche secondo e subito iniziamo a spogliarci.
Io mi fermo ai pantaloni e alla maglietta, mentre lui si spoglia del tutto.
Io:Ho vergogna...
Lui inizia a baciarmi ed accarezzarmi dolcemente; riesce a farmi distrarre e proprio in questo momento sento che mi sgancia il reggiseno.
Dio mio, mi ha ingannata.
Stronzo.
Decido di non dire o fare nulla perché sinceramente non voglio rovinare questo momento.
Con i baci dal collo scende sempre più giù ad arrivare alle mutandine.
Dio santissimo.
Piano piano toglie anche quelle lì e guarda con molta malizia la mia intimità.
Punta i suoi occhi su di me e riprendiamo a baciarci.
Manuel's Pov
È bellissima, quelle guanciotte rosse mi fanno eccitare ancora di più.
È una principessa, mi correggo, è la mia regina.
Io:Pronta?
Annuisce.
Non mi piace il fatto che parla a gesti io voglio sentire la sua vocina, ma siccome è la prima volta chiudo un'occhio.
Le faccio aprire le gambe e inizio a passare la mia punta sulla sua rosa, che man mano passo la mia punta si bagna sempre di più.
Elsa:Fa male la prima volta?
Io:Farà un pò male, ma tu fidati di me. Dopo proverai un bellissimo piacere.
Annuisce.
Ho la sensazione che piano, piano lei stia iniziando a fidarsi di me e mi piace questa cosa.
Piano, piano spingo il mio cazzo dentro di lei.
Quando sono dentro resto per un pò di tempo fermo perché so che sta provando dolore.
Elsa:Ahia, fa male!
Urla.
Cerca di toglierlo da dentro di lei ma io la fermo.
Io:Sta tranquilla piccola, ora passa.
Inizio a muovermi delicatamente dentro di lei e dopo la bellezza di 10 minuti con lei che piange e si dimena iniziano ad uscire dalla sua bocca dei gemiti.
Oh di, finalmente.
Con questi prendo il via libera per muovermi più velocemente dentro di lei e portarci al culmine del piacere ad entrambi...

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