8 Capitolo

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Il vicolo in cui ci troviamo io e Lorenzo e particolarmente buio, Simonetta e appena uscita di casa,con la mantella calata sul viso come una ladra.Si guarda intorno circospetta e svolta a destra verso una strada che porta vicino alla chiesa, nella piazza principale di Firenze.
Noi senza fare rumore la seguiamo in silenzio, chissà dove sta andando, all'improvviso si ferma e alza la mano facendo segno verso una figura nascosta nel buio.
Si ferma all'ombra del lampione mezzo rotto,e insieme all'uomo corrono verso il vicolo scuro.
Si nascondono dietro una casa e iniziano a baciarsi freneticamente,lui gli alza il vestito e la sbatte al muro, i loro gemiti mi fanno arrossire,e capisco molto bene cosa stanno facendo. Simonetta sta tradendo il marito.....ma con chi?
E buio e il suo viso non si vede.

"...oh Benedetto mi sei mancato tantissimo....aaah...."

A queste parole mi gelo un attimo e poi capisco,così faccio segno a Lorenzo di andare.

Arriviamo a casa di corsa con il fiatone ,mi tolgo la parrucca e calmo un'attimo il mio respiro ansante.

"Lorenzo Simonetta tradisce il marito con Benedetto Sisto il cugino di Gregorio...dio non ci posso credere"

Senza aggiungere altro prepariamo la lettera da stampare e che verrà consegnata l'indomani in tutta Firenze.

Signori di Firenze oggi mi voglio presentare...sono una persona a cui la nobiltà ha fatto un grave torto percui tutti loro devono pagare per le loro colpe.
Non mi esporrò personalmente e capirete di certo il perché.... Ma potete chiamarmi " la rosa nera".
Oggi vi voglio raccontare un fatto assai curioso....
Gli uomini giocano a carte...
Che c'è di male direte voi! Ebbene nulla se non fosse che mentre il marito gioca a carte " Gregorio Sisto" la moglie si fa sbattere al muro nella viuzza dietro il campanile della chiesa principale con......
" Benedetto Sisto" cugino del cornuto.
Con affetto

La rosa nera.

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