Il Dottor Zivago.
Chi diavolo consiglia un film di vent'anni fa, noioso e carico di stupide smancerie per provarci con una ragazza?
Un idiota, ecco chi.
«Ecco qua: Il Dottor Zivago, VHS doppio. È lungo, ma solo perché è pieno di azione e romanticismo, conditi con un pizzico di suspence»
Oh, mio Dio. Lo detesto. Lo detesto così tanto.
Arrotolo il filo del telefono attorno al dito, tenendo la cornetta del telefono all'orecchio mentre guardo di nascosto Steve provarci con l'ennesima ragazza della giornata proprio davanti ai miei occhi, senza alcuna considerazione.
D'accordo, è vero che sono stata io a dirgli che non sarebbe cambiato nulla tra di noi dopo la questione del sesso in auto e tutto il resto, ma insomma... un minimo di decenza. E poi, è così disperato da provarci con qualsiasi essere di sesso femminile di questa città e dintorni?
Forse dovrei rassegnarmi una volta per tutte e mettermi alle spalle questa breve parentesi tra noi, ma il fatto che probabilmente per lui ha significato meno di zero quello che è successo mi impedisce di passarci sopra, e francamente, mi dà anche il voltastomaco.
In primis perché per quanto non voglia ammetterlo, per me è stato davvero un momento speciale, e non riesco a fare a meno di pensarci; in secondo luogo, a dirla tutta credevo sinceramente di essere più importante di così per lui.
Nonostante faccia male, posso anche accettare che non provi i miei stessi sentimenti, ma il fatto che faccia finta di niente mi ferisce più di qualsiasi altra cosa.
Tuttavia, devo guardare in faccia la realtà: probabilmente, non sono niente più che una delle tante che si è illusa di poter valere qualcosa di più, anche se pensavo di essere al di sopra di questo genere di cose.
«Cioè, il mio ragazzo non vomiterà se glielo porterò a casa?» domanda la ragazza con cui sta parlando Steve, e lui boccheggia, colto alla sprovvista.
Trattengo una risatina.
Ogni tanto l'Universo ha dei modi divertenti di bilanciare gli equilibri cosmici.
«Pronto? C'è qualcuno?» chiede una voce dall'altro capo del telefono, e io vengo catapultata di nuovo nella realtà.
«Ehm, sì, ciao Gareth!»
«Nell? Nell Henderson?»
«Sì, sono io. Ora non venirtene nei pantaloni – borbotto, per poi ricordarmi che in questo momento sono io ad aver bisogno di lui, quindi forse dovrei essere più gentile – Volevo dire... hai un minuto?»
«Non faccio più i compiti di fisica a pagamento. La signora Morris mi ha beccato e minacciato di sospensione, quindi caschi male, mi dispiace» afferma, e io aggrotto le sopracciglia.
«La Morris ha ottant'anni ed è cieca da un occhio. Come diavolo hai fatto a farti beccare? – domando, ma poi scuoto il capo: non sono sicura di voler sapere la risposta, in realtà – Comunque... no, non si tratta di questo. Volevo chiederti se per caso hai sentito Eddie di recente» inquisisco, sperando in una risposta esaustiva. Sono stufa di fare telefonate.
«No, credevo fossi tu la sua migliore amica ora – risponde con una vena di dissenso, e io vorrei davvero attaccare, ma mi astengo – Perché me lo chiedi?»
«Non riesco a rintracciarlo e suo zio non sa dove sia» affermo, tralasciando la parte di Chrissy, di strani demoni intergalattici e il senso di impendente distruzione che aleggia sopra Hawkins.
Gareth ridacchia.
«Siete così amici eppure non sai dei suoi weekend da Rick Spinello?» chiede, e io aggrotto le sopracciglia.
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As Above, So Below - 𝘚𝘵𝘦𝘷𝘦 𝘏𝘢𝘳𝘳𝘪𝘯𝘨𝘵𝘰𝘯 [3]
FanfictionÈ la Primavera del 1986, e Nell è quasi pronta a dire finalmente addio a Hawkins una volta per tutte. Sebbene il prospetto fosse di vivere i due mesi che la separano dal diploma nella più totale tranquillità, è anche ben consapevole di una cosa: lei...