Dieci: Il Portale

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«Fidati amico, è la direzione sbagliata»

Stiamo camminando per i boschi da quelle che a me sembrano ore, i piedi cominciano a farmi male e ho l'orrenda sensazione di stare girando in cerchio.

Dustin tiene la sua bussola in una mano e la cartina geografica nell'altra, continuando a farci strada nonostante evidentemente non sappia neanche lui dove diavolo stiamo andando.

Non so se mi fido molto di più di Steve in qualità di navigatore, ma calcolando che Skull Rock è uno dei suoi posti preferiti per appartarsi con le ragazze, forse posso anche crederci al fatto che sappia meglio come arrivarci.

«È a Nord, ne sono sicuro. Ho appena controllato la mappa» rimbecca Dustin, continuando per la sua strada.

«Senti, ragazzino, questo posto...-

«L'hai reso famoso tu. Lo hai già detto dieci volte, Steve» intervengo, alzando gli occhi al cielo.

«Esatto, e continuerò a dirlo, perché prima la gente si appartava in posti di merda, mentre grazie a me può farlo in tutta tranquillità sotto una grande roccia a forma di teschio. Il mio si chiama servizio alla comunità e questa città dovrebbe soltanto ringraziarmi»

«Oh, ti prego. Metà della mia classe è stata concepita a Skull Rock, tu non hai reso famoso un bel niente, Steve» gli fa notare Dustin. Per tutta risposta, Harrington assottiglia le palpebre, e so perfettamente che questi due stanno per battibeccare come due bambini dell'asilo. In una manciata di secondi, decido di chiamarmi fuori da tutto questo, lasciandoli andare avanti per la loro strada, liberi di litigare in santa pace, mentre io mi aggrego a Nancy e Robin.

«Santo Dio, quei due sono insopportabili» borbotto, e le due ragazze ridacchiano, anche se mi sembra quasi di essermi intromessa nel mezzo di una conversazione piuttosto seria.

«Steve insiste ancora sul fatto di aver inventato Skull Rock, non è vero?» domanda retorica Robin, e io annuisco rassegnata.

«Lo sai com'è quando si fissa con una cosa» sospiro, e Robin solleva un angolo della bocca.

«Certo che lo so. Sai, da quando lo conosco è fissato con una certa ragazza... si chiama Eleanor, magari la conosci» afferma sarcastica, facendomi alzare gli occhi al cielo.

Nancy si lascia scappare una risatina.

«Il mondo sta finendo, Nell. Credo che dovresti finalmente dirglielo una volta per tutte» si pronuncia poi, e so perfettamente che ha ragione, ma tutte le volte che ci provo, qualcosa ci interrompe. Comincio a pensare che siano tutti segni del destino, un modo da parte dell'Universo di dirmi che forse non siamo davvero destinati a stare insieme io e Steve.

«Forse c'è anche qualcun altro nei pensieri di Nell...» suggerisce Nancy divertita, e anche Robin soffoca un risolino.

Si riferiscono a Eddie, ovviamente. È vero, forse ciò che mi frena dall'essere del tutto onesta sui riguardo ai sentimenti per Steve è il non voler ferire Eddie, ma non penso che questo faccia di me una persona terribile... no?

Vorrei solo che nessuno dei due debba soffrire a causa mia, ma so anche a chi appartiene veramente il mio cuore, mio malgrado. Purtroppo è inevitabile che succeda.

«Perché finiamo sempre a parlare di me? Piuttosto, come va con Jonathan, Nancy?» chiedo, e non so se è quello che ho chiesto o il modo in cui l'ho fatto, ma entrambe cambiano totalmente espressione. Questo è strano.

«Jonathan e io siamo a posto» si affretta a chiarire, e io aggrotto un sopracciglio.

«Non ho mai sospettato che non lo foste. Chiedevo solo come va tra voi»

As Above, So Below - 𝘚𝘵𝘦𝘷𝘦 𝘏𝘢𝘳𝘳𝘪𝘯𝘨𝘵𝘰𝘯 [3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora