Flirting

61 3 0
                                    

Vidi una chioma scura avvicinarsi velocemente, non correva di certo, ma il suo passo era scattante. Aspettava me quello era certo.

"Cazzo sei un idiota, dov'eri?" 

"Ciao anche a te Zayn, cos'è il nuovo insulto preferito di tutti?" risposi scocciato. Lui sembrò non capire. "Cosa, chi ti chiama idiota?"

"Nessuno, lascia stare" dissi scrollando le spalle. Lui sospirò scuotendo la testa sconfitto, aveva rinunciato a capirmi da molto. "Comunque come stai coglione? Ieri dopo che sei andato via, cosa che per inciso ho scoperto da Lina la bidella, ho provato a chiamarti" domandò arrabbiato Zayn e in effetti mi ricordai solo in quel momento delle sei chiamate che mi erano arrivate dal suo numero e che avevo ignorato insieme alle 4 di Niall e l'unica di Liam. 

"Scusa amico, devo raccontarvi delle cose, ora andiamo se no facciamo tardi" ci voltammo entrambi, incamminandoci verso l'edificio giallo scuro in cui avremmo trascorso le seguenti sei ore. Stavamo giusto salendo le scale quando mi arrivò una spallata giocosa che mi fece cadere la spallina dello zaino. "Buongiorno idiota" e ok quello poteva sembrare un saluto spiritoso, se non fosse per la faccia di Louis che l'aveva appena pronunciato. Io non gli avevo fatto proprio niente, guardarmi in quel modo era ingiusto, anzi era lui nel torto. Aveva insistito e mi aveva infastidito, dovevo essere io quello incazzato. Per questo ignorai il saluto alzando gli occhi  al cielo e continuando a camminare fino a trovarmi nel corridoio principale. Salutai Zayn e svoltai l'angolo facendo cenno a Lina che sembrava leggermente preoccupata. Vidi l'aula di filosofia in fondo a destra e cercai di raggiungerla il più velocemente possibile per lascarmi Louis indietro. Ma lui ovviamente come in tutti i migliori clichè mi afferrò il braccio tentando di fermarmi. Si piazzò davanti a me impedendomi di passare. Non che potessi andare da alcuna altra parte, insomma era davvero forte se voleva, ma comunque alzai lo sguardo il più lentamente possibile, la sua faccia da cucciolo ora era un mix tra arrabbiato e triste.

"H, ti ho fatto qualcosa? Perchè non volevi salire ieri? Dove stavi andando, sembravi vagare" troppe domande, troppe domande, scappa, scappa, scappa. 

"Louis, no, lasciami andare" non lo implorai, ero fermo e deciso nel mio sguardo. 

"No, tu adesso mi spieghi, cosa ti è preso? Mi hai anche fatto urlare contro da tua madre" disse lui scuotendo la testa incredulo, non diminuendo la presa ferrea sul mio bicipite. Stava rivoltando la situazione, come se non fossi stato io quasi obbligato a seguirlo, come se non gli avessi risposto di no almeno cento volte, ora era la vittima. Eh no, proprio no.

"Io devo spiegarti? Io?" chiesi allargando le braccia stupito. "Sei serio? Io ti ho detto no, no, no, no. Tu hai insistito per chissà quale assurdo motivo e io avrei lasciato perdere, magari ci avrei scherzato sopra se tu non fossi arrivato qui con questa faccia. Quindi non fare la vittima con me ok? E mia madre mi ha difeso. Ora non venire qui a parlare come se ti avessi fatto il torto più grande del mondo perchè volevo stare solo, torna a non parlarmi come gli scorsi anni per favore, nessuno ti ha chiesto di essere amici e a questo punto non sono sicuro di volerlo ad essere onesti". Da dove uscivano tutte quelle parole, la mia voce si era alzata di almeno tre toni, la campanella era suonata e anche Lina non aveva avuto il coraggio di sgridarci e dirci di andare in classe. Durante il mio discorso non mi ero accorto di essermi avvicinato così tanto da essere ad un palmo di distanza e nemmeno Louis sembrava essersene reso conto, troppo preso a riascoltare quel discorso 1, 2 ,3 volte nella sua testa.

Lo avevo destabilizzato, non aveva mai sentito così tante lettere uscire dalla mia bocca e soprattutto gli avevo spiattellato la verità dritta in faccia. In quel momento forse non le pensavo nemmeno quelle cose, ma il suo atto di superiorità e quella faccia da cane come se lo avessi buttato nella spazzatura senza fregarmene avevano acceso in me molte sensazioni. Insomma io pensavo che ieri sera per messaggio stessimo scherzando.

Just You and I [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora