What are you saying Styles?

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Cosa cazzo stavo pensando esattamente? 

Non so nemmeno cosa era più stupido, dirlo o scappare. Forse entrambi, forse solo dirlo perchè andare via così era molto più che stupido era imbarazzante e patetico e...da completo pazzo. Che poi io ero venuto per parlare con lei, cioè in realtà per il mio gatto ma-

Oh no, oh no, no. Lardone. Merda l'avevo dimenticato.

Sopra non potevo tornare ora, che figura avrei fatto, ma poi cos'avrei detto a mia madre una volta tornato a casa? È morto. No troppo cattivo. Magari me lo sarei passato a prendere la sera allo studio, sicuramente l'avrebbe portato là e così sarebbe stata troppo impegnata per parlare e sarei potuto scappare più lentamente evitando discussioni imbarazzanti. Si. Però ora sapeva, non lo avrebbe detto ero certo, ma Johanna voleva ancora parlare con me per sfogarsi quindi ci saremmo rincontrati. Dovevo prepararmi un discorso fatto bene, senza sbavature, senza balbettare. Un discorso degno di una chiacchierata cuore a cuore con la mamma dell'uomo più bello della Terra. 

Ora però avevo una priorità.

Stavo continuando a camminare verso la mia meta, non potevo crederci che ci avrei litigato due volte in un giorno. Passo dopo passo la rabbia saliva, la frase di Johanna si ripeteva in loop. Che cazzo, Niall questa me la doveva proprio spiegare. Ancora un passo e di nuovo ' Stan è il suo ragazzo' poi di nuovo 'Stan è il suo ragazzo' presi la curva a cinquanta metri dal nuovo palazzo grigiastro 'Stan è il suo ragazzo' la vecchia Ford fiesta parcheggiata malamente con una ruota sul marciapiede 'Stan è il suo ragazzo' i fiori colorati di viola nel prato di Maura 'Stan è il suo ragazzo' astri ovunque che insieme all'allegro cancello giallo intenso occupavano la mia visuale 'Stan è-' 

Avevo citofonato senza nemmeno accorgermene, solo la voce svogliata in risposta mi aveva svegliato e interrotto la cantilena. Cercai di usare il tono più gentile possibile in quel momento "Sono Harry, Greg" dissi al ragazzo dall'altra parte. Greg il fratello di Niall aveva 24 anni, un lavoro precario come assicuratore e non si sa come la più simpatica ragazza che avevo mai conosciuto. Sul serio, me lo chiedevo spesso come quella meraviglia fosse capitata con una persona così normale come lui, sarà stata comprata dalle alette di pollo del signor Horan, sicuramente, non c'era altra spiegazione. 

"Oh ciao H, sai la strada" aprì il cancello e io mi incamminai ponderando bene tutte le lettere che avrei fatto uscire, sarebbero state molte, davvero tante, una volta chiuso in camera con quel (forse) traditore. Salii le scale e una volta davanti la porta mi accorsi che era già aperta, probabilmente per non dover fare due viaggi Greg l'aveva direttamente lasciata accostata. Bussai comunque con le nocche contro il legno e "Salve a tutti" dissi. Sapevo che Maura e Bobby con molta probabilità erano a lavoro e infatti ci fu solo una mano sventolata dal divano. "Niall è in camera?" chiesi nonostante conoscessi già la risposta "Sisi" rispose una voce dal sofà attutita da, credo, patatine al formaggio a dire dall'odore. 

Andai spedito, abbassai la maniglia ed entrai. Il biondo si girò di scatto sulla sedia davanti alla scrivania e mi guardò sorpreso, ovviamente non l'avevo avvisato "Ehi che c-" non ero riuscito a resistere, il percorso tra il salotto e quella camera aveva fatto rinascere di nuovo tutta l'irritazione e

Oddio gli avevo appena tirato uno schiaffo. Una volta capito cosa avevo fatto spalancai gli occhi mentre lui apriva la bocca ancora sconvolto "Scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa" iniziai completamente sconcertato dalla mia stessa azione, insomma non sapevo nemmeno se fosse vero, se Johanna avesse detto la verità. "Haz ma che cazzo?" chiese sbalordito tenendosi una mano sulla guancia. "Scusa" ripetei ancora una volta "Dimmi almeno il perchè" disse allora l'irlandese più sorpreso che arrabbiato. 

"È successa una cosa assurda oggi" incominciai sedendomi sul letto "in pratica sono andato dal veterinario no? Ha controllato Lardone ma non aveva più le medicine quindi sono andata a casa sua per prenderle e mi ha chiesto di rimanere per un tè, perchè come al solito mia mamma parla tanto e mi ha fatto diventare praticamente il suo psicologo" presi a raccontare "Ehi guarda che lei lo fa per te" mi interruppe il biondo "Si Ni, siamo tutti a conoscenza del tuo imbarazzante debole per mia madre, non c'è bisogno che la difendi" risposi alzando gli occhi al cielo, ricambiato da un suo sospiro e un dito medio. "Comunque dicevo, ci siamo seduti e nemmeno il tempo di dire una parole e lo sai chi è entrato?" continuai cercando di arrivare al punto "H se non me lo dici stiamo tutta la sera qui" sbuffò. "Louis" dissi soltanto. "OH hai conosciuto Jay?! sorrise rispondendo. 

"Già ma comunque non è questo il punto. Momento strano, ci salutiamo ecc., ecc. ed è qui che c'è il problema. Lui ha detto che usciva con Stan e Johanna  quando è andato via mi ha detto, si mi ha detto..." non riuscivo proprio a dirlo, non usciva niente, ma non ce ne fu bisogno perchè il panico negli occhi di Niall rispondeva a qualsiasi domanda avrei fatto "No, non è vero, dimmi che non è vero" dissi scuotendo la testa. Non poteva avermi mentito, non poteva. "H" solo una lettera, un sospiro spaventato "Non puoi avermi mentito" continuai con gli occhi lucidi "Niall"

Continuava a guardarmi a capire le mie emozioni quando sinceramente nemmeno io mi capivo. Ero dispiaciuto per Louis, si assolutamente, ma ero anche deluso da lui. Era il mio miglior amico, non poteva- non. "Sei un stronzo" urlai andando verso la porta, la sua voce però mi frenò. 

"Oh vuoi scappare? Si avanti, tanto lo fai sempre, tu corri via da tutto e da tutti quando ti pare. Sei un codardo, devi affrontare le cose, guardami in faccia e prendimi a pugni, dimmi quello che vuoi ma non andare vai. Sfogati ma non andartene ora, parliamo" si era alzato in piedi e aveva alzato la voce, Greg stava ascoltando tutto seduto dal divano ci avrei scommesso. Vedere suo fratello e il suo migliore amico da anni litigare per la prima volta così pesantemente doveva essere un vero spettacolo. 

"Vaffanculo Niall. Non lo reggo ok? Non reggo di stare qui con te a discutere perchè sei un traditore del cazzo, non puoi dirmi cosa fare e cosa non fare. E poi perchè dovrei stare qui eh? Così mi racconti di quanto felice è il tuo migliore amico con il suo meraviglioso nuovo ragazzo pieno di soldi? Mi racconti di dove lo porta, dove lo fanno-" stavo urlando in un modo che non avevo mai sperimentato, gli stavo riversando tutto addosso. In una maniera che diceva: Guarda che lo so che scappo sempre ma davvero non ce la faccio più. Io gridavo forte e per interrompermi alzo ancora di più la voce. "Che stai dicendo Styles" bastò quella frase con il mio cognome per farmi fermare. "Harry mi spieghi che stai dicendo? Il suo ragazzo? Cristo no" 



Angolo me

Ciaooo, era il momento di aggiornare. 

Fatemi sapere che ne pensate con una stellina o un commento se vi va :)

Just You and I [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora