Passarono poco più di due minuti, mentre sistemavo il letto alla meglio, entrò Louis. Era ancora sfatto e senza fiato, rimase sul ciglio della porta boccheggiando. "Non c'è bisogno che lo fai tu. Sei sicuro di sentirti bene, sei svenuto prima, dovresti stend-" il suo blaterare fu interrotto dalla mia voce "Louis è tutto ok, grazie per l'ospitalità ma ho già disturbato troppo"
"Cosa? No non hai disturbato" gli scoccai uno sguardo dubbioso. Lo sapevamo entrambi che se non fossi intervenuto io le cose sarebbero finite diversamente per lui. Dovette capire quello a cui stavo pensando, perchè le sue guance si accesero di nuovo. "Harry, riguardo a prima" iniziò il discorso occhi blu, "Non c'è niente per cui essere in imbarazzo, ero io al posto sbagliato nel momento sbagliato" cercai di rassicurarlo, ma non sembrò per niente convinto. Si agitò sul posto indeciso sul da farsi mentre io recuperavo il mio telefono, accuratamente poggiato sul comodino per poi infilarmi le reebok che mi erano state tolte. "Ti devo delle spiegazioni, devo essere sembrato un maleducato, ma ti giuro che l'avevo chiamato prima che tu svenissi qui. Non l'avrei fatto venire sapendoti in casa" disse Louis freneticamente, impaurito dal mio giudizio.
"Stai tranquillo, sul serio, la tua vita privata non mi riguarda. Avevo capito che non sapesse fossi qui...almeno all'inizio" dissi calmo, prendendo la felpa dalla ringhiera del letto. "Già si, mi scuso per Stan, lui tende a farsi coinvolgere troppo dal momento" rispose il castano forzando un sorriso. "Beh non è l'unico" la frase che uscì borbottata dalle mie labbra doveva rimanere prettamente per i miei pensieri. Doveva restare chiusa, non aumentare l'imbarazzo della situazione. "Come scusa?" chiese giustamente il maggiore "Niente niente" cercai di ritrattare, ma ormai era fatta, era ovvio avesse capito. "Niente? No perchè ho sentito un leggero astio, come se non mi fossi fermato dal fare del grandioso sesso nella stanza affianco proprio perchè tu fossi qui" si aveva capito ed era arrabbiato. "Mi scusi, mi sono dimenticato di ringraziarla per non aver scopato con un ospite in casa" ribattei piccato, se voleva la guerra l'avrebbe avuta. Mi dovevo seriamente scusare per essere svenuto e rimasto qui?
"Se proprio vuoi saperlo ero ad un passo dal farlo comunque, se solo non ci avessi interrotto" anche lui aveva alzato la voce adesso, era un botta e risposta. "L'ho notato, 'OH STAN SI, PRENDIMI'. Non sai quanto sono sottili queste pareti" tutte le parole che uscivano dalla mia bocca non sembravano nemmeno mie, non avrei mai parlato così, mai, mai prima di provare questa gelosia pura. Louis si era avvicinato, lentamente, con voce calma, sembrava pronto ad azzannarmi. "Scommetto che ti ci sei fatto una bella sega sopra, scommetto che volevi essere tu lì, volevi vedere di più, volevi vedere tutto" con queste parole era ad un centimetro dalle mie labbra, vicino, troppo vicino. Il cervello era andato in corto, era fulminato, questa era l'unica spiegazione per quel Sì con cui avevo chiuso la conversazione prima che due labbra arrivassero sulle mie rudemente.
STAI LEGGENDO
Just You and I [L.S.]
FanfictionCosa succederebbe se Louis, gay dichiarato e promettente calciatore ancora liceale, si invaghisse di un piccolo e dolce Harry? Ve lo dico io: Il Caos Con un Niall consulente/psicologo, un Liam sempre troppo cortese ed uno Zayn gattino spaventato dal...