La corsa per arrivare a casa di Louis fu sfiancante. Non ero per niente in forma, di certo non al livello di Zayn. Attraversammo mezza città rischiando di essere investiti un paio di volte, ma non potevamo fermarci, se quello che Liam aveva detto a telefono era vero qualcosa di grave era successo.
Riconobbi l'adorabile palazzina in cui solo poco tempo prima ero stato e sembrò che la sfortuna fosse dalla nostra parte, perchè proprio in quel momento Johanna stava cercando le chiavi nella sua borsetta blu, davanti al portone chiuso. Sentendo il rumore dei nostri passi (ed il mio fiatone) si girò.
"Harry?" chiese confusa. Io provai a risponderle, ma la voce mi mancava ancora dalla corsa.
"Johanna, ciao" balbettai sforzandomi, riuscendo finalmente ad alzarmi in posizione eretta. "Ciao tesoro, tutto ok? Non sei qui per me immagino, voi ragazzi cosa fate?" domandò curiosa. E ora che le dovevamo rispondere? Tuo figlio e il suo amico si sono picchiati, Liam ci ha chiamati in lacrime pregandoci di venire.
Cavolo. Lei stava salendo, chissà che avrebbe trovato, non poteva salire. Mi ero perso nei pensieri e Zayn sembrò essersi reso conto della situazione tanto quanto me, per cui intervenne "Louis ci ha chiamati, doveva parlare di una cosa importante sa" cercò di salvarci dal silenzio. Ma il problema di non far arrivare la donna a casa persisteva. "Oh caro, certo sì, sono felice che stiate legando di più Harry" sorrise lei dolce "Scusami tesoro, tu sei invece?" continuò chiedendo a Zayn. "Io sono Zayn, è un piacere conoscerla" addirittura il moro allungò la mano per presentarsi. A volte dimenticavo che Zi non era Niall, di sicuro il biondo a questo punto l'avrebbe già abbracciata.
Johanna, colpita dal gesto, strinse la sua mano solo in un secondo momento, poi ridestatasi ci guardò e parve valutare la situazione. "Beh, se era importante forse è meglio che io non ci sia, vi lascerò un po' di privacy. Salutatemi Lou" disse sospirando, aprendo il portone per farci entrare. Si allontanò prima di girarsi e richiamarmi "Harry, scrivimi quando hai un po' di tempo" sorrise e se ne andò definitivamente.
"Te la fai con la madre di Louis?" ok, domanda più che sensata.
"ZAYN!"
"Che c'è?" rise lui
"Forse era meglio di si, sicuro mi calcola più del figlio"
"Basta con questo Harry piagnone"
"Ehi io non-"
Un forte vociare proveniente dalla casa alla nostra sinistra interruppe la nostra salita e mi accorsi che in effetti eravamo già arrivati. Bussai velocemente mentre i rumori aumentavano.. Liam aprì velocemente per poi correre nella stanza da dove immaginavo stesse venendo.
Entrando la prima cosa che notai fu la guancia leggermente rossa dell'irlandese, mentre Liam affiancava Niall guardando in cagnesco Louis. Quest'ultimo era seduto su una seconda sedia con le mani nei capelli e il viso basso che si alzò appena i nostri passi furono vicini. Solo dopo questo gesto notai la sua maglia stropicciata e riconobbi il segno di una mano sul suo zigomo.
"Che succede qui?" domandò Zayn trattenendo il respiro. "Oh fantastico, avete chiamato i rinforzi e guarda, c'è anche Harry" fece sarcastico Louis continuando a scuotere la testa e sorridendo ironicamente. "Harry, cosa ci fai tu qui?" chiese Liam notando la mia presenza per la prima volta da quando ci aveva aperto. Ero confuso, perchè tutti erano concentrati su di me. Anche Harry, perchè anche, non sarei dovuto essere là?
"Era con me quando hai chiamato" rispose Zayn appoggiandomi una mano sulla spalla, tenendo entrambi lontani dai due schieramenti. "Beh forse avresti dovuto pensarci prima di portarlo" controbattè Liam. Mi ero decisamente perso qualcosa, perchè ora lui era arrabbiato con me. Io non avevo fatto assolutamente nulla. Decisi così di difendermi.
"Non sapevo non mi fosse permesso controllare cosa succede se due miei amici si picchiano" dissi acido. Liam mi schioccò un sorrisetto e scosse la testa "Amici? Quali amici? Ti sei forse dimenticato come hai trattato Niall ieri? E poi tu e Louis non siete mai stati amici" questo era troppo, decisamente troppo. Potevo essermi comportato male con Niall, ma rimaneva sempre una questione tra noi. Sentii i miei occhi appannarsi e un peso sul cuore. "Io-" provai a rispondere, ma non uscì nulla. E di nuovo, eccola lì, la scappatoia. Però quando provai a muovere un passo non ne fui capace. La testa iniziò a rimbombare.
"Liam sta zitto" era stato il biondo a scandire le prime parole dopo quel gelo. Accompagnato da Louis subito dopo "Ma che cazzo ti viene?" disse infatti occhi blu.
"Lo state difendendo sul serio, non ci credo. Tutto il casino è colpa sua" Liam mantenne gli occhi fissi su Louis, ma quelle parole erano affilate ed erano per me, le sentii dritte nel petto. "Non è lui il problema e lo sai bene" disse Niall, anche lui aveva un tono freddo e pungente, ma adesso l'astio era tutto per Louis.
"Così ora è colpa mia eh" domandò infatti quest'ultimo. "Ok irlandese se la metti in questo modo" si alzò poi avvicinandosi minacciosamente. Al che Zayn gli si avvicinò e pose una mano sul suo petto per bloccarlo. "Cosa vuoi fare?" chiese il moro con sguardo deluso. "Lou, ne abbiamo già parlato" continuò. Per me la faccenda era sempre più strana, come facevano a conoscersi così bene questi due, non li avevo mai visti parlare a scuola non che pensassi di sapere tutto su Zayn, ma questo mi sembrava impossibile solo a crederci. Amico di Tomlinson? Impossibile.
"Scusa" disse occhi blu con il viso sconvolto. Il moro gli fece un cenno di assenso con la testa e allentò la presa sulla sua maglietta.
Dopo diversi minuti sembrarono finalmente calmi. Allora inizia a domandarmi: perchè avevano litigato? Niall incolpava Louis, Liam me e Louis nessuno. Ma cosa c'entravo io non mi era chiaro. Quello che pensai è che per essere talmente incazzato come lo era in quel momento Liam nei miei confronti solo una cosa era importante. Io ero il centro. Il centro della questione.
"Sono io vero?" non accorsi nemmeno di aver pronunciato quelle parole, vidi solo quattro sguardi posarsi su di me e quella fu la conferma "Cosa ho fatto?" cercai di non singhiozzare, ma le lacrime iniziarono a scendere incontrollabili. "Niall ti giuro che ci ho pensato, lo so che non è colpa tua ok? Zayn mi ha aiutato a capire, mi dispiace per tutto, non volevo darti quello schiaffo nè scappare via" dissi. Iniziai ad indietreggiare, con le gambe che tremavano, mi appoggiai ad una colonna dietro le mie spalle per poi rivolgermi a Liam. "Non so cosa ti ho fatto, sul serio e Louis, ho alzato la voce stamattina nel corridoio, ma io, sul serio, scusate" mi lasciai cadere sul pavimento tenendo la testa tra le gambe e le mani nei capelli. A quel gesto sembrarono tutti risvegliarsi. Zayn scattò in avanti per primo e con passo veloce si abbassò al mio fianco per stringermi in un abbraccio mentre sfruttavo l'ultimo fiato rimasto tra le lacrime per chiedere scusa, di nuovo.
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Just You and I [L.S.]
FanficCosa succederebbe se Louis, gay dichiarato e promettente calciatore ancora liceale, si invaghisse di un piccolo e dolce Harry? Ve lo dico io: Il Caos Con un Niall consulente/psicologo, un Liam sempre troppo cortese ed uno Zayn gattino spaventato dal...