Capitolo XVI

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"I più ferrei moralisti
sono i peggiori peccatori.
O lo sono stati,
o vorrebbero esserlo"

Sofia

Il profumo di mandorle mi sommerge, brividi mi avvolgono, eppure non percepisco un freddo concreto è più una mancanza, una lontananza, un'assenza. Dopo l'amplesso sono sprofondata in un sonno profondo, tranquillo, tra le sue braccia e con la testa sul suo petto, entrambi nudi e fragili, esposti.
Mi ridesto perché è distante da me, lo percepisco, si è alzato.
Tasto il drappo e noto la presenza di un piumone posto sopra di me, preoccupato che prendessimo un raffreddore o un brutto malanno, sottratto da uno sgabuzzino dietro la sacrestia.
mi ricordo solo ora di essere ancora nella chiesa, profanata dall'atto.
Cosa abbiamo fatto?
Fatico a spiegarmelo, so solo che è stato straordinario, surreale, mistico, evanescente.
E' in piedi,nella navata centrale, girato verso l'esterno, mi dà le spalle, la sua schiena modellata dai muscoli, pendii dove disperdersi, scoscesi e pericolosi ma anche accoglienti e in cui potersi aggrappare saldamente.
Mi avvicino lentamente, lo sorprendo e lo faccio sussultare quando gli avvolgo il torace con le dita, si volta e si sofferma pensieroso, destabilizzato da dubbi e ripensamenti, cerca delle giustificazioni e delle rassicurazioni.
"hey,ti ho svegliato quando mi sono alzato?" domanda ma non è quello che in realtà vorrebbe chiedermi.
"Si percepivo la tua assenza,stai bene,Charles? Sembri preoccupato"
"Ti sembrerà strano ma vorrei chiederti a chi hai pensato mentre raggiungevamo l'apice?" mi inchioda a terra, sembra un cucciolo impaurito.
"Charles, che stai farneticando? Ho pensato a noi, al tuo sguardo fisso su di me e alla perfetta simbiosi dei nostri corpi" è assente, ho un po' di timore, a chi avrei dovuto pensare in un momento del genere?
Ero io ad averlo disperatamente desiderato e voluto, a essermi lasciata prendere, il passo principale era stato il mio.
"Nessun pensiero rivolto a Max o a qualcun altro del tuo passato, magari il ragazzo di cui mi parlavi ieri sera?"
"Charles, io voglio solo te. Ti assicuro che anche se non sei stato la mia prima volta è come se lo fosse stata, in passato sono stata usata e mi ero sentita sporca, mi sono disprezzata per giorni e volevo rinnegare il gesto commesso, sperando di cancellarlo, surclassarlo. Con te ho finalmente comprendo cosa significa realmente fare l'amore, abbandonare il proprio io e connetterlo con quello dell'altro, diventare un essere indivisibile. Ritrovare la parte mancante di sé, senza la quale siamo solo pura materia, senza spirito, senza la nostra vera essenza.
Il resto non conta nulla, conti solo tu e nessun altro."

Charles

Risposta sbagliata piccola, la sentenza dell'oracolo era già stata emessa e coincideva perfettamente...
l'aveva predetto...

Charles,
⌛️sera prima
📍principato di monaco

Sta dormendo nella sua stanza ormai da un'ora e io di certo non ho dimenticato la chiamata anonima di quel farabutto,prima della gara

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Sta dormendo nella sua stanza ormai da un'ora e io di certo non ho dimenticato la chiamata anonima di quel farabutto,prima della gara...
Ho fissato un'incontro con il diavolo.
Mi sta reclamando, devo andare...
Prendo una felpa nera dall'armadio e un cappello del medesimo colore, divento un'ombra in grado di passare inosservata e di confondermi col buio.
Esco di casa senza prendere la macchina, riconoscibile e percepibile, adesso sono solo un timido ubriacone che fatica a ritrovare la strada di casa e si aggira dubbioso per le vie della città notturna, ho ricontatatto il suo numero, segreteria, lascio comunque un forte suggerimento,ho intenzione di incontrarlo e di chiarire la situazione, una volta per tutte, devo sapere tutta la verità e smascherare il volto del nemico che mi preparo ad affrontare. Naturalmente ho omesso parte della storia alla diretta interessata, mi avrebbe impedito di procedere in questa direzione e io invece bramo farlo, le tenebre attirano anche me.
Arrivo nel luogo stabilito, conosco il locale e i giri loschi che nasconde,l'intera monaco li conosce ma li omette, li allontana, li elogia solo nel momento in cui tornano a essere utili, quando ha bisogno di seguire i più infimi istinti primordiali.
L'accoglienza macabra,uno stretto passaggio conduce nelle viscere della terra, nel seminterrato, illuminato da led rossi, la musica perfora i timpani, stordisce, destabilizza, atterra.
Sono del tutto fuori luogo, un angelo tra le schiere infernali, un innocente condannato alla dannazione eterna...
L'aria satura di fumo e di forti odori,profumi orientali in grado di sedurti,libidinosi, mi provoca un capogiro, mi riprendo subito devo essere vigile, pronto a tutto...
Delle cubiste ballano, strusciano e ruotano su una serie di pali disposti in cerchio nella stanza principale, ai lati, delle porte conducono in ambienti privati dove dar sfogo alle proprie voglie e depravazioni.
Si, mi trovo in un Night-Club ma immagino l'abbiate già compreso.
Su un divanetto di un bianco accecante, inadatto, spicca la figura di spalle di un uomo dai folti capelli neri, muscoloso e con le braccia intrappolate da una serie infinita di tatuaggi.
Si volta, percependo la presenza di un cane smarrito, nella mia direzione, puntandomi contro due occhi neri come la pece, pupille e iride si mescolano, freddandomi, assoggettandomi.
"Ben arrivato, ti stavo giusto aspettando" il tono lineare, remoto, imperscrutabile.
In che guaio ti sei cacciata petite?
Mette i brividi, se fossi suscettibile direi di trovarmi davvero di fronte a un essere primordiale, maligno, infernale.
Si percepisce il suo fascino da accalappiatore ,provocatorio, proibito...
Mantenendo acceso il contatto di sfida e rimanendo disinvolto mi avvicino prendendo posto di fronte a lui, sfidanti prima di una partita a scacchi dove chi perde muore...
"Ritengo che sia qui in cerca della verità o di semplici distrazioni?" con un cenno veloce della mano costringe una ragazza, mezza nuda, a lasciare il suo posto e a sedersi su di lui, facendosi palpare ovunque, davanti a me.
"Questi giochetti con me non funzionano, pensi che sia un ragazzino? Per divertirmi non ho bisogno di pagarle, a differenza tua, vedo" pronuncio, riservandogli uno sguardo sdegnoso, situazioni di questo genere mi danno il voltastomaco, detesto profondamente chi sfrutta in cambio di prestazioni sessuali, sono altruista e comprendo quanto possa essere doloroso per una ragazza subire un trattamento del genere, nonostante in rari casi in cui sia una sua scelta,le ripercussioni psicologiche ingestibili.
"Giusto,tu le conquisti grazie alla tua gentilezza e al tuo carattere solare non per il fatto di essere multimilionario, uno degli scapoli più ambiti della città e un pilota di punta della scuderia Ferrari. Continua a vivere nelle tue convinzioni, ne rimarrai profondamente deluso"
Stringo i pugni e mi agito assumendo una posizione più comoda, temo abbia ragione.
"Sei già innamorato, Charles? Potresti averne centinaia meglio di lei, cosa ti spinge a desiderarla così nel profondo?" ridacchia continuando i suoi sporchi trucchetti.
"Di certo non sono affari tuoi e parlare di amore mi sembra affrettato. Cosa vuoi tu da lei, invece?"
"Semplicemente che torni con me nell'ade"
"Potresti essere più comprensibile?" Sto per perdere la pazienza,la storia della mitologia ha iniziato a stancarmi sul serio,è così immedesimato nella parte che si fa fatica distinguere quando mente o se realmente sia il Dio della morte.
"Conosci la leggenda?" Sbuffa in aria una nuvola di fumo,evocatrice,dalla quale sembrano fuoriuscire anime o scheletri di gente dannata,è l'atmosfera a renderti debole,diventi suscettibile,come chi osserva per la prima volta un film violento e non chiude occhio per tutta la notte immaginando di vedere l'assassino in ogni ombra,sulla sedia rigonfia di panni da lavare,pronto a colpire nel momento esatto in cui le palpebre cederanno.
"Rinfrescami la memoria se proprio ci tieni"
"Dalle viscere della terra un giorno di primavera simile agli altri,giunge un boato,uno squarcio,un nitrito e dei cavalli rampanti spronati dal Dio delle tenebre. Persefone, arricciando collane di fiori, piccola,indifesa,anche sciocca se posso definirla, venne afferrata saldamente da due braccia forti, impossibili da sciogliere e si rese conto troppo tardi del destino crudele a cui fu destinata. Zeus la vendette a Ade,le tenebre finalmente rischiarate da un po' di luce, la solitudine curata, la pace ristabilita. A nulla valsero i pianti disperati della madre, il dado era tratto. Ottenne sei mesi, insufficienti per permettere alla figlia di non farsi coinvolgere, ormai era già stata dominata, corrotta, sporcata"
È completamente folle...
"E se le cose fossero andate diversamente? Si potrebbe interpretato in maniera diversa, è solo un mito millenario"
Di cosa stavamo parlando?
Di miti,leggende?
"Charles, la versione positivista,rivisitata, è quella adatta ai minori" si fece accendere una nuova sigaretta e solo allora notai la forte somiglianza della spogliarellista con Sofia.
Ci vuole ben altro per piegarmi.
"In tutto questo ancora non capisco cosa c'entra Sofia e vorrei delle risposte adesso,non ho tempo da perdere, se non ti dispiace"
"Un padre che la vende per denaro al miglior offerente, un uomo sempre vissuto nel male e una ragazzina così stupida da pensare di cambiarlo. Chi è cresciuto per tutta la vita senza un sostegno emotivo, una vicinanza affettiva forte come quella dei genitori,troverà riparo e sostegno anche tra le braccia della morte, qualsiasi cosa sarà meglio di niente. Direi che le somiglianze sono largamente eccessive non trovi? C'entra eccome solo che non scorgi il quadro generale"
Getta il suo fumo contro di me e continua a guardarmi, i lineamenti affilati,squadrati.
"Prova a chiedergli-continua,ostinato-dopo che l'avrai avuta, tra un anno, un mese o magari un giorno a chi ha pensato,dove la sua immaginazione si è posata anche solo per un secondo. E sai così ti risponderà,Charles? Che ama te, solo te, il passato solo uno sbaglio irremovibile e di alcun valore. Fidati di me, è una serpe come le altre.
Fingerà di volere te,per dimenticare me, ma sappiamo entrambi a chi aspirava. Se non avesse scoperto l'inganno,ora sarebbe al posto che le spetta" indica la donna e sorride compiaciuto, iniziano a scambiarci dei viscidi baci,stufo mi alzo, deluso e amareggiato.
"Quindi la rivuoi per te?" concludo.
"Ovviamente no. Sarebbe semplice e senza alcun valore. La volevo quando era ancora pura,incontaminata, per macchiarla e fottergli la mente,ora che mi ha tradito bramo solo la nemesi,è più soddisfacente ma se dovesse presentarsi l'occasione magari non gliela negherò, è cresciuta saprebbe dilettarmi in molti modi-un ghigno perfido compare sulla sua guancia-Un giorno mi ringrazierai per averti aperto gli occhi"
"Quale accordo volevi stringere?"
"A tempo debito lo saprai ora goditi il divertimento,finché dura" una mano fende l'aria,l'ora delle visite è giunta al termine.
"Mi fai pena,sappilo, provo un certo disgusto e un lacerante fastidio nel vederti. Sei uno sciocco se credi di rendermi schiavo delle tue minacce" voltandomi di spalle procedo verso l'uscita e ritorno in superficie completamente rimodellato, confuso,assente e in balia della marea.
Sono già uno schiavo,incatenato,frustato,
controllato.
Me ne accorgo solo troppo tardi per porvi rimedio...

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Spazio autrice!
Eccoci con un nuovo capitolo,il lato dark della storia finalmente emergendo...
Fatemi sapere cosa ne pensate e se Charles vi sta conquistando.
Alla prossima cari lettori,
vi adoro
💋

Punizione Divina || Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora