Capitolo XVII

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"Ricucire un rapporto
con chi ha tradito
la nostra fiducia
è possibile,
ma è come
rammendare
un abito rotto:
il segno rimane,
indelebile."
-Emanuela Breda

Sofia
una settimana dopo,
📍Discoteca Montecarlo

Le discoteche,le evito,eccessivamente affollate, caotiche, piene di alcol e la musica assordante che ti accompagna anche quando stai per coricarti a letto,trapanandoti i timpani,un ambiente davvero asfissiante.
Dunque, vi starete chiedendo perché sei al suo interno,se le odi profondamente?
E perché sei completamente ubriaca e continui a ripetere a Lando e a Max,fedeli ombre,la tua sfiga in amore e la folle avventura in una chiesa sconsacrata?
Vi sto dando le risposte,tenetevi forte...

un giorno prima,
📍gran premio di Francia

Ho fatto l'amore con Charles,focalizzo e ripenso costantemente alla magia di quei momenti,finalmente mi sono sentita venerata e amata come mai prima d'ora e sono riuscita a fidarmi di qualcuno al di fuori di me, da permettergli, ancora una volta, di possedere il mio cuore e di avere il potere di infrangerlo in mille pezzi...
Il battibecco si è concluso subito,uno scambio poetico di baci e mi ha riportata a casa,apparentemente risultava sereno,leggermente assorto e pensieroso ma gratificato.
Ha giurato fermamente di non sparire,come suo solito, e di rimanere presente in ogni circostanza.
Da diversi giorni non lo vedo, è in trasferta a Maranello e alle qualifiche mi è sfuggito.
Ho dovuto passare la giornata a casa afflitta da un'incessante mal di pancia e le ho osservate dal mio computer, ammetto di non aver visto in diretta il suo giro, temendo di portargli sfortuna e a quanto pare ha funzionato, ho riacceso il monitor e il suo entusiasmo sembrava fuoriuscire dallo schermo, di nuovo una pole incredibile, con Max leggermente dietro e Carlos in terza, noto, con entusiasmo, anche la presenza di Lando, al quarto, se lo merita proprio, è un cuoricino di panna quel ragazzo.
Pochi secondi e mi invia un messaggio, augurandomi di guarire al più presto, perché domani mi vuole al suo fianco per festeggiare insieme, in caso di vittoria.
Raramente sono stata così felice...
E questi momenti,si sa,non durano a lungo, all'improvviso accade qualcosa, a mietere e a logorare quel rapporto,quell'equilibrio raggiunto...
Il momento decisivo arriva velocemente e insieme a Max giungiamo in pista, molto prima della partenza.
L'acclamazione dei tifosi, una marea rossa sugli spalti, il loro boato e la voglia di rivalsa dominano l'atmosfera.
Respiro, quasi affannosamente, l'ansia non mi abbandona mai è un'amica fidata.
Il rosso e il celeste della pista, scorta dall'alto destabilizzano, sembrano ipnotizzare lo spettatore, assimilarlo e assoggettarlo alla sua magnificenza.

Spingo Max, con una certa insistenza, ad accompagnarmi dal pilota Monegasco, fremo dalla gioia di rivederlo e devo assolutamente fargli sapere che sono qui per lui.
Faccio appena in tempo a scorgerlo, con la tuta ancora parzialmente indossata, la maglia stretta a valorizzare i suoi muscoli e quell'aria da duro che nasconde infinite debolezze e una miriade di dolcezze.
Provo a farmi notare alzando leggermente il braccio in segno di saluto ma mi fermo a mezz'aria,alla sua destra si sta avvicinando una ragazza,la riconosco immediatamente è Charlotte. Catapultata in una commedia romantica, anni duemila, che a me sembra più un film horror nel quale il primo a perire è niente di meno che la sottoscritta...
Lei sprofonda tra le sue braccia e lo bacia in maniera focosa, denotando la sua mancanza e la fiamma non ancora del tutto spenta. Improvvisamente non scorgo più nulla,la delusione e la tristezza offuscano i miei sensi e rischio di cadere rovinosamente a terra e di urlare a squarciagola tutto il disprezzo provato,fortunatamente due forti braccia mi sorreggono.
"Te lo dicevo io, che era solo una testa di cazzo" ringhia Max,più agitato di me e nel frattempo lo incito a portarmi lontano da lì, a liberarmi da questo scempio.
"Max, distruggilo in pista" riesco solo a dire prima di sprofondare in una fase di mutismo selettivo e di singhiozzi incontrollati.
"Puoi scommetterci, bambolina" mi pizzica una guancia, rassicurandomi e intimandomi di non commettere gesti folli, mentre lui è occupato.
La gara finisce,io nemmeno me ne accorgo, sono sempre accovacciata contro il muro con le gambe strette al petto e la testa sepolta nel mezzo, il singhiozzo mi divora e allontano chiunque provi ad avvicinarsi a me, tentando di risollevarmi.
Te lo dicevo io...
Nessuno ti amerà mai...
Ancora speravi nella favoletta da principessa disney...
Sei un'illusa e una sciocca ragazzina...
Ama la sua ex...
Una mano si poggia sui miei capelli stringendoli leggermente,è Max lo percepisco immediatamente.
"Sofi, mi stai facendo preoccupare, sei qui da almeno tre ore. La gara è finita da un pezzo ormai"
"chi ha vinto?"
"naturalmente io, l'ho stracciato, l'ho buttato fuori al ventesimo giro, facendogli perdere secondi preziosi"
"Sta bene?" Domando lo stesso,ci tengo a lui,nonostante tutto e disprezzerei arrecargli dolore.
"Illeso ma frignava come un bambino,è pur sempre arrivato secondo" ridacchia Max.
"Vado a parlargli. Poi ti prometto che non lo cercherò mai più e ce ne andremo a festeggiare la tua meritata vittoria. Aspettami qui"
Sconvolta giungo di fronte alla driver room del monegasco e energicamente inizio a colpirla con i pugni.
"Apri questa porta o la prendo a calci"
"Sofi ma che ti prende? Quello arrabbiato dovrei essere io, è andato tutto storto, sono un disastro..."
Mi precipito dentro e inizio a urlargli contro,indifferente al suo stato d'animo,fingo di non scorgere la sua tristezza, mi avvolgerebbe, ho sempre avuto il difetto di basare il mio umore su quello delle persone a me più care.
Sbraito, la vista offuscata dal pianto, lo scorgo appena.
"Cosa mi prende? Hai anche il coraggio di chiederlo?
Sono venuta qua per te, per assisterti e sorreggerti e tu cosa fai?
Baci la tua ex,davanti a me"
"Sofi posso spiegare non è come sembra, te lo giuro"
"A me sembra perfettamente così come appare, mi hai solo usata non è vero? Era tutto un teatrino inscenato per farla morire di invidia così sarebbe caduta, pentita e disperata tra le tue braccia. È riuscito, Charles, complimenti hai la tua meritata vittoria,tienitela stretta"
"Fammi almeno spiegare, invece di fare la ragazzina isterica,per piacere" sbraita alzando teatralmente le mani al cielo, quasi scocciato della mia presenza.
"Io isterica?- punto l'indice contro il suo petto- E quello che è successo pochi giorni fa, tra noi? Non conta niente? Solo uno stupido passatempo tra adulti?"
"Non c'è nessun noi,Sofia,non siamo mica fidanzati e preferirei che non venissi qui a urlarmi contro senza sapere nulla di me e del perchè Charlotte mi abbia baciato forzatamente, senza che io lo desiderassi"
Non c'è nessun noi...
Dimentica la storia romantica non ci sarà...
"Sai che ti dico Charles, vaffanculo tu e le tue bugie. Le promesse fatte e poi non mantenute, solo belle parole, usate al momento giusto.
Torna da lei, perché puoi scommetterci che non mi vedrai mai più"
Come una furia,sbatto la porta e corro via,sento i suoi passi dietro di me è più veloce, mi afferra facendomi scontrare verso il suo petto sudato:
"Sofi,scusami è tutto uno spiacevole equivoco te lo giuro. Se avessi visto l'intera scena sapresti che l'ho allontanata e l'ho fatta portare via dalla sicurezza,credimi ti scongiuro"
"Purtroppo l'ho già fatto e mi hai deluso,eviterò di cascarci di nuovo. Ora Charles, lasciami il braccio o mi metto a strillare. A quanto pare non sei poi così diverso dagli altri" mi divincolo e senza voltarmi indietro,perché rimarrei fregata e inventerei una qualsiasi scusa, per rimanere un solo istante in più con lui,procedo ostinatamente verso Max,decisa a non rivedere più il principino,che poi tutto sommato nemmeno è...

Punizione Divina || Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora