"Mi dispiace molto per quanto accaduto a tuo cognato" disse Ashley in un momento di pausa dal lavoro con Dylan.
"Si è terribile" Dylan si limitò a rispondere con una frase di circostanza.
"Non è una cosa di cui vuoi parlare vero?" chiese Ashley timidamente.
"Non molto, è una cosa che mi fa terribilmente soffrire. Io non riesco ad andare da lui".
"Si mi capita anche a me"
"Sul serio?" le chiese Dylan
"Mia madre è morta quando avevo tredici anni. Non sono mai riuscita ad andare al cimitero. Per me lei non era in quel luogo. Mia nonna insisteva parecchio ma io mi sono sempre rifiutata. Mi sembrava che andare su quella lapide significasse che lei fosse morta davvero" Ashley scosse la testa "si lo so che è stupido e comunque tuo cognato è ancora vivo. Può farcela".
"Lo spero" sorrise Dylan "però è come dici tu, è come se andare li da lui rendesse tutto più reale compresa la paura di perderlo, è come se fosse partito per un viaggio o qualcosa di simile""Si capisco" sorrise Ashley e Dylan le rimandò un sorriso comprensivo.
"Bene" Ashley si alzò di scatto "credo che per oggi abbiamo finito. Hai i file revisionati. Ti ho spiegato i miei commenti. Chiamami se hai bisogno di altro".
"Ti chiamerei ma tu hai sempre quel maledetto problema al telefono, non rispondi mai".
"si bhe, non ho tempo di andare a comprarne uno nuovo" si scusò Ashley.
Ashely uscì di casa salutando anche Blanca che stava studiando in cucina.
Dylan attese alla porta che Ashley mettesse in moto e uscisse dalla proprietà per poter chiudere il cancello, ma l'auto di Ashley aveva qualche difficioltà.
"Qual è il problema?" le chiese Dylan.
Ashley si arrese dopo un paio di tentativi.
"Non saprei forse la batteria dell'auto. Dannazione, ho un appuntamento importante stasera, e farò tardi."
"Se vuoi ti posso accompagnare io a casa e poi domani vieni a riprenderti l'auto."
"No, non voglio darti disturbo, prendo l'autobus"
"L'autobus per andare a Van Nuys? Vorrai scherzare? Dai ti do un passaggio io, poi domani risolvi la questione".
Asheley ringraziò sinceramente e salì a bordo della Porsche insieme a Dylan che avvisò la figlia che si sarebbe allontanato solo per qualche ora.
XX
Valerie salutò brevemente le infermiere. A tutte le infermiere presenti aveva regalato ingressi gratis per il Peach Pit After Dark e dato consigli sugli uomini, consigli spregiudicati e sensati che alcune di loro avevano trovato utili.
Si sedette vicino a Brandon e lo osservò in silenzio.
"Steve deve averti fatto la barba" sorrise "peccato secondo me non ci stavi male, induriva un po' la tua faccia da bravo ragazzo, che a volte, te lo dico, era persino irritante" Valerie rise e prese una pausa per se "mi manchi molto, voglio dire le mie giornate sono piene di cose da fare ma tu mi manchi molto. Ho qualche difficoltà con David ultimamente, lo so, lo so, è colpa mia e delle mie insicurezze che si dilatano non appena vedo ostacoli che neanche ci sono. Donna esce con Joe e questo sembra aver destabilizzato David. Io non saprò molte cose, ma so distinguere quando lui è distante. Con la scusa di Ethan è sempre da Donna. Non capisco il perchè. È stato lui ad insistere che tornassimo insieme, è stato lui. Improvvisamente sembra che l'idea di perdere Donna lo destabilizzi. Oggi abbiamo litigato pesantemente, io ho litigato a dirti la verità, lui è rimasto seduto in silenzio. Sto rovinando tutto, sono nervosa, gelosa, e sto rovinando tutto.
Ecco come stanno le cose, questa è la mia più grande paura nonché la ragione per la quale io sono quello che sono: Vivo nel terrore di rimanere da sola. È un paradosso, vivo nel terrore di rimanere da sola e di non essere amata e faccio di tutto perché le persone mi lascino da sola e mi odino ma questa volta non voglio rovinare tutto, non questa volta, questi sono stati gli otto anni più felici della mia vita" le lacrime cominciarono a bagnare gli occhi di Valerie che si prese un'altra pausa.
"Mio padre mi violentava, Brandon, non credo di avertelo mai detto direttamente, forse te lo avrà raccontato Kelly, non ne hai ma parlato con me, non ne abbiamo mai parlato, hai idea di come ci si senta ad avere paura? Tu hai mai avuto così tanta paura da rimanere paralizzato? Io ogni notte. Lo odiavo. Lo odiavo. Il giorno dopo che lui è morto però io non sentivo più niente. Ero come anestetizzata, e lo sono ancora. David ha preso quella parte anestetizzata e ha creato una nuova me ed ora io ho paura di perdere tutto e di fare qualcosa di estremamente sbagliato... lo sai da chi lo ha saputo Kelly? Da David, poco prima che me ne andassi da Beverly Hills, ero così arrabbiata per questo. Avevo reso David il depositario del mio segreto più intimo e più catastrofico e lui lo ha detto a Kelly per una stupida cena di ringraziamento. Anche tu te ne eri appena andato, era uno di quei momenti in cui tutto cambia ed io non ero pronta al cambiamento, non in quel momento. Abby ha detto di non essersene mai accorta tuttavia io sono convinta del contrario, una donna che vive con un uomo conosce ogni sua abitudine e segreto, io so che Abby sapeva, secondo me rimaneva nel letto immobilizzata e chiudeva gli occhi per non vedere e per non sentire. Un'altra fragile donna terrorizzata dal rimanere sola che ha accettato di tutto. Io non voglio diventare così. Ecco perché reagisco male a qualsiasi cosa, per paura di essere una fragile donna che accetta qualsiasi compromesso"