Valerie si vestiva mentre David la guardava seduto sul letto.
"Hai intenzione di rivolgermi la parola?" Chiese lui.
"Non so davvero che cosa dirti David" Valerie sbuffò mentre si sistemava i capelli "io credo che dovremmo rimandare qualsiasi conversazione a dopo questa cosa".
"Parliamo di questa cosa.. cosa hai intenzione di fare?"
"Ho intenzione di aiutare un amico, Dylan, che è anche amico tuo, improvvisamente sembra che tutto ti sia insopportabile"
"Non è per Dylan, non voglio solo che ti metti nei guai"
Valerie si voltò e lo guardò intensamente.
"Non mi metterò nei guai"
"Allora dimmi che non farai niente di sbagliato"
"... disse l'uomo che ha baciato la sua ex moglie"
"Val..." David si alzò e l'abbracciò da dietro "è stato solo un errore, uno stupido errore non so neanche io perché l'ho fatto"
Valerie avrebbe voluto lasciarsi andare all'abbraccio di David, fare l'amore con lui in quel momento, ma la sua rabbia, il terrore di rimanere da sola, la costringeva a respingere ogni cosa, compreso lui. Valerie si divincolò dalla sua presa.
"Devo andare. Matt ha preso in affitto un appartamento per me, per non destare sospetti, quindi credo che non tornerò. Forse ci farà bene stare separati per un po'. Ci darà modo di pensare".
"Io non devo pensare a niente"
"Io credo di sì" gli rispose lei.
David era ferito ma non aveva nessuna intenzione di mollare.
"Io ti amo"
"Non voglio ascoltarti"
"Io ti amo"
"Smettila"
David fermò le mani di Valerie e la guardò dritta negli occhi.
"Io ti amo e questo non è mai cambiato"
Valerie mescolò i suoi occhi con quelli di lui.
"Devo andare" disse e scivolò via.XX
Brandon salì i due gradini di casa Walsh sostenuto da Kelly. Lei lo guardava mentre lui non la stava guardando.
Non poteva credere che tutto poteva tornare alla normalità quando sembrava che avesse perso tutto per cui lo teneva stretto a se come si tiene stretto un sogno appena realizzato.
Non appena Brandon entrò tutti gridarono
"Bentornato a casa!"
Grace e Samuel erano in prima fila, insieme a Brenda, a Nate, Blanca, Lee Ann, Luke, Jim e Cindy, Andrea, Donna e Joe, Steve, Clare, Matt e persino la sua segretaria Betty che era evidentemente commossa.
Brandon era sorpreso e regalò a tutti abbracci e ringraziamenti.
"Sono contenta di vederla Signor Walsh" disse Betty con le lacrime agli occhi "bentornato"
"Grazie Betty" le rispose lui sinceramente colpito da quanto questa donna conosciuta per caso dieci anni prima al Chronical le era rimasta fedele nel tempo, grande lavoratrice, instancabile e leale.
Anche Steve tratteneva a stento le lacrime. Era una commozione che si diffondeva, sarà perché avevano seriamente temuto che Brandon non potesse tornare da quel buco nero in cui si era infilato.
Kelly lasciò che lui si sedesse sul divano. Lo guardava a vista cercando qualunque segnale che trasmettesse a lei, disagio o dolore.
Kelly non aveva mai davvero affrontato ciò che le era successo e Brandon ne era consapevole, era come se dovesse controllare ogni cosa per il terrore di perdere tutto in un momento. Lui la guardava e le sorrideva cercando di tranquillizzarla. Lei gli stava accanto e gli teneva la mano. Una specie di ancora di salvezza per lei.
Quando gli ospiti se ne andarono rimasero solo lei, Samuel e Grace.
La piccola Grace si adoperò immediatamente nel cercare di essere utile al padre, anche lei si era trasformata in un angelo custode preoccupato.
"Vuoi andare a letto? Posso portarti la cena in camera?" Gli chiese Kelly.
Brandon scosse la testa "ho mangiato a letto più che a sufficienza, voglio stare con la mia famiglia stasera"
Questa frase fece sorridere Kelly e Grace e Samuel si guardarono.
"Come vuoi" rispose lei e poi si diresse in cucina.
"Vengo ad aiutarti mamma" la seguì Grace.
Brandon rimase solo con Samuel.
"Come vanno le cose?" Gli chiese lui serenamente "coma va la tua gamba?"
"Molto meglio, penso che per settembre posso riprendere gli allenamenti"
"Sul serio?"
"E gli esami di fine anno?"
"Superati con il massimo dei voti" sorrise lui "non ve lo aspettavate eh?"
"Io si, sapevo che saresti tornato a brillare presto" gli disse Brandon "io credo in te, io riesco a vederti".
Le parole di Brandon furono una fitta nel cuore di Samuel.
"La cena è pronta!" Grace corse in salotto per annunciarla.
"Samuel aiuta tuo padre" disse Kelly incredibilmente felice di riavere la sua famiglia a casa.
Brandon guardò Samuel che si era fatto scuro in volto.
"Tutto bene Sam?" Chiese Brandon.
"Papà.." Samuel provò ad accennare una parola ma i suoi occhi caddero su quelli di Brandon. Suo padre era felice di essere vivo, era felice di essere tornato a casa.
Samuel trasformò il suo volto nella stessa felicità.
"Niente... si tutto bene.. vieni ti aiuto"
Samuel lasciò che suo padre si appoggiasse a lui.
Il suo segreto si era capovolto nell'anima ma non era uscito. Brandon era abbastanza autonomo, i dolori si affievolivano giorno dopo giorno. Sperava di tornare a lavorare in settembre. Guardò la sua famiglia. Chiese di Emma, Grace ridacchiò, a lei piaceva che Emma fosse la ragazza di suo fratello, Brandon sentì lo sguardo di Kelly su di lui e le prese la mano. Sono qui. Pensò guardandola.