Le settimane successive all'incidente d'auto furono delle settimane durissime per tutti.
Samuel non ricordava come fosse avvenuto l'incidente e alla fine la polizia fu costretta ad archiviare tutto.
La sua stagione nella squadra di football era terminata, ed era arrivato il tempo di tornare a scuola. Per muoversi usava stampelle o la sedia a rotelle. A turno Sean ed Emma si erano offerti di andarlo a prendere e seguirlo durante le attività della scuola.
Kelly voleva che suo figlio tornasse alla normalità anche se la normalità per la famiglia Walsh era troppo lontana ma Kelly sapeva che doveva provarci, per Grace, per se stessa e anche per Brandon perché era ciò che lui avrebbe voluto.
Brandon era stato estubato una volta e le cose non erano andate molto bene, non riusciva a respirare autonomamente e sono dovuti intervenire i medici per intubarlo una seconda volta.
L'intervento chirurgico aveva ridotto l'ematoma alla testa e quando il suo fisico fu abbastanza forte fu estubato di nuovo.
Andrea supervisionò ogni attività, prego il suo Dio ed il Dio di tutti che Brandon cominciasse a respirare da solo e dopo qualche secondo i suoi polmoni cominciarono a prendere aria.
Rimaneva il problema del risveglio che non si poteva prevedere, il cervello umano è una materia sconosciuta e imprevedibile. Brandon poteva svegliarsi fra cinque minuti, un'ora, un giorno, o mai più e non c'era modo di aiutarlo.
Fu trasferito in una clinica specializzata dove riceveva cure mediche e l'assistenza di cui necessitava e per alleggerire Kelly a turno tutti andavano ogni giorno per parlare con lui.
Dovettero faticare molto per convivere Kelly ma il suo fisico si stava debilitando per la stanchezza e per il poco appetito. Ogni giorno uno di loro andava da Brandon, si sedeva accanto a lui, gli parlava, gli raccontava anche sciocchezze, cose della quotidianità che normalmente sarebbero passate inosservate ma non per loro. Qualsiasi cosa potesse riportare indietro Brandon doveva essere raccontata, rovesciata come zucchero.
Solo due persone non riuscivano a valicare quella soglia: Dylan e Samuel.
Dylan rimaneva fuori quando Brenda andava da lui. Si sedeva nella sala d'aspetto. A volte andava alla clinica da solo, le infermiere lo vedevano e lo lasciavano seduto senza fargli una domanda. Dylan non riusciva ad entrare, non riusciva a guardare suo fratello in quelle condizioni, sentiva il peso dei debiti di parole che avrebbe potuto dirgli ma in realtà Dylan parlava con lui quando sedeva su quelle sedie nella sala s'aspetto, parlava con Brandon ogni singolo giorno.
Samuel rimandava sempre al giorno dopo, sentiva qualcosa di sconosciuto che gli bruciava l'anima, qualcosa che per quanto si sforzasse non riusciva a decifrare, e non voleva vedere suo padre in quelle condizioni. Brandon era la sua roccia e aveva estremamente bisogno che quella roccia tornasse ad essere un porto sicuro.XX
Steve entrò nella clinica, camminò lungo il corridoio, salutò le infermiere Lauren e Samantha che gli fecero un cenno familiare.
Vide il nome ed il cognome di Brandon sulla porta della stanza, i macchinari pulsavano il battito cardiaco di Brandon. I suoi occhi non erano più gonfi ma erano sempre chiusi, le sue mani stavano guarendo e dei vecchi lividi non ne rimaneva che qualche traccia sbiadita.
Steve fece un sospiro e poi prese una sedia per sedersi accanto a lui.
"Ciao Fratello" gli sorrise debolmente e poi gli guardò meglio il viso coperto dalla barba "sai che non ci stai male? Ma credo che non ti piacerebbe avere questa barba".
Chiese il permesso alle infermiere che gli fornirono il sapone da barba ed un rasoio. Il letto venne sollevato e venne posizionata una bacinella piena di acqua.
Steve cominciò ad insaponare il viso di Brandon e poi a passare con delicatezza il rasoio per raderlo.
"lo sai, Kelly sta cercando di essere forte ma temo che lei possa crollare da un momento all'altro, è stata dura convincerla che non deve venire qui tutti i giorni e che anche noi siamo la tua famiglia ma alla fine un po' per Grace e un po' per Samuel, ci ha concesso di venire qui da te, purché tu non rimanessi mai solo, e io le ho detto "Hey Kelly, vorrai scherzare, io non lascerei mai solo mio fratello". Samuel è tornato a scuola, va in giro con le stampelle oppure la sedia a rotelle, ancora non si capisce quali danni ha subito la gamba e i crociati del ginocchio, ma io sono fiducioso, penso che con un po' di fisioterapia e di sostegno, appena toglierà il gesso, penso proprio che piano piano tornerà a giocare. Comunque non beve più e non fuma marijuana ed Emma gli sta sempre vicino. Credo che lei abbia una cotta per lui ma scommetto che questo lo sai già. Rifiuta ancora di vedere Nate. Tuo figlio può essere un gran testardo. Nate e Blanca fanno coppia fissa e Brenda mi ha raccontata che Blanca gli ha scritto una lunga lettera ma Kelly dice che lui non l'ha nemmeno letta, la tiene lì sulla sua scrivania. Blanca ha qualche problema a scuola, è stata presa di mira da alcune bulle e pare che il capitano della squadra delle bulle sia proprio la ex ragazza di Nate, Janet, si non lo dire, ma la mia di Janet , non è così cattiva. Queste ragazze di oggi sono troppo perfide e comunque ci crederesti che Janet e Clare hanno ottimi rapporti? Io mi sento un coglione"
Steve prese una piccola pausa e sciacquò il rasoio per ricominciare.
"Kelly dice anche che Samuel ha problemi a dormire di notte, che ha degli incubi, forse è dovuto all'incidente. Non si ricorda niente di quello che è successo ma forse sta rivivendo il trauma nel suo inconscio? Secondo te può essere Bran?"
Steve sciacquò di nuovo il rasoio.
"Sembra che Donna sia interessata a Joe, niente di ufficiale, escono insieme e vanno al cinema, non credo che facciano sesso" Steve rise sonoramente "ci crederesti mai che Joe è ancora vergine? Così mi ha detto Clare. Mi conosci, io con il sesso ci vivo, ma devo dire che ammiro tanta saggezza donarsi solo ad una persona, ma mi chiedo se non assaggi anche altro come fai a sapere qual è la cosa che ti piace di più".
Steve ci pensò e poi si corresse da solo "ok forse il verbo assaggiare non è il migliore che potevo usare."
Steve sciacquò di nuovo il rasoio.
"David sembra geloso probabilmente perché vede Donna scivolargli fra le dita ed interessarsi a qualcun altro però io ti dico la verità per quanto Donna e David siano una istituzione, se Donna trova un po' di felicità in qualcun altro io sarei contento e scommetto che lo saresti anche te. Valerie ovviamente è gelosa, la conosci, rischia di commettere qualche errore se non si calma".
Steve asciugò il viso di Brandon con uno degli asciugamani puliti.
"Kelly cerca di essere forte ma sta soffrendo molto, le manchi e ti ama molto, questa è una certezza, come manchi a tutti quanti ma lei e Brenda stanno soffrendo terribilmente" Steve si avvicinò all'orecchio di Brandon "per cui ovunque ti trovi, se riesci a sentirmi, Brandon ti prego torna indietro, torna qui, tu devi tornare qui".
Brandon non si mosse e Steve chiuse gli occhi sospirando.
"L'unico che non riusciamo a convincere a venire è Dylan. Rimane qui fuori per ore quando accompagna Brenda ma non riesce ad entrare, dice che non vuole vederti in queste condizioni. Non lo so ognuno reagisce come riesce, immagino. Ci credi che rimane qui anche per sere intere? Ormai le infermiere lo conoscono e lo lasciano qui ad un passo dalla tua porta."
Steve sospirò ancora, aprì il giornale sportivo che aveva portato con se e cominciò a leggere le notizie sportive commentando i risultati del football, del basket, del baseball e dicendo cose che sapeva Brandon avrebbe odiato, l'odio era pur sempre un sentimento, magari un tipo di sentimento che poteva riportare indietro Brandon.