Donna, Brenda e Clare guardarono i ragazzi entrare.
"WoW" esclamò Clare "siete davvero super"
Entrambi arrossirono immediatamente.
"Si è vero" confermò Brenda e Samuel le diede un bacio sulla guancia per ringraziarla "grazie zietta"
Donna batté le mani "ok, siamo pronti per far scendere le ragazze..."
Sia Nate che Samuel fecero un sospiro. Erano emozionati ed si erano presi in giro continuamente nel viaggio in macchina.
Le ragazze apparirono sopra le scale, e ai due mancò il fiato. Erano davvero ogni oltre previsione, Samuel seguì Emma mentre scendeva le scale e gli lanciava sguardi timidi. Lei era anche la ragazza delle lunghe corse mattutine fianco a fianco ma era anche una giovane donna davvero hot.
Aveva un trucco semplice, i capelli biondi tirati su in una acconciatura morbida, un sorriso che Samuel avrebbe potuto guardare per sempre.
Allungò la mano per aiutarla a scendere gli ultimi gradini.
"Wow" disse "sono senza parole. Sei stupenda. Incantevole"
"Grazie" rispose lei timidamente.
Nate e Blanca si scambiarono un dolce bacio e un sorriso. Nate si avvicinò all'orecchio di Blanca "sei sempre la persona più bella che io abbia mai visto".
"Ok" disse Brenda "una fotografia tutti insieme? Tua madre mi ha detto di inviargliene qualcuna da mettere nell'album di famiglia e da far vedere a tuo padre" disse rivolgendosi a Samuel.
Furono scattate alcune fotografie, qualcuna anche spiritosa, poi i ragazzi salirono sulla Limousine senza mai togliersi le mani di dosso e andarono alla festa della scuola insieme a Sean e Pamela.
Brenda li vide allontanarsi e sperò che almeno Blanca avrebbe avuto una serata meravigliosa. Non appena la limousine uscì dal cancello il cellulare di Brenda squillò.
"Matt?... ok, ci vediamo al Pit" disse poi si rivolse a Clare e Donna "devo andare a parlare con Matt e con Valerie".
"Valerie?" chiese Donna.
Brenda la rassicurò "non ti preoccupare devo parlare con Valerie di altre cose, però se accetti il consiglio, credo che tu debba chiarire con David e dovrà farlo anche lui con Valerie."
Donna annuì.XX
Valerie era impegnata nell'ufficio, stava contabilizzando alcune spese e organizzando i prossimi concerti. La porta era aperta e David bussò prima di entrare.
"Hey" Valerie lo salutò con un sorriso molto luminoso.
"Hey"
"Che ci fai da queste parti? Non ti aspettavo prima delle 20, credevo che volessi stare un pochino con Ethan"
"Ethan è da Felice, stranamente adora sua nonna."
Valerie annuì ma sentiva che David non era venuto solo per aiutarla con i compiti.
"Qualcosa non va?"
David sospirò, voleva dire la verità a Valerie e sapeva che sarebbe stato un grosso rischio, che Valerie si sarebbe sicuramente arrabbiata, che probabilmente avrebbe litigato con lei, ma nascondere la verità non era mai servito a nulla se non a costruire pesanti gabbie dorate in cui David aveva già vissuto senza tregua e che aveva portato alla fine della relazione con Donna.
"Avrei bisogno di parlare con te" disse David con una voce bassa.
L'espressione di lui preoccupò Valerie ma decise di mantenere l'autocontrollo e lasciare a lui spazio,
"mmhh.. d'accordo"
David chiuse la porta e si sedette sulla sedia davanti alla scrivania di Valerie che teneva i suoi occhi azzurri dritti su di lui.
David ciondolò un po' la testa guardando verso il basso e cercando di racimolare le parole, poi alzò lo sguardo e trovò gli occhi di lei.
"È successa una cosa, una cosa di cui io dovrei parlarti"
Valerie non fece alcun cenno, non traspariva da lei alcun sentimento eppure il suo cuore si stava incendiando.
"Quando sono andato a prendere Ethan per portarlo a scuola, c'era Joe in casa con Donna. Io non so se riuscirò a trovare le parole e farti comprendere davvero, ma vedere Joe, vedere Donna che aveva una nuova persona al suo fianco mi ha reso debole, mi ha destabilizzato, perché lei è sempre stata li per me".
David poteva vedere che Valerie era ferita da quello che lui le stava raccontato ed il dolore era anche il suo soprattutto perché conosceva quello che le stava per infliggere.
"Questo fatto mi ha reso irragionevole, abbiamo avuto una discussione e giustamente Donna mi ha fatto notare che io non sono parte della sua vita e non lo sono da anni e per scelta mia."
David tornò con i suoi occhi dentro quelli di Valerie.
"Non so esattamente cosa mi sia preso, ma io l'ho baciata. L'ho baciata per farla stare zitta, l'ho baciata perché volevo la certezza di non averla persa davvero, l'ho baciata perché neanche io lo so perché l'ho baciata".
Gli occhi di Valerie si riempivano di lacrime che lei non riusciva a fermare. Aveva intuito che qualcosa non andava, conosceva molto bene David e come si estraniava, questo essere ossessionato da Joe, da Donna, eppure in tutti i momenti che avevano condiviso insieme era sempre lo stesso David, estremamente passionale, dolce nei suoi confronti.
"Io ti amo Valerie, è una certezza, e ho commesso tanti errori, questo è sicuramente uno, il secondo è stato nascondere la verità, non voglio essere come mio padre, voglio che sappia la verità di quello che è accaduto e ne accetterò le conseguenze."
Valerie si alzò in piedi e guardò verso la finestra dando le spalle a David.
"Credo che tu debba uscire da qui".
"Val...." David cercò un contatto vano.
"FUORI!" gridò Valerie.
In quel momento bussarono alla porta.
"Chiunque sia mandalo via abbiamo bisogno di parlare" disse David.
Valerie l'ho guardò con cattiveria poi andò verso la porta e l'aprì. Matt e Brenda erano in piedi davanti a lei per cui Valerie cercò di recuperare una espressione che desse un senso di normalità.
"Possiamo tornare in un altro momento" disse Brenda imbarazzata.
"No, David stava andando via" sorrise Valerie.
"Veramente abbiano bisogno di parlare con entrambi" disse Matt guardando David "si tratta di Dylan".