" Samuel devi rallentare" Emma riusciva a malapena a stargli dietro. Eppure era un'atleta allenata ma Samuel pareva tenere una forza dentro di lui. Una forza estranea che lo trascinava fino si limiti di se stesso.
"Andiamo Emma, devi osare per raggiungere l'obbiettivo" gli rispose il ragazzo che la anticipava di una decina di metri.
"Mi farai venire un infarto ed io ho appena sedici anni"
Samuel sorrise nel sentirla ma Emma non poteva vederlo. Il sudore scendeva sulla sua maglietta ed Emma osservava i contorni ben delineati del corpo di lui. Era muscoloso, teso.
Samuel aveva mantenuto la promessa, ogni mattina prima della scuola correvano insieme. Una corsa senza meta, per spezzare il fiato e le gambe. Emma era un'atleta in buone condizioni ma le mancava un po' di motivazione, una spinta che la riportasse ai livelli con i quali aveva cominciato, e Samuel aveva bisogno di correre. Il motivo per cui Samuel aveva bisogno di correre era perché non voleva andare a bere con Jake, o a farsi una canna, voleva camminare dritto, voleva provarci davvero.
La tentazione di salire sul tetto della scuola e farsi di qualcosa per non pensare era enorme. Blanca era lontana e lui aveva il cuore a pezzi. Non faceva altro che pensare a come aveva potuto essere così stupido da lasciare entrare una persona nelle sue viscere ed ora non riusciva a mandarla via. Un cuore a pezzi che non riusciva più a rimettere insieme in nessun modo ma lo sguardo di sua madre lo costringeva a riflettere su se stesso, a pensare a cosa fosse meglio per lui. Vederla preoccupata gli procurava dolore. C'era stato davvero un tempo in cui erano solo sua madre e lui, lei era tutto il mondo che aveva ed aveva quasi dimenticato come ci si sentiva ad essere amato in quel modo. Come lo amava sua madre.
Diede uno sguardo rapido verso Emma che cominciava a recuperare strada. Era concentrata. I capelli biondi legati in una coda che ormai si era disfatta, i lineamenti morbidi. Onestamente gli piaceva passare il tempo con Emma, loro due erano amici ma non erano mai stati troppo vicini, era l'amica di Blanca, la sua compagna di banco, solo dopo divenne amica sua.
Aveva scoperto una ragazza divertente e determinata, e questo gli piaceva molto.
Samuel stoppò il cronometro toccando l'orologio con due dita.
"Ok signorina, per oggi basta così"
Emma era esausta e si lasciò cadere sul prato "mi farai morire"
"Le gare di metà stagione sono più vicine di quanto pensi..."
Emma guardò Samuel.
"Perché ci tieni tanto ad aiutarmi?"
"Perché siamo amici" provò a dire Samuel.
"Amici.." ripeté lei con la testa bassa "solo amici?" Emma non sapeva neanche perché gli avesse fatto quella domanda cercò di ritirare le parole che aveva detto ma ormai era impossibile Samuel aveva già gli occhi su di lei.
"Emma..."
"No" lei scosse la testa velocemente " io scherzavo, siamo amici" tirò fuori la sua mano per stringerla a lui e sigillare un patto inesistente. Guardava gli occhi blu di Samuel e pensò che fossero in grado di farle un buco nel cuore. Un buco istantaneo nel quale sarebbe precipitata.
Samuel prese la mano di Emma e la strinse.
"Andiamo a casa mia" le disse "ci siamo meritati la colazione?"
Emma annuì e ringraziò il cielo che Samuel avesse fatto scivolare le sue parole, non avrebbe potuto affrontare un no, e neanche un sì.
"Però andiamo camminando...." rise Emma.
Samuel la aiutò ad alzarsi "come vuole signorina".
I due si avviarono verso casa di Sammy.XX
Kelly, Brandon e Grace erano già in cucina. Brandon e Kelly stavano cercando di sistemare il tabellone degli impegni della settimana. Una specie di tabellone di marcia per organizzare gli orari e i loro impegni lavorativi.
Quell'organizzazione era vitale per loro perché già una volta si erano separati perché quegli stessi orari li avevano danneggiati e soffocati, da allora si tenevano l'uno all'altro. Si erano promessi di non andare mai a dormire separati o con debiti di parole verso l'altro e di cercare di fare un passo indietro, di disinnescare quando potevano.
Kelly non sopportava la lontananza fisica di Brandon, Brandon non sopportava la lontananza emotiva di Kelly. Si ritrovavano al centro dei loro desideri e ne facevano nuova luce. Nuovo stimolo. Nuovo amore.