Finale (parte 2)

248 8 20
                                    

Quella era davvero una bella mattina. L'aria era fresca nonostante l'estate alle porte.  Il giorno della cerimonia del diploma, la fine di una strada, qualcosa che sembra un traguardo ma in realtà è una partenza.  Un inizio per nuovi percorsi.

Blanca si stava sistemando i capelli. La tunica blu del West Bev appesa all'armadio come un abito da sposa. Aveva ottenuto anche la fascia dorata del merito. Brillante l'avevano definita i suoi insegnanti e Blanca si sentiva davvero brillante in quel momento. La storia con Nate era proseguita dolcemente per quell'ultimo anno di scuola, e la scuola sembrava non aver nessuna traccia di ciò che era successo a suo padre, era semplicemente passato in secondo piano, poi in un terzo, poi era  una notizia scomparsa e sostituita da quella successiva, dai pettegolezzi di corridoio.

Blanca sentì bussare alla porta.

Dylan si affacciò subito con un bellissimo sorriso.

"Sei pronta?"

Blanca gli sorrise.

"Si" sospirò "sono pronta".

"C'è una sorpresa per te se vieni giù"

Dylan le strizzò l'occhiolino lasciando Blanca nel dubbio.

Quando scese le scale vide Xavier ed Isabel che l'attendevano in salotto. Erano volati dall' Ecuador solo per lei e lei solo, la loro piccola Blanca. La loro bambina che sembrava una vita perduta e che loro avevano avuto la forza di recuperare. Il loro piccolo gioiello come erano gioielli tutti i bambini che recuperavano dalla strada e tenevano con loro.

Blanca corse giù per le scale e abbracciò entrambi fortissimo sotto gli occhi commossi di Brenda.

Era un segreto, una sorpresa che avevano voluto tenere fino all'ultimo.

Isabel non riusciva a trattenere le lacrime. Vedevano Blanca ogni estate, conoscevano tutti i suoi progressi, sapevano persino di Nate.

"Non vedo l'ora di presentarvelo" disse Blanca ad entrambi.

Dylan guardò l'orologio "credo proprio che sia ora di andare".
"Si" disse Brenda stringendosi al braccio di suo marito.

Il campo di football del West Bev era stato allestito per la cerimonia. C'era il parterre, le prime file di sedie erano destinate ai diplomandi. I genitori, parenti e amici erano tutto intorno come in un forte abbraccio.
Cindy e Jim erano già seduto e avevano tenuto i posti per la loro famiglia. Due dei loro nipoti si sarebbero diplomati quel giorno.
Dentro di loro sentivano di aver fatto un ottimo lavoro, di aver costruito qualcosa di solido che poi si era diffuso attraverso Brenda e Brandon ed era andato oltre, di generazione in generazione. Il loro matrimonio non aveva mai subito scossoni terribili od insormontabili e forse il segreto era proprio nelle loro radici, nel saper aggiustare le cose quando si rompevano, nel saper aspettare, nel saper digiunare.
Brandon e Kelly e la piccola Grace arrivarono poco dopo. Videro i Walsh seduti e fecero loro un cenno con la mano.
"Ciao mamma" disse Brandon baciando Cindy sulla guancia "papà..."
Jim ricambiò il saluto con affetto.
"Samuel?"
"È insieme ad Emma e agli altri, è così emozionato" sorrise Brandon.
"Mai quanto me" disse Kelly con un sorriso dolce, il suo stato di gravidanza si cominciava a vedere, era entrata nel quinto mese. Le sue forme si erano ammorbidite e anche la sua mente. Un piccolo miracolo. Un'altra bambina che avrebbe potuto tenere il loro cuore dentro il palmo di una mano.
Ci erano voluti oltre due mesi perché la terapia desse qualche risultato a Kelly, e oltre sei mesi perché lei fosse in grado di tornare a lavorare, la sua forma di disturbo non era scomparsa ma era sicuramente sotto controllo. Kelly aveva imparato a gestirla, sapeva cosa fare nei momenti di ansia, sapeva come prendere le misure di quello che le era accaduto e conosceva a memoria ogni effetto, ogni sintomo, ogni soluzione.
E poi un giorno le linee del test di gravidanza erano diventate positive, quello diede maggiore forza a Kelly. Era come se avesse un alleato per la sua battaglia e giorno dopo giorno le cose cominciarono ad andare meglio. Un figlio tardivo, Samuel sarebbe andato al college, Grace avrebbe cominciato le scuole medie, e questa bambina era un modo per ricominciare da capo, per provare a vedere la vita illuminata.
Non avrebbe riavuto la vita che aveva prima, ma ciò che era successo in qualche modo l'aveva resa una donna diversa, maggiormente consapevole, più attenta alle cose importanti, a mantenersi in equilibrio, a fuggire la dipendenza e ad amare la condivisione.
Grace si sedette vicino al nonno che la tenne stretta a se. Quella bambina era un vero gioiello, una luce di diamante nelle giornate di tutte le persone che incontrava, somigliava a sua madre, non vi erano dubbi. Le somigliava fisicamente, ma dentro era come se conservasse la parte migliore di tutti loro, di ognuno di loro.
Aveva la pazienza di Cindy, la forza di Brenda, l'intelligenza di Brandon, la sensibilità di Kelly, la saggezza di Dylan, e tanto altro.
"Come ti senti?" Le chiese Cindy riferendosi alla gravidanza.
"Felice" rispose Kelly.
"Samuel ha deciso in quale college andare?"
Kelly fece un cenno di assenso con la testa " ha deciso per la California University"
"Davvero?"
"è stata una sua decisione e io e Brandon non ci siamo opposti, era davvero una cosa che doveva scegliere lui, credo che molto abbia a che fare con Emma, con il fatto di essere nato e cresciuto qui, ma penso anche per me" Kelly abbassò gli occhi "sembra che non sia un problema neanche il fatto che io insegni lì".
Cindy le strinse la mano "io credo che lui ami Los Angeles, e la CU è un ottimo college, a volte non c'è bisogno di andare troppo lontano per trovare lo stesso sole che troveresti qui ogni mattina e poi a San Francisco fa freddo e Samuel non sopporta il freddo, come te"
Kelly sorrise, Cindy sapeva sempre come trovare le parole per metterla a suo agio, per limare quel senso di colpa che qualche volta la travolgeva, per le scelte sbagliate fatte, per le bugie dette, per non aver saputo prendere la decisione giusta. Neanche quando si scoprì che Samuel era figlio di Brandon, Cindy e Jim mostrarono a lei il benché minimo rancore ma l'avevano accolta sempre con gioia, a volte immeritata, ma con una estrema gioia. Kelly pensò che è così che avrebbe voluto diventare anche lei, una donna capace di gioia.
La bambina si mosse e Kelly poté sentirla distintamente. Prese la mano di Brandon. La strinse.
Il suo personale, piccolo miracolo era nel viso e nei volti della famiglia che lei aveva saputo costruirsi, una famiglia tutta sua.

Confini. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora