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t/n's pov

"dovremo dirlo agli altri che abbiamo già fatto pace o dici che per un po' è meglio fare finta di niente?" (io)
"be, bill probabilmente dirà che sono uno sculato e che mi perdoni troppo facilmente" (tom)
"si, anche giorgia" (io)
"quindi?" (tom)
"meglio aspettare a dirglielo" (io)
"non so se ce la farò ma ok" (tom)
"se, vedrai che ce la fai, dai" (io)
"ok, io vado" (tom)
"fumo e poi entro anch'io" (io)

mi diede un bacio veloce e poi andò via.
cazzo.
non posso crederci di averlo perdonato così facilmente.
non so se preoccuparmi.

appena finii di fumare rientrai.

"hey, allora? l'hai incontrato?" (gio)
"si" (io)
"e???" (gio)
"aveva appena finito di fumare quindi è tornato subito dentro" (io)
"non ti ha parlato?" (gio)
"ci ha provato ma io gli ho detto che non avevo voglia e quindi è andato via" (io)
"be, è stato carino, ti ha rispettata" (gio)
"lo so, mi ha sempre rispettata" (io)
"ti manca?" (gio)
"troppo" (io)
"be non puoi sempre perdonarlo troppo velocemente sennò penserà di poter fare quello che vuole perché tanto lo perdoni" (gio)

.....

"no, lui è diverso" (io)
"per fortuna" (gio)

la guardai male.

"dai scherzo" (gio)

be, effettivamente, se tutti facessero le stesse cose che fa lui, ci sarebbe un problema.

il telefono della reception suonò

"si pronto, come posso aiutarla?" (gio)

mi sa che erano loro, di nuovo.

"mh, ok mi faccia controllare" (gio)

giorgia allontanò il telefono dalla sua faccia

"sono loro, vuoi che gli dico che non sei disponibile?" (gio)
"huh, no non importa" (io)
"sicura?" (gio)
"siii" (io)
"ok ok, calmati. allora, t/n è quà, gliela mando subito" (gio)

chiuse il telefono.

"allora? di cosa hanno bisogno?" (io)
"devono parlarti" (gio)
"de che?" (io)
"a bo, vai e scoprilo" (gio)

sbuffai e poi andai da loro.
toc toc.
bill mi aprì.
erano tutti in salotto, compreso tom.
mi sorrise appena mi vide ma io non gli risposi, per non dare nell'occhio.

"allora? tutto ok?" (io)
"si è che sta sera forse andiamo ad una festa, e visto che non credo che tu voglia venire, e visto che sappiamo che tu dopo devi andare ad aiutare a pulire, volevamo sapere se avevi voglia sennò non ci andiamo" (bill)
"ma va figuratevi, andate pure che io più lavoro e più mi pagano" (io)

bill rise.

"va bene, grazie" (bill)

li salutai, tranne tom, e poi scesi.

alla sera

loro erano appena partiti e io andai nella loro stanza per pulire.
mentre mettevo apposto la cucina, qualcuno mi prese e mi girò.

"tom! cazzo, mi hai fatto prendere un colpo! ma non dovresti essere alla festa?" (io)
"e perdermi la possibilità di stare da solo con te? nah" (tom)

mi baciò

"e gli altri non hanno sospettato di niente?" (io)
"ma va, gli ho detto che non me la sentivo di andare ad una festa dopo quello che è successo" (tom)
"sbaglio o ogni volta che andiamo a qualche discoteca succede qualcosa?" (io)
"cazzo, è vero" (tom)

che bello che era.
iniziammo a guardarci in silenzio per un po'.

"che c'è?" (tom)
"sei bellissimo" (io)
"lo so" (tom)
"secondo me ti ho perdonato troppo presto" (io)

scoppiammo a ridere.

"non è che adesso pensi di poter fare tutto quello che vuoi perché tanto io ti ho sempre perdonato troppo facilmente?" (io)
"ma va, ma poi lo faresti anche se uccidessi qualcuno, sono troppo irresistibile per non essere perdonato" (tom)

è vero.

qualcuno bussò.

"oh cazzo" (io)

tom fece per andare alla porta ma io lo bloccai

"se pazzo??" (io)
"cosa?" (tom)
"tu dovresti essere alla festa!!" (io)
"no, hanno visto che non sono andato via con gli altri" (tom)
"dici?" (io)
"si" (tom)
"e adesso?" (io)
"tu vai su, io vado ad aprire" (tom)

corsi su cercando di non fare casino e poi tom andò alla porta

tom's pov

aprii e c'era giorgia.

"ciao tom" (giorgia)
"ciao" (io)
"lo so che non è un buon momento ma non riesco a trovarla e non risponde ai miei messaggi, sai dov'è?" (giorgia)
"chi?" (io)

sapevo che parlava di t/n

"t/n" (giorgia)

infatti

"....no, non lo so" (io)
"cazzo, magari provo a chiamarla" (giorgia)

la ragazza tirò fuori il telefono.
cazzo, e adesso??

"hai provato a controllare nella sua stanza?" (io)
"no, c'è, ho bussato perché non trovo più la chiave, ma nessuno mi ha aperto" (giorgia)
"magari dorme, non ti consiglierei di svegliarla, sai che lei lo odia" (io)
"è vero. è carino da parte tua preoccuparti per lei" (giorgia)
"io mi preoccupo sempre, io la amo" (io)
"dovresti provare a farti perdonare, gli manchi tantissimo. troppo" (giorgia)
".....gli parlerò" (io)

la ragazza mi sorrise

"vabbe, io vado, se la vedi da qualche parte dimmelo" (giorgia)
"va bene" (io)

la salutai e poi chiusi la porta.
aspettai un po', per assicurarmi che si fosse allontanata.

t/n's pov

sentii la porta chiudersi.

"è andata?" (io)

tom mi fece "si" con la testa.
scesi.

"fiuu, scampata per poco" (io)
"si, e adesso abbiamo anche confermato che non puoi vivere senza di me" (tom)
"ha ha ha, molto simpatico. comunque si, se proprio vuoi saperlo" (io)

lui mi sorrise e iniziò a giocare con il suo piercing muovendolo con la lingua.
CAZZO QUANT'È BELLO!!!!

"allora? cosa vuoi fare?" (io)
"be non possiamo uscire, non possiamo scopare, quindi non saprei" (tom)
"già, e forse mi dispiace di più per la seconda cosa" (io)

lui rise

"non so se riuscirò ad aspettare ancora per dirlo agli altri" (io)
"non dobbiamo farlo" (tom)
"be, magari domani" (io)

gli diedi un bacio veloce e poi andai a finire di pulire.
le stanze non erano troppo sporche quindi non ci misi molto.
il resto del tempo rimasi a coccolarmi con tom e poi, prima dell'arrivo degli altri, io andai via.
andai subito in camera mia ma appena mi tolsi la divisa e mi misi qualcosa si comodo, qualcuno bussò.

"giorgia?" (io)
"t/n! finalmente!" (gio)
"che c'è?" (io)
"stavi dormendo?" (gio)
"si, sono esausta. loro sono ad una festa quindi ne ho approfittato per dormire" (io)
"fatto bene, ah comunque se vedi dei messaggi dove ti minaccio di morte, non dargli importanza" (gio)

scoppiai a ridere

"scusa se non ti ho risposto" (io)
"no, tranquilla. comunque per fortuna che non sei andata da loro a pulire" (gio)
"perché?" (io)
"perché tom non è andato alla festa" (gio)
"a no? allora ho fatto veramente bene a dormire" (io)
"già, be tra un po' mi sa che tornano, se vuoi ti do una mano a pulire" (gio)
"va bene, se proprio vuoi" (io)

alla festa era un casino.
ci impiegammo quasi 2 ore per pulire, ed eravamo in 2, pensa se fossi stata da sola.
quando finimmo tornammo all'hotel e io andai subito a dormire, questa volta veramente.

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scusate se in questo capitolo non c'è niente di che ma non potevo aggiungere altri drammi e non sapevo cos'altro scrivere.
comunque aggiornerò il prima possibile.
portate pazienza.
🫶🫶🫶🫶

sei il mio business// tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora