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t/n's pov

"dai tom muoviti che sennò facciamo tardi" (io)
"devo vestirmi elegante?" (tom)
"ma va, mica stiamo andando al ristorante. più naturale sei meglio è" (io)
"sicura? e se sbaglio qualcosa e faccio una figura di merda?" (tom)
"tom, calmati. mostrati gentile e disponibile e vedrai che puoi stare tranquillo" (io)
"huh, va bene" (tom)
"sei pronto?" (io)
"si, andiamo" (tom)

durante il tragitto tom picchiattava il piede per terra facendo si che la gamba si muovesse su e giù in continuazione.
io provai più volte a tranquillizzarlo ma più ci avvicinavamo più diventava faticoso calmarlo.

"siamo arrivati?" (tom)
"no" (io)
"quanto manca?" (tom)
"10 minuti" (io)
"cosa devo dirgli appena arrivo la?" (tom)
"li saluti" (io)
"e basta?" (tom)
"abbracci mia madre e stringi la mano a mio padre" (io)
"ok ok" (tom)
"calmati, andrà bene, tranquillo" (io)
"e se tuo padre mi fa uno di quei discorsi dove mi minaccia?" (tom)
"a quello è sicuro" (io)
"cazzo" (tom)
"ma tranquillo, mio padre lo fa solo per quello che è successo con il mio ex, per spaventarti" (io)
"ah" (tom)
"dai tom, seriamente, rilassati" (io)
"quanto manca?" (tom)

la macchina si fermò.
io scesi ma tom era ancora dentro con la mano sulla maniglia.

"tom" (io)

si girò

"respira" (io)

fece un gran respiro poi scese.
l'autista se ne andò e andammo verso la porta.
bussai.

"come sto?" (tom)
"sei perfetto" (io)

mi sorrise.

"ricordati di toglierti le scarpe prima di entrare" (io)

mia mamma ci aprì.
mi abbracciò subito e poi non perse tempo ad abbracciare anche tom.

"sono così felice di vedervi, entrate dai" (mamma)

entrammo, ci tigliemmo le scarpe e ci dirigemmo in cucina dove mio padre stava stappando una bottiglia di vino.
appena ci vide mise giù tutto ed arrivò da noi.
mi abbracciò poi strinse la mano a tom.

"che bello vedervi, sedetevi" (papà)
"tom, a te piace la carbonara?" (mamma)
"si certo" (tom)

ci sedemmo e mio padre versò un po' di vino a tutti.

"t/n, vieni a darmi una mano!" (mamma)
"arrivo!" (io)

feci l'occhiolino a tom e poi andai in cucina da mia mamma.

tom's pov

cazzo, perché se ne era andata??!!
addesso eravamo solo io e suo padre.

"allora, tom, cosa fai di lavoro?" (padre-t/n)
"il musicista" (io)
"suoni?" (padre-t/n)
"si, la chitarra elettrica. faccio parte di una band" (io)
"in quanti siete?" (padre-t/n)
"4" (io)

ci fu un po' di silenzio

"ti piace veramente lei?" (padre-t/n)
"si, certo" (io)
"sicuro?" (padre-t/n)
"si" (io)

un sorriso spontaneo mi apparve sul volto.
lui stava per dire qualcosa ma finalmente t/n e sua mamma arrivarono con i piatti.

"eccoci!" (madre-t/n)

t/n's pov

ci sedemmo.

"tutto ok?" (io)
"si si" (tom)

mi sembrava un po' strano ma non ci diedi troppa importanza.
iniziammo a mangiare.

"allora tom, fai il musicista giusto?" (mamma)
"si, suono la chitarra" (tom)
"si ed è davvero bravo" (io)
"a si?" (mamma)

sei il mio business// tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora