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2 settimane dopo

t/n's pov

finalmente l'avrei rivisto.
non vedevo l'ora.
la nostra distanza sarebbe dovuta durare solo una settimana ma io dovetti allungare i tempi e lui era anche pieno di concerti e quindi ci saremmo visti pochissimo.

"pronta?" (gio)
"si, tu?" (io)
"si, sono un po' in ansia" (gio)
"già, anch'io" (io)

anche giorgia aveva lavorato di più come me, sempre per il mio stesso motivo.
salimmo in macchina e viaggiammo per 30 minuti.
l'hotel era lontano, ci avremmo dovuto mettere di più ma l'autista sapeva delle scorciatoie.
finalmente arrivammo e devo dire che non era male ma niente in confronto al mio hotel.
entrammo.

"scusate, posso aiutarvi?" (x)

era una bella ragazza, sorridente e gentile.

"si, cerchiamo i tokio hotel" (io)
"siet- aspetta! tu sei la ragazza ti tom??!!" (x)
"si, sono io" (io)
"o mio dio, dal vivo sei ancora più bella. scusa se non ti ho riconosciuta subito, vi faccio portare subito nella loro stanza" (x)
"grazie mille" (io)
"tu sei?" (x)
"io? sono la fidanzata di georg" (gio)
"siete una più bella dell'altra. scarlet! vieni qua!" (x)

un'altra ragazza arrivò.
per niente come l'altra, non sorrideva, sembrava una totale stronza e masticava il chewing-gum a bocca aperta.
na mucca.

"cosa vuoi?" (scarlet)
"dovresti portare queste due belle ragazze dai tokio hotel" (x)
"perché? le fan non posso andare nelle stanze delle celebrità" (scarlet)
"non sono fan, stupida. sono le fidanzate di tom e georg." (x)
"....." (scarlet)

spalancò gli occhi ed iniziò a squadrarci.

"le porti tu o lo devo riferire al capo?" (x)
"va bene, va bene. seguitemi" (scarlet)

salutammo l'altra ragazza e seguimmo scarlet.

"eccoci, tenete le chiavi" (scarlet)

mi porse le chiavi ma le fece cadere prima che io riuscissi a prenderle.

"ops" (scarlet)

mi guardava con occhi di sfida.
si piegò per raccogliere le chiavi ma io le calciai.

"ops" (io)

mi lanciò un'occhiataccia poi riprese le chiavi e aprì la porta.
entrammo.
nel salotto c'era georg, bill e gustav.
giorgia corse ad abbracciare georg.
io cercavo tom ma non lo trovavo.
abbracciai bill.

"tom?" (io)
"è fuori a fumare" (bill)
"vado" (io)
"aspetta" (bill)

mi sistemò un po' i capelli e i vestiti.

"perfetta" (bill)

gli sorrisi e corsi alla reception per chiedere dove si va fuori a fumare e appena me lo dissero mi diressi subito la.
uscii e mi girai intorno.
tom era un po' più lontano, non di troppo, vicino al cancello, era girato di schiena mentre fumava e calciava dei sassi.
che bello che era.
mi fermai ed incrociai le braccia.

tom's pov

"be, alla fine sei finalmente riuscito a girarti una sigaretta" (t/n)

il mio cuore si bloccò e anche il mio corpo.
era lei? si, era lei!
girai lentamente la testa e la vidi.
finalmente.
un sorriso mi apparve spontaneo sul volto.
che bella che era.

"si, ma mai come lo fai tu" (io)

lanciai la sigaretta per terra, l'avevo appena accesa ma non me ne fregava un cazzo.
lei era l'unica cosa importante.

sei il mio business// tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora