L'accordo

110 2 4
                                    

Tony mi accompagna verso l'auto come se fossi una vivace bambina di 5 anni che può scappare da un momento all'altro. Mi accomodo sul sedile accanto a quello del guidatore e rivolgo il viso verso il finestrino non capendo se sia il paesaggio a correre troppo veloce attorno a noi oppure se la mia testa stia ancora giocando brutti scherzi, mi sento come se fossi su una ruota panoramica sospesa in aria da troppo tempo. Inaspettatamente sento una mano spaziarsi tra i miei capelli sudati che cadono sulla fronte <<Sei bollente, lo sapevo che c'era qualcosa che non andava>> dice Tony con il tono di una mamma preoccupata lasciando però gli occhi incatenati alla strada. Mi giro a guardarlo, sembra appena uscito dal suo laboratorio, ha i capelli scompigliati e indossa una semplice canotta nera che lascia il ruolo di protagonista al reattore incastonato nel suo petto.

Entrati a casa, Tony mi costringe a mettermi a letto per riposarmi e appena la mia testa sprofonda nella morbidezza del cuscino, cado in un sonno profondo simile a quello della Bella Addormentata.

Vengo svegliata da un profumo particolare che inonda le mie narici e appena i miei occhi mettono a fuoco, dopo averli strofinati con le mani, noto una figura in piedi che stringe un vassoio di legno di betulla. <<Tony?>> dico con tono interrogativo e assonnato <<Buongiorno mia cara T/n, visto che sei stata male e avevo un po' di tempo libero, ho pensato di farti del brodo per aiutare il tuo sistema immunitario>> Le mie labbra si muovono da sole e si levano verso l'alto. Prendo la scodella con il brodo e mi siedo sul letto per gustarlo. Prima di portare il cucchiaio alla bocca ci soffio un pochino sopra e dopo questo rito, il mio palato non può far altro che apprezzare ciò che gli sto donando. Tony mi guarda incantato, con la bocca leggermente aperta e con gli occhi che percorrono ininterrottamente tutte le strade del mio viso. << Non sai quanto mi hai reso felice così, questo brodo per me sa di casa>> mi interrompo un attimo per dare accesso ad un'altra cucchiaiata e poi riprendo a parlare << Mi ricorda molto quello di mia nonna, così pieno di vita, di passione, e ad ogni cucchiaiata, faccio un passo indietro verso la mia infanzia>>. Tony si limita a sorridermi e a continuare a guardarmi mangiare, poi, si avvicina e mi dà una carezza sulla fronte << Stai decisamente meglio, passerei con te tutta la giornata ma purtroppo il lavoro mi chiama>>. Lo saluto con una mano e lo ringrazio nuovamente.

La mattina seguente mi sento in forze, nuovamente pronta per riprendere a lavorare. Mentre sono concentrata a riorganizzare dei file sul computer, spunta silenziosamente Tony sull'uscio della porta. <<Tony hai bisogno di aiuto?>>  <<Aggiungi alla tua agenda che questa sera siamo stati invitati ad una festa da parte di Hammer>> Appena sento il suo nome mi si storce il naso <<Tony sai bene che quell'uomo non mi piace>> <<Lo so benissimo, soprattutto dopo che gli hai rovesciato dello champagne addosso e lo hai minacciato con una forchetta, ma questa sera, dobbiamo giungere ad un accordo e voglio che vada tutto per il meglio>> <<Tony credo che non sia la scelta migliore>>  <<T/n questo accordo significa tanto per la Stark Industries>> << Tony per favore cred->> neanche il tempo di finire la frase che mi interrompe <<Le tue accuse sono infondate, andiamo, che ne sai se quel sorrisetto non fosse un tic nervoso, ad alcune persone succede>> mentre prosegue il suo discorso io continuo a richiamarlo <<Su pensa che io quando sono nervoso inizio a giocare con le dita e non sono mica un bambino con la sindrome di Down>> <<Tonyy>> continuo a dire in modo cantilenante ma sembra non fermarsi << Oppure pensa un po', da piccolo quando avevo paura di qualcosa->>. Questa volta non gli lascio finire la frase che alzo la voce affinché possa sentirmi e riemergere dal suo monologo <<Va bene Tony, va bene, ci andremo>>. Detto questo, mi fa un cenno con la mano e si rintana nuovamente nel suo laboratorio come una marmotta.

Nel frattempo, mi stacco dal computer e inizio ad organizzarmi per arrivare puntuale alla festa di Hammer.

what if...||Tony Stark Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora