Entriamo a casa così lentamente che in confronto un bradipo potrebbe vincere una gara di corsa contro di noi; Tony è ancora mezzo assonnato e si strofina gli occhi con il dorso della mani. <<Forza, appena avrò medicato questa ferita potrai dormire anche per una giornata intera>> sorride senza mostrare i denti e si siede sulla prima poltroncina che trova. Mi allontano per qualche secondo alla ricerca di un kit medico e appena lo raggiungo nuovamente lo ritrovo con la testa appoggiata sulla mano chiusa in un pugno <<Sbrighiamoci che non ho mai desiderato così tanto il mio soffice letto>> annuisco e mi siedo accanto a lui imbevendo dell'ovatta con dell'acqua ossigenata. Mi avvicino lentamente al suo volto e sento il suo calmo respiro mescolarsi con il mio mentre mi solletica docilmente la gote. <<Dimmi se ti faccio male>> posiziono delicatamente il batuffolo impregnato di perossido di idrogeno sulla sua ferita e appena le due superfici entrano in contatto lo sento mugugnare dal dolore. Il suo sguardo resta per tutto il tempo fisso su di me mentre le mie iridi imbarazzate guardano in modo fisso il punto su cui sto lavorando cercando di ignorare, senza risultati, i suoi occhi sul mio volto. Pulisco dalla fronte il sangue ormai secco e dopo essermi assicurata che fosse tutto disinfettato ripongo sulla ferita un ampio cerotto <<Ecco, così va meglio>>. Mi allontano leggermente dal suo volto e finisco per incontrare quelle iridi che sembravano ammaliate dal mio viso. <<Credo sia giunto il momento di riposarsi, sembri davvero molto stanco, domani mattina al risveglio ti farò trovare una tazza calda di cioccolata>> <<Vedo che mi conosci molto bene mia cara T/c>> <<Adesso ti piace chiamarmi col cognome, Stark?>> chiedo sarcasticamente. Si alza dalla sua comoda postazione per dirigersi verso la sua stanza, e mentre si toglie la cravatta e si sbottona i primi bottoni della camicia, mormora qualcosa <<Se fossi stato più attivo non ti avrei lasciato vincere così facilmente questa conversazione>> e poi scompare tra le mura di casa sua.
Svegliarmi ad un orario abbordabile non è stato affatto semplice, la mia stanchezza mi incatenava al letto, ma alla fine la mia voglia di fare ha avuto la meglio. Dopo un po' di tempo preparo una cioccolata calda a Tony come promesso, ma quando entro nella sua camera, stranamente non si trovava lì. Per esclusione vado nel suo laboratorio dove lo trovo rintanato come un topo operaio <<Tony, non dovevi riposarti?>> <<Buongiorno anche a te, non vedi? Sono raggiante quanto un raggio di sole>>. Mi addentro con piedi di piombo guidata dalla curiosità <<A cosa stai lavorando?>> chiedo mentre gli porgo la tazza di cioccolata calda. <<Grazie mille per questa>> risponde mentre mi ruba la tazza dalle mani senza far cadere nulla. <<Sto aggiungendo degli interessanti aggiornamenti per la mia armatura, ti lasceranno a bocca aperta>>. Provo ad immaginare qualcosa alla Tony Stark che ha in mente di aggiungere pur consapevole che si tratta di un uomo capace di stupire un'intera popolazione. <<Se ti va puoi restare qui mentre lavoro>> chiede senza distogliere lo sguardo da ciò su cui sta riponendo tanto impegno <<Resterei volentieri, ma credo che dopo ieri questa mattina avrò proprio molto su cui lavorare>> dico imbronciandomi scherzosamente <<Saranno i soliti giornalisti sanguisughe che vogliono lanciare qualche scoop per ricevere una paga migliore, lascia perdere puoi prenderti un giorno di riposo>> <<Lo sai quanti rischi può portare prendermi un giorno di riposo proprio adesso? Lo faccio per te Tony, non perchè sei il mio capo>> dopo l'ultima frase gli si accende una lampadina <<Giusto, ben detto, sono il tuo capo, quindi ti ordino di restare qui e di concentrarti dopo sulle cose noiose>> <<Tony...>> <<Non vorrai disobbedire al tuo capo, T/c>> dice con un tono saccente <<Ha vinto lei Stark, ma sappia che questo è giocare sporco>>
Passo la maggior parte del tempo in laboratorio a fissare il magnifico Tony Stark in canottiera mentre si impegna per portare a termine la sua opera sbalorditiva: i capelli e la canotta erano intrisi di sudore, il suo sguardo concentrato sembrava quasi avercela con il mondo intero e potevo vedere bene i muscoli delle sue braccia lavorare intensamente nell'assemblaggio di varie piccole parti, bisogna ammettere che in quel momento era molto attraente.<<Tony credo che debba andare a dare un'occhiata al lavoro di sopra>> <<Non riesci proprio a non fare niente, vero?>> mi scappa una lieve risatina e mi dirigo verso la montagna di lavoro che mi aspetta. I giornalisti, o meglio, tutta l'America freme per il rilascio di una testimonianza di Tony il quale accetta con riluttanza dopo che ho provato a convincerlo per un'ora intera.
<<Non mi aspettavo così tanta gente, è più del solito>> esclamo sbalordita con un po' di preoccupazione. <<Cosa ti aspettavi? Un ritrovo di quattro bambole che prendevano un tè?>>
<<Ho capito che questa mattina siamo di cattivo umore, va bene, mi allontano>> dico alzando le braccia in aria come se un poliziotto mi stesse puntando una pistola alle tempie. Appena cerco di andarmene, Tony mi trattiene per un braccio <<Ti prego resta qua, ho bisogno della mia ancora di salvezza>>
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what if...||Tony Stark
Romancewhat if... Pepper ha deciso di licenziarsi dopo l'incidente di Tony, la sua quiete ordinaria aveva dato spazio ad un caos continuo, quindi, non riuscendo più a gestire il suo incarico di segretaria e a sopportare la paura costante di poter morire, h...