Meriti tutti i colori del mondo

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Dorian: 8 anniIsobel: 6 anni

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Dorian: 8 anni
Isobel: 6 anni

Tracciai delicatamente delle righe su un foglio bianco, mentre impugnavo saldamente una matita appuntita tra le mie piccole dita

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Tracciai delicatamente delle righe su un foglio bianco, mentre impugnavo saldamente una matita appuntita tra le mie piccole dita.

Disegnare mi aiutava sempre a rilassarmi, soprattutto mi piaceva ricreare delle rose nere. Avrei voluto tanto riceverne una vera un giorno, magari dal mio principe azzurro.

Spostai lo sguardo verso quel bambino dai ricci biondi che si trovava disteso sul letto accanto a me, anche lui immerso nella sua creatività.

Dorian e io, spesso, passavamo molto tempo a disegnare insieme, avvolti nel silenzio. Tuttavia non trovavo affatto noiosi questi momenti, anzi, non mi dispiacevano per niente.

Mi sporsi ancora un pò verso di lui per vedere cosa stesse disegnando e mi sfuggii un sorriso malinconico quando lo vidi: il corpo di un bambino che al posto della testa aveva un'enorme nube grigia. Il tutto totalmente in bianco e nero.

Dorian non era un bambino come tutti gli altri, di questo ne ero consapevole anche io, ma a differenza degli altri bambini non mi soffermai sulle apparenze. C'era un mondo dentro di lui, e se gli altri preferivano ignorarlo, allora ero più che felice di tenerlo tutto per me.

All'improvviso mi venne un'idea, quindi afferrai delle matite colorate: una rosa, una verde e una gialla. Iniziai così ad aggiungere dei fiori colorati sul suo disegno, in particolare su quella nuvola grigia che aveva proprio un'aria triste.

«Cosa stai facendo?» mi domandò confuso e anche un pò infastidito, puntando i suoi grandi occhi neri ni miei.

«Aggiungo dei colori al tuo disegno, tranne il rosso perché so che lo odi» risposi con un'alzata di spalle innocente.

«Anche il tuo disegno è in bianco e nero, Isobel, perché al mio hai aggiunto i colori?» osservò, sostituendo il fastidio con la curiosità.

«Perché anche quando dentro di me ci sarà solo nero o grigio, avrò sempre un pò di colore da donare a te, Dorian. Tu meriti tutti i colori del mondo, e io sarò sempre qui a darteli, quando ne avrai bisogno».

La sua bocca si distese in un sorriso spontaneo nell'udire la mia risposta, e mi ritrovai presto contagiata da lui.

Una cosa che mi piaceva ancora di più del disegno, era riuscire a farlo sorridere, perché mi si scaldava il cuore ogni volta che lo faceva.

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