Capitolo 8

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Il viaggio in macchina con Cody non fu affatto imbarazzante come immaginavo, parlammo molto di noi stessi, di cosa ci piacesse o meno, delle nostre famiglie, degli obiettivi per il futuro

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Il viaggio in macchina con Cody non fu affatto imbarazzante come immaginavo, parlammo molto di noi stessi, di cosa ci piacesse o meno, delle nostre famiglie, degli obiettivi per il futuro. Si stava di nuovo rinconfermando il mio pensiero su di lui, ovvero che fosse un ragazzo gentile, dolce e sapeva ascoltare con interesse tutto ciò che gli raccontavo. Scoprii anche che Cody sapesse essere molto divertente, risi fino alle lacrime quando mi raccontò dei casini che combinava a scuola da bambino.

Sarei rimasta a parlare in auto con lui per ore, tuttavia una ventina di minuti dopo arrivammo alla festa e quel nodo allo stomaco, che sembrava essere sparito, tornò a farsi sentire.

Come un vero gentiluomo, Cody fece il giro dell'auto e venne ad aprirmi lo sportello, e con tanto di inchino mi offrì la mano per uscire. Risi insieme a lui per il suo gesto d'altri tempi e accettai volentieri il suo aiuto.

Mi strinsi nelle mie stesse braccia quando il mio corpo coperto solo dal tubino nero venne a contatto con le basse temperature della sera. Nonostante fosse settembre e durante il giorno facesse ancora molto caldo, l'umidità della notte si faceva sentire.

«tutto bene? Senti freddo?» mi chiese gentilmente Cody.

«Un pò, ma non preoccuparti, mi riscalderò una volta entrati» risposi accennando un sorriso, e iniziai ad incamminarmi verso l'entrata.

«Aspetta», senza preavviso mi afferrò il polso e mi riportò delicatamente di fronte a lui, per poi prendere le mie mani nelle sue, nel tentativo di infondermi calore.

Arrossii all'istante, eravamo decisamente vicini e il suo sguardo penetrante fisso nel mio non aiutava affatto il mio povero cuore. Ebbi la percezione di iniziare a tremare, ma sta volta non ero sicura che fosse per colpa del freddo.

«Va meglio?» domandò, senza accennare ad allontanarsi.

«Si, grazie» dissi imbarazzata, ormai iniziavo a sentire persino caldo con lui così vicino a me.

Tuttavia, quel magico momento venne spezzato quando, una terza persona mi passò vicino e mi diede appositamente una spallata per farmi barcollare all'indietro. E chi poteva essere stata se non Susan? Iniziavo a pensare che quella ragazza non mi avrebbe reso tanto facile la conoscenza con Cody, ma ero abituata da tutta la vita ad affrontare persone come lei, quindi non me ne curai per il momento. Volevo solo godermi una serata normale con il ragazzo che mi piaceva.

Do you remember Dorian? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora