Capitolo 4

306 9 1
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Quel giorno mi svegliai con un terribile mal di collo, forse perché avevo dormito male, oppure per il fatto che avevo passato gli ultimi giorni china sui libri

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Quel giorno mi svegliai con un terribile mal di collo, forse perché avevo dormito male, oppure per il fatto che avevo passato gli ultimi giorni china sui libri. La difficoltà dell'ultimo anno si fece sentire fin da subito, infatti i professori non si fecero problemi a riempirci di verifiche e compiti, nonostante la scuola fosse iniziata relativamente da poco.

Tuttavia mi sentivo anche più tranquilla per il fatto di non aver incrociato molto Dorian questa settimana. Non so per quale ragione avesse deciso di ignorarmi, a parte qualche occhiata che mi lanciava per i corridoi.

Tra l'altro notai che spariva spesso con suo padre per andare chissà dove, ma non mi preoccupai mai di fare domande a riguardo.

Mi preoccupai, invece, quando me lo ritrovai alla Detroit High School. Speravo di avere un pò di pace almeno lì, visto che dovevo sopportarlo anche in casa, ma scoprii che il presiede e Colin strinsero un accordo per fargli recuperare l'ultimo anno e ottenere il diploma.

Eppure, anche se non lo avevo avuto più con il fiato sul collo, era come se fosse presente in ogni momento. Questo perché tutti non facevano che ripetere quanto fosse sexy il nuovo arrivato. Le ragazze della mia scuola erano letteralmente impazzite per lui, tra cui la mia migliore amica, e lei di solito disprezzava ogni essere vivente, a parte me e Javier.

Il sabato di solito era uno dei miei giorni preferiti della settimana perché potevo dormire fino a tardi e passare la giornata a vedere serie tv in pigiama, oppure a leggere un buon libro, ma non da quando avevo iniziato a lavorare nella biblioteca polverosa infondo alla strada .

Mi alzai a fatica dal mio amato letto, concedendomi ancora qualche minuto per sbadigliare e stirare i muscoli intorpiditi. Vagai poi per la mia stanza e, proprio quando stavo per dirigermi verso il bagno, notai dei fogli sparsi sulla mia scrivania, che prima non c'erano. Aggrottai la fronte confusa e mi avvicinai per rigirarmeli tra le mani e capire cosa fossero.

Avete presentato l'Urlo di Munch? Ecco, la mia faccia era la sua rappresentazione perfetta in quel momento.

Decine di fogli bianchi su cui erano incisi dei ritratti del mio volto a matita, e tra quelle linee mi fu impossibile non riconoscere il responsabile di quei disegni: Dorian, doveva essere stato per forza lui.

Do you remember Dorian? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora