Cap. 2

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Neteyam pov.

Mi sveglio tutto intontito con un forte mal di testa e sentendo un profumino molto buono, mi giro pensando di trovare mia madre che cucina con il suo solito sguardo severo ma dolce, e invece e un umana io cerco di alzarmi ma il male me lo impedisce.

Poi sento qualcosa di morbido che mi tocca la gamba, abbasso lo sguardo e vedo una coda, guardo bene e noto che appartiene a lei, io la prendo in mano per vedere se e vera, e questa si sposta dalla mia mano e si attorciglia al mio braccio, mi giro di nuovo verso di lei che nel mentre si era voltata a guardarmi sembrava felice di vedermi, ora che la guardo meglio sembra una Na'vi, il viso gli occhi le orecchie la treccia la coda perfino i denti in bocca, se non fosse per la pelle e per il colore dei capelli la confonderei per una mia simile

-non dovresti alzato sei ancora debole-

io la guardo perplesso, e cerco di sistemarmi

-come ci sono arrivato qui?-

-Ti ho portata io, ti ho trovato sul fondo del mare, non respiravi. Sembravi morto-

Io faccio sì con la testa e finalmente mi appoggio alla roccia con la schiena in effetti mi sento parecchio debole, faccio fatica a muovere braccia e gambe, o qualsiasi altro muscoli, effettivamente anche quel poco che ho detto mi fatto male alla gola

-posso saprei il tuo nome, io sono Abigail-

mentre me lo dice mi sorride, e lo devo dire a un bellissimo sorriso

-Neteyam, mi chiamo Neteyam Sully-

lei mi guarda bene negli occhi, mi viene di nuovo da pensare che ha degli occhi bellissimi, poi dal nulla sposta la sua mano dalla mia fronte ai miei capelli e infine mi tocca la mia treccia dalla prima fino alla punta e sfiorando i miei filamenti, appena lo fa un brividi mi passa per tutta la schiena.

Poi come se non fosse successo nulla si alza e esce non so per andare dove, io rimango un po perplesso per la sua azione, non sembra un comportamento da umano, e neanche quello di una Na'vi, perché nessuno di noi toccherebbe così la treccia di un altro, a parte se i due sono una coppia ma noi non lo siamo, mentre sono immerso nei miei pensieri, la sento tornare con delle bacche che sembrano commestibili e un pesce bello grande che mette subito sul fuoco

-allora Neteyam, e meglio se metti qualcosa sotto ai denti, che ne dici-

a perfettamente ragione, ho una fame e come se non mangiassi da anni cerco di prendere qualcosa ma non riesco a tenere niente in mano, ci riprovo ma ottengo lo stesso risultato, tutto sotto il suo sguardo, e strano ho la paura di fargli una cattiva impressione ma non capisco il perché, lei intanto mi guarda mi si avvicina e mi aiuta a mangiare, appena finito di mangiare mi da una mano a rimettermi coricato, in una specie di letto fatto di foglie non e molto comodo ma neanche così scomodo

-ora riposa ci penso io qui-

e così faccio, io mi addormentai con lei che cantava una ninna nanna che non riconosco.

La mattina dopo mi sveglio con i raggi del sole che mi colpivano gli occhi, cerco di alzai ma e un dolore atroce, ci riprovo e con molta difficoltà ci riesco mettermi in piedo, mi appoggio alla parete di roccia e cerco in tornò qualcosa per aiutarmi a rimanere in piedi ed a camminare, vedo un bastone abbastanza lungo e robusto da farmi da supporto ed esco da quella grotta, quello che vedo mi fa mancare il fiato, c'è quella ragazza con un altro vestito ho almeno credo che sia un altro vestito quando mi a salvato ieri non avevo guardato che cosa indossasse

con quei vestiti si vede meglio la sua fisionomia che sembra molto quella umana, ma le da anche un aspetto da Na'vi, se non ricordo male dovrebbe chiamarsi Abigail, e noto solo ora che sta pescando con l'arco, proprio come facevamo io e mio padre quando ero piccolo, chissà come stanno loro mi mancano

il principe bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora