Cap 1

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Abigail pov.

Salve vi starete chiedendo chi sono io, beh sono Abigail ho 19 anni e vivo su Pandora più precisamente nei laboratori Futur, sono un'umana, almeno per metà umana per l'altra metà ho DNA di Na'vi sono stata creata in laboratorio insieme a mio fratello e alla sua ragazza, loro hanno un legame da quando ho memoria in teoria anche io avrei dovuto avere un compagno ma non è sopravvissuto fuori dall'incubatrice.

Nessuno sa della nostra esistenza né gli abitanti sulla Terra, ancora di più gli abitanti di Pandora, io e mio fratello abbiamo ricordi di un lontano passato su una terra piena di vita e di creature che abbiamo scoperto che non esistono più, noi non capiamo il perché di questi ricorsi ma gli studiosi dicono che siamo solo influenzati dall'energia di questo pianeta, parallelamente a noi sono stati creati degli Ikran cavalcabili solamente da noi sono più piccoli di quelli che vivono in natura il mio e molto particolare

Nessuno sa della nostra esistenza né gli abitanti sulla Terra, ancora di più gli abitanti di Pandora, io e mio fratello abbiamo ricordi di un lontano passato su una terra piena di vita e di creature che abbiamo scoperto che non esistono più, noi n...

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e sui toni del bianco, giallo, arancione e nero sembra una farfalla una di quelle che si vedono nei libri, e si chiama Kanak, ora ci stiamo allenando in volo sempre sotto stretta sorveglianza

-Abigail guarda ci sono altri ikran in volo-

Mio fratello Zeno mi toglie dai miei pensieri, mi giro verso di lui e lo vedo sul suo ikran

E nero, blu con qualche chiazza di bianco,e il suo nome e Thor come il Dio del fulmine della mitologia nordica, e vicino a lui c'è la sua compagna Minerva sul suo ikran

nero e tigrato blu e la sua si chiama Ursula, l'ikran di mio fratello e quello di Minerva sono sulle stesse tonalità.

adesso mio fratello ci stava spiegato le posizioni di alcune virate che vuole fare, ma io non li sto neanche più seguendo scendo un po di quota sopra la superficie dell'acqua, mi sporgono e tocco la superficie con la mano e una sensazione bellissima, ma la sensazione di serenità non dura molto di fatti vedo l'elicottero che ci segue e sta venendo nella mia direzione con i mitra puntati contro di me, io allora decido di tornare da mio fratello che nel mentre aveva appena finito di parlare ti quella assurda tecnica, non si era neanche accorto che me ne ero andata, poi senti un suono così leggero che pensavo di averlo immaginato, sembra un battito cardiaco ma era troppo flebile per capirlo,

-fratellone lo senti pure tu, un battito cardiaco?-

Lui mi guardò e muove le orecchie per sentire qualcosa, ci rimane qualche secondo poi

-no io non sento, tu piccola senti qualcosa?-

Io mi volto verso Minerva che sta fa di no, e continua a guardare l'elicottero che si sta avvicinando a noi, forse me lo saro immaginato ma sembrava così flebile e distante, a malincuore ci allontaniamo e con la scorta che non ci molla un secondo torniamo alla base, in realtà e quello che volevamo fare, intorno a noi si sono aggiunti altri due aerei alla flotta già esistente, mio fratello mi guarda preoccupato, conosciamo troppo bene questa formazione è quella di difesa, non succede nulla fino a che gli stessi ikran selvatici che aveva visto mio fratello non ci attaccarono, era molto strano quel attacco sembrava che stessero cercando qualcosa o meglio qualcuno.

L'attacco è stato fulmineo dall'alto, io e Kanak non siamo riusciti a schivare e ci hanno travolti spinti verso il basso, in tanto c'erano i soldati che sparavano, e altri che cercavano di recuperare Zeno e Minerva, quando ci sono accorti che mancavo si sono ritirati, con mio fratello che gridava il mio nome. Io nel mentre cercavo di controllare Kanak ma era come se il legame non funzionasse, in più il resto del branco ci trascinava verso il basso, sempre più vicino al mare, ero spaventata, poi kanak fece una virata verso l'alto per scansare la superficie ma il contraccolpo fu troppo forte, e la mia schiena colpi con un violento colpo l'acqua il mio ikran si era salvato ma io non ci riuscivo, il colpo fu così forte che persi i sensi.

Quando riprendo conoscenza mi accorsi che ero su una spiaggia con il mio ikran che mi copriva dal sole con le sue ali, sono tutta piena di sabbia e ho tutti i vestiti strappati e zuppi d'acqua mi alzo per capire dove mi trovo, all'inizio barcolla un po ma grazie a Kanak riesco a camminare senza problemi e mi rendo conto che sono su un isola

non vedo nessuno né costruzioni segni di vita civile umana, ne di vita Na'vi, praticamente niente, iniziò ad esplorare la costa sabbiosa e molto bella le spiagge sono cristalline, ma non trovo un gran che, fino a che non trovo una strana grotta

sembra molto bella e abbastanza grande da ospitare il mio ikran ci sono delle sporgenze dove si può aggrappare per riposarsi, io intanto vado a vedere nel entro terrà cosa trovo, mentre mi incammino trovo tante piante commestibili e tracce di alcuni animali e questo mi rassicura almeno ho un po di selvaggina, nel mio tragitto trovo delle foglie abbastanza grandi da farmi da materasso per dormire, almeno per mia fortuna non devo dormire sulla sabbia, inizio a fare avanti e indietro con vari materiali per rendere il mio rifugio confortevole ma soprattutto per nasconderlo in mezzo alle roccie, sono pur sempre una fuggitiva, non di mia volontà ma lo sono, e ne sono felice, finito il rifugio mi preparo l'angolo per il fuoco, e anche delle armi per cacciare e la difesa personale in tanto che prendo la legna sento di nuovo quel suono, il battito sembra così vicino.

Mi a vicino al mare e il suono aumenta e sempre molto debole ma di poco aumenta, allora non ci penso due volte e mi tuffo in acqua e nuoto verso la provenienza del suono, ma l'unica cosa che vedo sono delle strane alghe gialle luminescenti che fluttuano con la corrente, più mi ha vicino a quelle strane cose più il suono si fa forte, poi lo vedo una mano che spunta, mi a vicino e queste strane alghe si spostano e lo vedo

e un Na'vi per la precisione e un ragazzo, a ancora il battito e molto debole ma lo sento, lo prendo e lo tiro fuori dall'acqua e lo trascino fino al mio rifugio con non poca fatica, ora che lo guardo meglio e un bellissimo ragazzo, ma sembra morto se non avessi un udito così fine non lo avrei capito, gli toccò il polso ma non sento niente, allora avvicino l'orecchio al suo torace e eccolo di nuovo un battito, allora non aspetto altro inizio con il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, continuo il ritmo per ore, ho le braccia che mi fanno male ma non mi arrendo, ma sono sfinita e per la frustrazione gli do un pugno deciso sul torace e unico un'ultima volta le nostre labbra, vedo che alza il busto e ricomincia a respirare normalmente, io mi sorprendo del fatto che abbia funzionato, apre gli occhi che posso notare che sono gialli, lui sembra spaesato e confuso e comincia guardarsi intorno, appena vi vede fa per spostarsi ma si ferma facendo una smorfia di dolore

-piano attento, così ti fai male-

cerco di tenerlo fermo il più possibile lui mi guarda per un attimo e poi mi dice

-t..tu ch..chi sei?-

Io gli sorrido e gli accarezzo la guancia, il mio gesto sembra piacergli visto che chiude gli occhi e sposta la testa più vicino alla mia mano, per poi riaprirli e guardarmi intensamente nei miei

-io sono un amica non ti faccio del male, ora riposa poi parliamo dopo-

lui un po titubante chiude gli occhi e cade in un sonno profondo, io lo aiuto a stendere meglio sulla branda, mentre lui dorme io lo guardo attentamente che non abbia niente di rotto ho anche ferite visibili, ma non trovo niente solo la cicatrice di un foro di proiettile sul petto, lo copro con una foglia gigante e mi concentrò per la cena, poi mi guardo bene e noto in che stato sono i miei vestiti e decidono di andare alla ricerca di qualche cosa per crearmi dei vestiti decenti.

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Angolo autore 

salve a tutti ecco il mio nuovo capitolo spero vi piaccia al prossimo, ciao lupetti

il principe bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora