Where is my mind at ?

83 2 0
                                    


Mi misi nel mio letto, cercando disperatamente di dormire, "-where la mine head at". Pensai, ero immerso in un modo che trovavo troppo, un mondo di cui non mi meritavo di stare, mi svegliai dai miei sogni, quando, la porta si aprì feci finta di dormire, Nicola si avvicinò a me, si abbassò, mi guardò in faccia, i miei occhi erano chiusi ma sentivo il suo respiro, i suoi occhi, la sua bocca chiusa da essa uscirono, anche, parole a me ignote non essendo tanto lucido, non riuscivo a tradurre le sillabe, non ci riuscii, un brivido mi scese per tutta la schiena, la sua mano mi coccolo piano, piano i capelli, mi sentivo eccessivamente bene, cos'era quella sensazione ?

Si rialzò, (rii) aprii gli occhi, si tolse la maglietta per poi piegarla delicatamente sopra la sedia, la mia sedia, merda.
Il suo fisico mi rese schiavo di guardarlo, non riuscivo a togliere i miei occhi di dosso, si mise la maglia del pigiama, e, successivamente i pantaloni, le coperte si alzarono ed io mi girai dalla sua parte, sempre con occhi chiusi, lui ad questo mio movimento si giro dalla mia parte, sentii i suoi occhi su di me, li potevo immaginare; quei suoi magnifici occhi, il suo colore poteva divorarmi, poteva far sembrare realtà ache cose di un altro mondo;
Eccolo, un altro brivido.

Mi avvicinai a lui, sentii quella onda di caldo avvolgermi, le sue braccia, erano lì, sul mio collo esse scesero, fino alla mia schiena, metà schiena. Acconsentii l'abbraccio mettendo anche io la mia mano li, nello stesso pus to dove l'aveva messa Lui.
———————————————————pag.17
Appoggi anche la mia testa al suo petto, lui mi avvicino al suo corpo. Mi sentii in paradiso.

Poggio anche lui la sua testa su di me, sopra la mia, la sua mano mi accarezzava dolcemente la schiena, come se mi stesse per consolando da qualcosa.
Mi piaceva. Mi piaceva quella sensazione, così tanto da esserne insicuro. Avevo paura di qualcosa, qualcosa non precisa. Passammo tutta la notte così, senza staccarci o muoverci di un millimetro.

Mi svegliai come al solito prima io, il fatto che non avevo voglia di staccarmi da quella posizione, ma dovetti. Controvoglia ero in piedi, toccavo il pavimento. Alzai una mano per strofinare l'occhio, e, camminai, andai di sotto trovai una ¿lettera?era di mia madre. 《scusa se non ti ho avvisato prima, ma io e tuo padre dobbiamo partire in un viaggio, andremo in Grecia per più di tre settimane 》mi chiesi perché non melo disse di persona, era l'unica cosa che pensai. Ma era suo solito abbandonare i suoi figli, lo aveva già fatto, ma senza preavviso. E quel figlio aveva 5 anni, sua sorella non esisteva neanche.

Mi incamminai verso il divano, trovai una cosa che luccicava sul pavimento, ancora sotto sonno pensavo che fosse, boh, un anello. Mi abbassai per prendere qualunque cosa fosse, e...
————————————————-pag.18
Trovò una lama, la lama del temperino. La maneggio per qualche secondo, prima di sentire una voce chiamare il suo nome.

Si alzò subito in piedi nascose quella lama tra le mani, si girò, come se nulla fosse, come se non avesse appena trovato la sua indipendenza per terra. Era senza emozioni, i suoi occhi non avevano quella luce che di solito occhi normali possedevano. Non aveva niente, e non cercava niente.

《ehi, stai bene? 》mi chiese. 《oh, si sto bene》gli risposi netto.
F: ah, cinque dovrebbe arrivare una mia amica nel pomeriggio.
N: ah, okay tanto devo lavorare.
F: un'altra cosa, i miei sono partiti...
N: si lo so, me lo ha detto ieri.
F: quindi ero l'unica a non saperlo ?!
Dissi sconvolto, mi sentivo offeso 《credo di sì ;)》mi disse facendomi L'occhiolino, se ne andò via dopo questo, le mie emozioni cambiano sempre, ogni singolo giorno, ogni singola ora, mi sento come se non avessi una vera e propria personalità, non so se amare o odiare questo, il bipolarismo e un disturbo che porto avanti da ormai anni, ma basta che prendo le mie medicine, no?
Prima ero un po' protestante su questo.
Cambiai rotta e me ne andai di sopra presi il mio libro, e lo iniziai a leggere, ero sul letto, rilassato, niente poteva farmi muovere, ero concentrato a leggere, che, mi accorsi molto dopo di aver letto una pagina a vuoto. Bruh.

Rilessi la pagina, e così andai avanti per qualche minuto. Poi mi svegliai dal mio mondo e iniziai a cambiarmi, presi cose abbastanza comode, visto che doveva venire syd a casa, e lei ha il doppio delle mie energie.
Mi misi una delle mie magliette bianche oversize, e dei baggy pantaloni Neufigr Cargo, colore blu, con una striscia bianca hai lati, mi piacevano, erano carini.
————————-11——11—————- pag.19
Presi dall'armadio di Nicola una delle sue felpe, shh, non lo saprà mai, tanto deve lavorare, quindi sarà nello studio.

Andai in bagno per lavarmi successivamente mi misi sulla mia sedia, portai le gambe al petto, e le mie braccia abbracciarono le mie gambe, chiusi gli occhi, e, mi ritrovai in un altro posto, ero in un mondo normale ed io ero normale, ero una per la qualsiasi..

Lo shifting e l'unica forma per far passare il tempo, per non ritentarci. L'auto distruzione fa schifo, come me. Mi risvegliai dal mondo, aprii il cassetto e presi il cutter, tremai, alzai la manica presi un lato di pelle, pressai la forza, tirai una linea, poi una in altra e successivamente un altra, ero senza nessun spirito, non dimostravo nessuna emozione, tirai ha. Linea, essa divenne subito bianca, non uscii sangue, significava solo che quello doveva rimanere lì, per sempre. Come le radici dei tuoi capelli.

Ne tirai una in verticale, essa non smette di sanguinare, la guardai con foga per qualche secondo, Avvicinai la mia bocca al sangue, per leccare, non volevo sporcare la felpa di Nicola. Andai in bagno per prendere della carta e asciugarmi la bocca dal sangue e un po' per il polso.
—————————————————pag.  20
Sentii il campanello suonare, eccola lì. Era arrivata. Tirai giu le maniche a andai di sotto aprii la porta..

Perché lui si ed gli altri no? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora