Vacanza in montagna

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《sono simpatici vero?》 mi disse all'improvviso guardandomi, 《Mh, si》 gli risposi, amavo la loro compagnia, avevamo passato poche ore insieme e avevo già preso confidenza con loro, ma non volevo diglielo, non so perché, ma c'era qualcosa che mi bloccava.

《ci vediamo sopra, vado a comprare qualcosa da mangiare》 mi disse dopo qualche secondo,《posso venire anche io?》 gli risposi.

《certo, comunque sai se tua sorella viene anche per cena?》 mi chiese 《non verrà, quando se ne va la mattina ritorna sempre la sera, per cambiarsi e poi riuscire》 gli dissi già salendo i suoi movimenti, 《oh.  Sai tutto di lei, di quello che fa intendo 》 mi disse stupito 《mia madre non c'é mai, e quindi cerco di essere disponibile, ma è difficile con qualcuno narcisista》 gli dissi la verità su tutto, anche se la cosa era un po' strana.

《andiamo?》 mi disse, gli risposi con un cenno positivo di tesa, e andammo, ci avviavamo per le strade, era abbastanza buio, non avendo dei lampioni che fossero accesi, caminavamo, camminavamo...

Stavamo camminando e nessuno dei due apriva bocca, il silenzio la era assonante, faceva quasi male hai timpani,  《da quanto tempo vivi a Roma? Hai detto che sei polacco, no?》 spaccò quel silenzio, 《ho vissuto in anni separati in Polonia, sono nato in Italia, appena dimesso dall'ospedale sono vissuto 3 anni in Polonia poi venuto in Italia per tutte le elementari, solo la terza lo fatta in Polonia e l'anno scorso perché dovevamo scappare da una persona che mia madre si era fatta》 gli dissi netto raccontando il motivo dell'ultimo anno di Polonia, in Polonia vivevo in un quartiere abbastanza povero, mi piaceva andare in una collina, appena tornavo a casa molte persone dei vicoli mi fischiavano, ero piccolo non capivo, quindi scapavo, fino a che l'essere piccolo divenne essere grande, non erano molte volte solo fischi, ma era anche toccare, avere paura della bellezza naturale, il mio corpo fino, pelle candida e liscia, capelli color cenere che tutti amavano, occhi di colore diverso e chiaro.

Ma questo non glie lo volevo dire, non volevo sembrare debole, 《sei pensieroso come andava lì? Sai in America la vita è facile, vorrei sapere la vita nei paesi dell Europa centrale》 mi disse, all'inizio non volevo parlare, ma dovevo farlo. 《vivevo in un quartiere di barboni, la Polonia e fantastica, i suoi paesaggi, le persone, ma sono capitato nel posto più brutto là dentro. Alle persone piccono le troie, e, quando non c'erano, appena vedevano un bambino che gli piaceva andare a fare passeggiata lo divoravano. 》 dissi, non volevo essere specifico, è speravo che non avesse capito, quello che avevo detto, lo speravo sul serio, avevo fatto un stereotipo un po' strano, e speravo che esso non lo avesse capito.

《eri tu il bambino?》mi disse, io risposi solo con un "Mh" senza pensarci su.

Eravamo arrivati all supermercato, 《cosa mangiamo?》gli dissi, non avevo la più pallida idea, su questo 《sai, e una bella domanda》mi rispose per poi ridere, io sorrisi solo, 《facciamo un giro no?》mi disse, il supermercato era abbastanza grande, eravamo indecisi su cosa prendere, 《che palle non sono mai stato così tanto indeciso》mi disse Nicola, 《basta, vieni con me》mi disse per poi tirarmi dall' polso, fuori dal supermercato《fai piano, ahia》gli dissi, ma lui non mi sentii, però iniziò a camminare.

《dove mi stai portando?》gli dissi sperando che lui mi rispose.

《andiamo al fast food che ho visto quando sono arrivato qui》mi disse, 《il McDonald's intendi?》gli risposi non avendo capito 《esatto quello》mi rispose positivamente.

Andammo a piedi fino al McDonald's, Nicola prese il telefono e aprii l'app, prese lo sconto che aveva ed inserii il codice, scritto sopra. 《ti piace?》mi fece vedere la foto dello sconto, io annui, poi lui si prese la stessa cosa ma senza sconto, prendemmo l'ordine, all'inizio mi sentivo un po' sotto pressione, non mangiavo ad un fast food da ormai mesi, però lo dovevo fare, mangiai il panino senza pensarci, Nicola parlava ed io ascoltavo, mi piaceva quando raccontava di lui, mi disse della vita in America, mi raccontò un po' dei suoi amici, la cosa era divertente, perché sembrava che li odiava ma passava con piacer il tempo con loro.

Perché lui si ed gli altri no? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora