Sei cattivo

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NVIOAL POV
Eravamo nella nostra camera, Federico si butto sul letto si vedeva che la sua faccia il suo corpo stanchi, semplicemente feci finta che non me ne fregava, potevo sentire dentro me che avevo qualcosa di pesante nel petto Federico se ne accorse ed mi fece la fatitica domanda "stai bene?" Quella domanda che faceva male, faceva male ad una persona che non volava fare il dolce, che non voleva aprirsi più con nessuno, quella persona che aveva interrotto ormai terapia da tre anni, credendo che quella fosse inutile, poggiai la testa sulla base alta del letto, quella parte che separa l'ammasso di mattoni dal letto, stesi le gambe in modo egoista, come se ci fossi solo io in quel letto, potevo sentire che fece un ghigno di fastidio, ma quello era irrilevante in quel momento, perché il mio cuore aveva un problema, era pesante, molto pesante; ma allo stesso modo era rotto, sentivo vuoto, sentivo di non aver una parte del cuore, no anzi io non avevo quello che sta all'interno del cuore, ho solo la base, come un bambino, essi nascono con un solo il fuori del cuore, avevano la base, la forma del cuore ma non l'interno, il ricavato, il sangue che scorre, le vene, le pulsazioni, però, nel tanto che il bambino cresceva il fire iniziava ad essere un vero e propio cuore, nel tanto però, ci sono io, ho le persone come me. Le persone che non lo hanno fatto sviluppare, avendole paura, paura di donare la propria vita a qualcuno, perché alla fine avevo paura, una fottuta paura.

in quel periodo mi sentivo il doppio più pesante, non scopavo. Perché non potevo, io non so restare senza sesso, il corpo di una donna, le sue forme, mi arrappavano, l'arrappamento era l'unica cosa che mi faceva felice, mi piaceva, ma in verità mi piace solo il ricavato, non pensavo al mio partners ma pensavo al mio venire.

Non lo so perché ma odio risvegliarmi con le lenzuola sporco del mio seme, odio avere l'odore delle altre pecore era per quello che facevo più di tre doccia al giorno. Il vero fatto e che mi odio, odio il mio fisico, la mia faccia, anche se mostro spudoratamente essi come un vanto, ma in verità mi faccio schifo, I hate my self.
Ed supero la pressione, la rabbia, i ricordi con il sesso, il sesso in modo duro, spaccando quasi una persona.

《mettiti sopra le mie gambe e te lo dico》 lo intimidii ma lui era determinato nel apre cosa mi passava per la testa, ed lui si alzo dal suo lato si Poggiò con un saltino si mise, le sue gambe erano sopra il mio bacino, 《i mi faresti sfogare?
mi ascolteresti per ore?
mi abbracceresti?
mi cercheresti di più?
mi aiuteresti a trovare un modo per superarlo?
mi toglieresti i pensieri con cui mi faccio del male?
no non penso proprio》 gli dissi freddo, sapevo cosa volesse, volava conoscermi, voleva prima prendermi il cuore e poi strizzarmelo.

《pensi male, voglio solo sapere di più su di te, non mi interessa del distruggenti e poi abbandonarti 》 mi disse, cazzo la sua faccia mi fece capire che era vero, quello che diceva emanava un calore provocante. Volvo assaporare il suo collo volevo fagli sapere che lui non mi stesse mentendo ed io lo intuivo. 《sai in questo momento mi verrebbe da baciarti, sei la persona più onesta che mi sia capitato di vedere》
《ti vorresti baciarmi? Non ti faccio pudore? Non ti faccio schifo?》 disse le sue domande mi fecero pensare al mio cuore che fosse rotto a lui, si poteva vedere che le persone non lo trattavano come uno di loro. Sembrava che io gli avessi detto che lo volevo sposare《ti ho baciato con gli occhi non sai quante volte》 gli dissi, 《stai mentendo, mi vuoi solo provocare lo so, non ci casco più!》 mi disse con volto di una pedina sapeva già cosa stesse succedendo, ma aveva sbagliato io ero serio, le sue carnose labbra mi prendevano come loro schiavo.

《sei stato tradito troppe volte. Sei troppo incredulo》 gli dissi, il suo sguardo si abbassò, gli spinsi la schiena contro la mia spalla, e gli presi il braccio per attorcigliarli al mio collo. Come se quello che avessi detto quello solo per il suo contatto fisico. 《sei cattivo.》 mi disse con tono offeso, come se avesse capito tutto senza offendersi.
《lo so》 gli risposi, lui lasciò il suo peso su me, peso inesistente ma che sentii solo perché Emise un gemito, lo misi presi da un braccio e lo sbattei al letto, in modo al dir poco violento, infatti la sua bocca di aprii per comunicarmi del dolore con un semplice "-ahia" non me ne interessai più di tanto, io mi misi ad il suo lato destro. Lo presi e lo usai per dormire.

Perché lui si ed gli altri no? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora