Sembri...

50 1 0
                                    

Nicola mi sollevò da terra per poi poggiarmi sulla tavoletta del water, prese la carta igienica ed iniziò a pulire tutto il sangue per terra. Inizai a piangere vedendo quella scena, Nicola non si accorse del mio pianto Silenzioso essendo impegnato a pulire, lui mi portò, poi, nella stanza nostra, le mie braccia erano arrotolate sul suo collo, avevo appoggiato la mia testa sul l'incavo del suo collo, le mie gambe erano aperte. Quella cosa la odiavo con tutto me stesso, aprire le gambe un altra volta mi avrebbe distrutto completamente, mi Poggiò delicatamente sul letto.

-"scusa" gli dissi allena mi poggio sul materasso.

-"per cosa?"

-"per averti traumatizzato, non avresti dovuto vedere tutto quel sangue.." volevo continuare la frase ma la voce di Nicola si sottomise.

-"fede..."

-"e una cosa molto strana vedere una pers-"

-"FEDE" attirò la mia attenzione completamente senza farmi andare in panico.

-"scusa"

-"non scusarti. Non potevo vederti morire"

-"stavi lì circondato dal sangue."

-"Nicola ho paura" dissi iniziando a piangere.

-"ho paura che questo che hai appena visto ti faccia uscire disgustato da me, sai dopo la vacanza noi a casa non ci vedremo più, ed il mio problema principale è che ho paura che ti abbia un brutto pensiero di me." Dissi tutto ad un fiato, in un certo modo mi sentii un po' svuotato nel dirlo ma sempre con altro da togliere nel mio cuore, nella stanza del mio cuore era pieno di cose vecchie e brutte che piano piano dovevo togliere dalla stanza sennò sarebbe andato tutto in frantumi, quella stanza verrebbe iniziato a puzzare ed ad accomunare più cose.

-"fede tu sei malato mentale ed io ne ho un idea di questo, come potrei pensare che tu fossi una brutta persona? Okay, molte volte sono freddo e senza cuore, ma tu sei l'unico che me lo fa smuovere dalla sua freddezza. Ti voglio bene ed tu sei la prima cosa che mi viene in mente quando mi sveglio. Cazzo no che non ho un pensiero sbagliato di te"

-"Mh"

-"Federico"

-"si?"

-"tu pensi che io sia freddo e stronzo?"

-"si, Everything giorni"

-"Mh, lo penseresti ancora se ti facessi questo"

-"questo cosa" dissi per poi essere interrotto da un suo bacio dominante, lui assaporava le mie labbra giocandoci spudoratamente, mi fece andare sotto la testa nel tanto che mi dominava, le sue mani mi toccavano la faccia. La sinistra andò più sotto per toccarti meglio. Nel tanto che mordicchiava il lembo delle labbro superiore, dopo alcuni minuti chiese il permesso di entrare dentro ed non come l'ultima volta invano, la sua lingua fece altri movimenti per smuovere la mia, voleva assaporare, dopo un po' la convinse ed iniziarono ad toccarsi umidamente, lo sentii avere il possesso di me. La cosa mi fece un po' paura. Era la prima volta che qualcuno mi baciava, no, beh la prima volta non direi, io direi la prima volta che qualcuno lo faceva con amore e non con eccitazione, io direi la prima volta che un ragazzo della mia età mi baciava e non più un sessantenne o una prostituta. Lui venì sopra di me, le mie mani scivolarono sul suo petto per avere più contatto fra i nostri corpi, era l'unica cosa che volevo in quel momento.
Alcune volte ci staccavamo ma solo per prendere fiato, il suo tocco era deciso.

lui desiderava me, ed io desideravo lui.

Diversi minuti dopo ci staccammo definitivamente. Ero ancora incredulo di quello che era appena successo, lui mi guardava con stelle negli occhi ed io ammiravo il panorama. Si tolse la maglietta e porto il mio esile copro giù con lui, per poi attorcigliarmi con il suo odore, ero messo avanti a lui, il suo petto era attaccato alla mia spina dorsale per poi scendere più in basso dove il mio osso sacro era a contatto con il suo membro, ma niente di tanto volgare, era per le altezze che i nostri corpi portavano, essendo completamente diversi.
Mi addormentai li sul colpo nel tanto che il suo calore mi attorcigliava. Mi svegliai il giorno seguente da solo nel letto come ieri, ma questa volta le mie sensazioni erano completamente diverse. "Che poi è strano.
Ti svegli una mattina,
guardi il soffitto e non senti niente.
Ma proprio niente.
Non sei né felice né triste,
né sereno né irritato.
Non senti niente." E differente da le altre volte. Ieri sera il suo tocco mi aveva solo fatto smuovere ma non guarire. Avevo un po' di paura nel incontrarlo. Ma mi restai nel letto quel giorno saremmo ritornati a casa verso le dieci partivamo erano le nove.
Non avevo le forze per alzarmi avrei aspettano Nicola. Le braccia mi pulsavano e appena le toccavo o facevo il minimo sforzo mi facevano male. Trovai una felpa di Nicola appoggiata sul letto la presi per mettermela, mi andava davvero oversize (ahhhh come si dice :(.) ma non mi importava. Almeno mi copriva la sera prima non mi ero neanche cambiato ma tanto ormai era irrilevante. La porta si aprì, mi aspettavo il mio Nicola ma invece arrivò Anna, non che mi dispiaceva ma lo volevo ora accanto me mi ci ero affezionato. Avevo infranto l'unica regola che mi ero dato con lui, "non affezionarti lui e di passaggio". Sono stato così stupido. Ma mi avrebbe fatto bene parlare con in altra persona. Soprattuto Anna. 《ehi, come stai oggi? Ieri Nicola ha detto che ti sentivi poco male.》 mi chiese con una dolcezza assurda la adoravo; stavo cercando di sorridere ma non riuscivo, con tutte le forze che avo provavo e provavo ma era impossibile. Cazzo, avrei voluto urlare al mondo di quanto facessi schifo, di quanto la mia vita fosse disgustosamente disgustosa, di quanto odiavo me stesso, di quanto potessi essere così tanto una schifo. 《si diciamo che sto un po' meglio》 che cazzata che avevo detto. Non ero tanto credibile quando dicevo bugie ma porco puttana non so con quale culo ci credette. 《perché hai la felpa di Nicola e sei rosso?》 mi chiese a quel punto mi toccai la faccia, le mie guance cuocevano. 《eh? sono r-rosso?- 》 gli dissi con diversi punti interrogativi. 《NONONO ASPETTA? COSA AVETE FATTO TU E NICOLA IERI?? QUANDO PENSAVATE DI DIRMELO CHE STATE INSIEME????!!!! NJHMJHMJB NO IO SCLERO MALE. Però siete silenziosi quando lo fate》 mi disse ci misi un po' a realizzare ma cosa cazzo- nononono aveva propio sbagliato a puntare. Io e Nicola insieme??!! No mai nelle mia vita lui e solo il mio Nicola- no cazzo detto così è un po'- cazzo. 《EHHHH, NONONON CHE TI VAI A PENSARE??!! IO E NICOLA MA MAI NELLA MIA VITA. POI LUI NON È GAY- NON FARTI PREVISIONI-》 gli dissi mettendo tutto IN CHIARO. 《come me lo spieghi il rossore in faccia ed la sua felpa??》 mi disse, PUTTANELLA, voleva avere ragione.
《a-all-ora prima di tutto ho la felpa di Nicola me la sono messa stamattina perché avevo freddo e lui non c'era, poi il rossore credo perché quel puttaniere la notte si accolla come una cozza e si muore di caldo con un ammasso di muscoli.》 gli dissi ero AL MASSIMO credibile perché era la verità, io almeno credo che sia così per il calore poi boh. C'è se non mi credeva la buttavo in un forno crematorio. 《per questa volta ti lascio stare la la prossima non ti credo》
《credimi. Nicola e la persona più etero del mondo.》 gli dissi non con tanta convincenza per la sera scorsa. 《Nicola si farebbe anche un gatto. Nicola non è "eterno" e di quello ne sono sicura》 mi disse non so il perché ma  io ero felice. Ero felice che Nicola potesse  interess- nonono aspetta cosa- scusa mi hanno drogato??. 《però pensandoci, a te interessa Nicola?》

-"nonno ma che ti salta in mente"

-"non so se crederti"

-"perché non dovresti"

-"dal tuo sguardo"

-"il mio sguardo?"

-"appena sono entrata i tuoi occhi ne cercavano altri ma non gli trovava"

-"davvero faccio questo effetto"

-"si alquanto"

-"Mh non so ma la sua tossicità mi attira, e anche il suo lato dolce. Anche se non posso dire alla sua bellezza 🫢😻"

-"brutto gatto pervertito, da oggi in poi ti chiamerò stregato"

-"non mi piace l'intreccio della g meglio strecatto"

-"Mh meglio, stre"

-"mi piace"
Parlammo del più e del meno finché uscii Nicola dal bagno, aveva solo un asciugamano legato alla vita ed i capelli ancora bagnati. I suoi occhi erano chiusi ed rilassati. 《meglio se vado》 mi sussurrò Anna per poi uscire dalla stanza. Nicola non si accorse della figura accanto a me che sparì. "Oggi sentivo uno strano sapore di cocco" si stava riferendo a me, il mio shampoo al cocco e il mio bagno doccia del medesimo odore mi garantivano l'essenza di quel magnifico odore. Mi stava solo istigando, e la cosa funziono anche.

- "Fede?"

-"cosa c'è"

-"la mia felpa" mi disse incantato, forse aveva visto una fata oppure un unicorno alato.

-"oh-h Emh si t-te la ri-dò subito scu-"

-"non posso dire quello che ho in testa perché se non ti traumatizzerebbe quindi lo penserò solamente"

-"dimmelo in modo più dolce allora"

-"sembri una pornography, saresti fantastico senza i pantaloni oppure con quelli aderenti e corti"

-"okay se questi erano i modi più dolci e dico di sì, mi avrebbe traumatizzato"

-"oh beh, sei solo un ragazzino picccolo piccolo"

-"ehi, sei tu il vecchio che ha 21 anni"

-"si ma questo vecchio ti farebbe piacere avercelo dentro te"

-"MA CHE CAZZ- NONON MA ANCHE TE CON STI PENSIERI, allora Anna aveva ragione" dissi l'ultima frase sussurrandola, sperando che non mi sentisse, ma in modo molto invano.

-"cosa ha detto Anna su di me?"

-"io pensavo che ti fossi eterno e Anna me lo a smentito con un esempio un po' strano"
Confessai.

-"esempio quale?"

-"che se potessi ti scoperesti anche un gatto" era meglio avere una vita, sapete non voglio che mi ammazzi la notte. Preferivo in questo caso vivere.

-"Mh, sono solo bisexual non uno che ama i gatti da trombarli."

-"tu sei bisexual?, non me lo aspettavo."

-"come lo spieghi quello di ieri"

-"quello di i-ieri n-non me lo s-spiego, o-okay-?"

-"al massimo tu. stai bene??"

SAPZII AUTORE

ALLORA MI SONO IMPEGNATA MA HO AVUTO Dei RISCONTRI CON L'ITALIANO.

Perché lui si ed gli altri no? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora