I when a die, bury me whit all my ice on.

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"Quella brutta abitudine che hai di perdonare le persone mi fa arrabbiare" mi disse per poi buttarsi anche lui sul letto,

-"Potresti almeno vestirti"
-"siamo a luglio muoio di caldo, già tanto che mi sono messo i boxer".
-"allora staccati da me"
-"ti resterò accanto qualunque cosa accada"

Resto li immobile; era mezzo assonato aveva il telefono appoggiato sul mio corpo, ero in imbarazzo, va bene portavo maglie oversize ma premendola su di me poteva vedere la merda che avevo fatto. Mi facevo così tanto le brezzò ma a lui non fregava.

Mi piace ma non mi piace.

Era strano..

Tutto qui.

Lui Poggio il telefono alla scrivania per poi guardarmi. guardarmi dritto negli occhi.
《dormi》 mi ordino di fare, non avevo il minimo interesse nel dormire, non volevo obbedirlo.

《no》riposo per poi essere immortalato dai suoi occhi.

POV NCOLA
La sua risposta mi lasciò stupefatto, mi aveva sempre obbedito ma di punto in bianco no. Il mio sguardo si addentro ancora di più sul suo, la mia testa andò al trove, non ero in me; ero in una altra stanza, ma lo stesso letto, la stessa persona immortalata sopra, ma in espressione diversa da quella originale. Ero sopra di lui non di fianco, la mia mano si sposava su di lui, la sua candida pelle era posseduta dalla mia mano, lo stavo esplorando, e la mia mano punto sempre più in alto, in alto e in alto. Fino ad arrivare al punto più fragile, lui fece un gemito, porto la testa ad un lato per non guardarmi, per nasconde il suo imbarazzo; tolsi la mano dal suo corpo per poi puntarla ad un solo obbiettivo. Gli presi il mento, la sua testa di girò delicatamente e facilmente dalla mia parte, i suoi occhi erano chiusi, le sue guance rosate, la sua pelle calda mi avvolgeva, il suo profumo, le sue forme delicate, la sua faccia femminile, la maglietta sollevata, la posizione assunto. Tutto. Tutto quello che la mia mete poste a portare. La sua dolce melodia, la sua voce le parole con cui pronunciava, il suo sorriso, la sua gentilezza, quella piccola freddezza che lo rendeva un bambino a tutti gli effetti, so che non gli piace quando lo chiamo bambino ma so che dentro di lui c'è, c'è quel bambino perso, quel bambino interrotto, io so che c'è ma nessuno fa niente per scavarlo, per portare in una safe zona. La mia testa si avvicina sempre di più alla sua, il mio respiro caldo incontra il suo, intersecano fra si loro; si conosco, fanno amicizia, e si descrivono, chiudo anche io i miei occhi, i nostri corpi sono così vicini che potrei quasi toccalo, ì mio naso è a un millimetro dal suo, sento la sua testolina girasi, per garantire un servizio migliore. E ad un tratto sbatto gli occhi. Sono qui difronte a lui, nessuno dei due conferisce parole. Non capisco un cazzo della situazione. Cazzo. Mi dico. Davvero ho immaginato di baciare Federico? Cazzo credo di essere fatto. Nono. Impossibile. Sono davvero io? Ho fatto io quel pensiero, ho il pensiero mi ha reso schiavo di lui? Sono felice, ma triste. Perché? Perché volevo continuare quel film mentale? Cazzo. Credo di star impazzendo. O forse no.
Mh fatto sta che non mi interessa.
Ma un Oscar a me per i miei film mentali no eh? Il mio pensiero eccessivo termino dopo che una vocina mi lasciò sacqquare via i miei pensieri.

《stai bene, i tuoi occhi si non persi per 20 minuti. E la cosa mi ha fatto paura》 mi disse ancora spaventato dall'accaduto; quello si vedeva. Era mezzo traumatizzato.

《sisisi》 dissi, un cazzo si.

La mia testa fece altri supposizioni sull'accaduto.

Volevo limonarlo fino a consumarlo.
L'unica cosa che mi girava per la capoccia.

《tu invece?》 dissi di punto in bianco. 《cosa?》 continuai 《come stai?? Mh. Sei cambiato da prima》 gli dissi, credo che avevo colto il discorso. Ma d'altronde era facile, bastava vedere i suoi occhi le sue borse sotto gli occhi, si poteva vedere se aveva dorminto k no se aveva dormire to bene o no,。

《. mi hanno detto che sono stronzo.
E mi hanno detto che sono cambiato.
Che sono acido.
Che non ascolto.
Mi hanno detto che ho lo sguardo perso.
Che sono apatico.
Pure che sono strano.
E che non sono più la stesso.
E non mi hanno mai chiesto perché. E il fatto che ti capisco le cose al volo mi fa sentire come se tu puoi essere dentro di me.》
《magari esserlo》 disse ed poi essere disturbato da una vocina. 《EHH??!! Ma CHE?! NON ERA QUELLO CHE INTENDEVO- e soprattutto NON ERA QUESTO IL PUNTO. DENTRO I MIEI SENTIMENTI. SERIO! Ti prego》 mi disse imbarazzato più della mia fantasia. O merda ci voleva così poco? Sarebbe stato un bel divertimento, sfotterlo con battiture sessuali poteva essere divertente.

SPAZIO AUTORE

YEEE, sono riuscita del mio intento. Ho fatto solo 800 parole, e stato difficile fermarsi ma eccomi qui. ADOROO.

GOODBYE: SIDZY._0

Perché lui si ed gli altri no? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora