"Ora dormi frocio"

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La sua energia calò drasticamente, sembrava quasi che la sua stanchezza lo avesse divorato, nel tanto parlavamo del più e del meno, lui mi fece una domanda che mi fece rimanere sorpreso; 《raccontami di te, voglio sapere dei tuoi genitori e della tua vita》 mi chiese curioso, le sue mani iniziarono a tremare, pensavo per la domanda che voleva sapere, per l'adrenalina che aveva ma non dimostrava. 《okoko, basta che dopo vai a dormire》 gli dissi vedendo che le sue forze stavano drasticamente calando, 《come sono i tuoi genitori?》 iniziò lui per farmi iniziare il discorso. 《beh, i miei sono separati per le violenze che mio padre ha fatto a mia madre, io ho sempre vissuto con lei e mia sorella visto che mio padre era un alcolizzato, si sono divisi davvero tardi quando io avevo dodici anni, mio padre essendo io figlio suo mi trattava come un ingrato, sai lui è stato mandato nella riserva militare ed quindi ha applicato con me le regole più severe che c'erano hai suoi tempi, era sempre con una bottiglia di heineken in mano, mia madre era indifesa e cero io a proteggerla, mia sorella e nata con una violenza che mia madre ha subito da mio padre e da lì si sono lasciati completamente, anche se negli anni ci ha cercati ma è stato mandato in una communita per tossici dipendenti, ora non so minimate dove si trova e non mi interessa, il suo unico ricordo e sulla mia pelle.》 gli Fusco alzandomi la maglietta per fargli vedere il taglio ormai vecchio che mi aveva fatto mio padre, era messo in verticale, sul lato destro posizionato nel lato del mio corpo tra il mio petto e la mia schiena, vicino al diaframma. Lui incuriosito lo tocca, il suo tocco e caldo, molto caldo, il suo dito struscia sue e giù dalla mia ferita, il suo movimento mi fa capire che gli dispiace, dopo quello chiude il pugno forte mi guarda in faccia, io mi rimetto la maglietta normalmente. Sento le sue braccia avvolgermi il collo per poi sentilo blaterare parle incomprensibili, in quel momento la mia testa aveva solo una cosa da pensare cioè un suono in quel momento sentivo la canzone "uhh" nella testa, cazzo non ci capivo più niente. (Ri)niziai a parlare solo dopo che lui si era tolto da me, anche se volevo che durasse di più quel contatto >:<.

《invece mia madre e la mia vita io la amo, e la prima donna che metto al primo posto, e un tesoro che solo io posso custodire non voglio che qualcuno la sfiori minimamente, mia sorella e una merdaccia, non si sta mai ferma, piccola meridina.》 gli dico il suo sguardo e divertit。《ma è solo una bambina, poverina》 mi dice per poi portare le sue gambe al petto.

《Fede dormi stai messo una merda》 gli dissi per poi vedere la sua pallidità, 《sto bene non ti preoccupare》 mi disse, non mi convinceva per niente, Succede tutto così in fretta che manco t'accorgi cosa sta succedendo o di quanto sia passato in fretta quel momento. Il suo respiro piano piano scopare, non riesco a muovermi non riesco a fare niente e in questa pausa di tempo il suo corpo cede sul letto, mi sento immobilizzato da quello.

POV FEDERICO

mi sento un dolore alla testa, sono sul mio letto, ho una pezza appoggiata, ed caldo molto caldo, cerco di alzarmi ma non riesco a mantenere la testa come se avessi scarsa coordinazione motoria, sento delle braccia su di me, e Nicola non mi lasciava, mi teneva stretto, merda avevo preso quelle quattro pasticce di XANAX avevo una grossa confusione mentale. Lui si giro dalla mia parte, 《ti sei svegliato, pensavo fossi morto》 mi disse in tono scherzoso, ma si vedeva che era preoccupato, lui mi lasciò ed io mi alzai, cadendo quasi, lui mi prese dal petto per poi io da solo alzarmi dal letto, lui mi seguì, 《ma i miei? E poi lo sanno?》 gli domandai ricordandomi della esistenza dei miei genitori a casa. 《no non lo sanno, se ne sono andati nella loro camera e stavano litigando》 mi disse con tranquillità, io feci un respiro profondo di sollievo, 《Mh, cosa vuoi fare ora?》 gli chiedo, 《sono le 14:30 devi mangiare qualcosa, e dopo dormi, ti vedo ancora un po' strano》
《e la prima volta che ricevo così tante attenzioni, e la cosa mi fa strano.》 gli dico vedendo quanto fosse attento su di me e di quello che dovevo fare. 《Mh, cosa vuoi mangiare?》
《ma io non voglio mangiare》 gli dico vedendo che avevo aumentato le calorie nell'ultimi giorni. 《ti preparo del normale riso con del tonno in scatola, ti fai il bravo e aspetta qui 》 mi dice, esplodo dentro la sua frase mi fa un certo effetto, cazzo "tu fai il bravo" merda, mi aveva messo in totale caos la testa.

Ritorna lui dopo diversi minuti con un piatto con del riso e al di sopra del tonno in scatola, mi fa il piatto ed io non mi riesco a muovere, volevo magiare ma avevo paura, quel cibo non avevo preparato io chissà quante calorie avrà il riso, sembrano parecchi grammi, oppure il tonno guarda quanto e Calorie avrà. 《prova solamente a mangiare, ed pensa a qualcuno che ti fa stare bene, in questa camera siamo solo noi due nessun altro》 mi disse, allora ci provai, dei tentativi, tentativi di tentativi. Fino a che non mi appare NICOLA la mia testa ricrea le scene che ho vissuto io nel corso del tempo, nel corso di un solo mese.

Ripenso a quello che mi ha sempre detto ed inizio a mangiare, il soprappensiero svanisce e in quella camera di sono solo io e lui, la persona che ho pensato e ho mangiato, mi piaceva il riso e il tonno, Messi insieme sono ancora più deliziosi, sentivo i suoi occhi guardami, 《lo sapevo》 mi disse.
《cosa?》 gli chiesi.
《che hai pensato a me》 mi disse, allora non so con quale culo lo abbia indovinato.
《come hai fatto a saperlo》 gli chiesi curioso
《ti si legge negli occhi il mio nome》 merda. Penso che quella sia stata la figura di merda più merdosa che io potessi fare.

《dormi insieme a me vero?》 gli chiesi non volevano stare solo. 《se a te sta bene okay》
《te lo chiesto io di rimanere secondo te mi sta bene??》 gli dissi scontando la risposta, lui mi guardò con occhi omicidi per Poi posare il piatto nel comodino, ed prendermi i polsi e sbattermi sul cuscino, esercitando abbastanza forza per far cadere tutto il mio corpo, 《ed io che ne so, ora dormi frocio》 mi disse. Ecco mi ero dimenticato della sua freddezza, e del suo carattere, ci guardiamo per diversi minuti, infinche lui non mi lascia ed tutte e due iniziamo a dormire girati dallo stesso lato, lui poteva sentire il mio respiro ed io il suo.

Perché lui si ed gli altri no? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora