Capitolo 4

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Teenage Dream- Katy Perry

*

"Ciao mamma..."Sussurrò Louis, tenendole la mano nella solita stanza di ospedale.

"Hey tesoro, come stai? Non avevi gli allenamenti stamattina?" Chiese in un flebile sussurro che quasi sembrò colpire nel profondo Louis, il quale sorrise, accarezzando con un pollice le nocche della mano della donna.
"Tra poco, volevo solo vederti." Lei cercò di alzarsi, mettendosi seduta, solo per posare un delicato bacio sulla guancia del figlio.

"Vai, verrà Mark dopo." Louis deglutì, con un triste sorriso.

Johannah corrucciò la fronte.
"Non fare quella faccia che mi fai sentire come se la vita fosse così breve e di non godermi la vostra presenza..."

Il liscio scosse la testa sorridendo.
"No mamma, tu starai bene, cercherò dottori migliori." Esitò, anche se titubante, ricordando le parole di Anne. "Farò il possibile nell'impossibile mamma, te lo prometto." Si morse la guancia internamente, si diede uno schiaffo mentalmente, creandosi paura più grandi lui, non sapeva se fosse riuscito a mantenere la sua promessa, ma avrebbe fatto di tutto, anche se costava sacrificare se stesso.

A Johannah tremò per un'istante il labbro, ma sorrise accarezzando la guancia di Louis.

"Ti voglio tanto bene mamma."
"Ti voglio tanto bene anche io BooBear."

Louis sorrise, prese il borsone da calcio e salutò con un bacio sua madre. Quando chiuse la porta, si asciugò gli occhi e si schiarì la gola, proseguendo per la strada del campo, per andare agli allenamenti.

Si sentiva ancora stordito, ma i medicinali che aveva preso avevano fatto il loro frutto.
Appena arrivò al campo, Niall gli corse incontro.

"Louis!"
"Oh mio Dio Niall, cosa è successo?" Chiese balzando dal posto.

"Nulla, sono solo agitato per la partita di lacrosse, vieni? Per favore! Fallo per me!" Louis lo fissò, roteando gli occhi e rendendosi conto che davanti a sé non c'era un pieno adolescente, ma un bambino che stava letteralmente saltando intorno, non sapeva dirgli di no, Niall era troppo dolce per avere in risposta una negazione, ma guardò in lontananza Harry, parlare con Nick, un altro ragazzo della sua squadra, con cui lui stesso non andava pienamente d'accordo ed era sempre alle calcagna del riccio.

Rimase qualche secondo a metabolizzare, per poi storcere il labbro.

"Non lo so Niall- " Il biondo gli mise le mani sulle spalle, con occhi supplichevoli.
"Per favore, ho bisogno del tuo sarcasmo e poi i miei genitori sono fuori per qualche settimana, quindi non potrai portare le gemelle lì, automaticamente dovranno venire con te e lo sai che loro mi adorano, proprio come Liam e Zayn che hanno confermato la loro presenza e Lottie mi ha già detto che uscirà con un ragazzo e- "

Louis scosse la testa. Tra tutto il discorso che Niall aveva creato con dentro l'intera programmazione per la famiglia Tomlinson, si era soffermato solo su Lottie che doveva uscire con un ragazzo.

"Un ragazzo?" Chiese confuso. L'amico lo guardò corrucciato, incrociò le mani al petto, sentendosi umilmente offeso di non aver avuto una risposta riguardante l'intero argomento.

"Sì, un ragazzo. Devi ancora imparare che sta crescendo quella ragazza?" Il liscio alzò un sopracciglio. "Non voglio che pianga ancora."

"Le lacrime fanno parte della vita Louis, devi accettarlo, non si possono tenere dentro, neanche con sé stessi."

"No Niall, io sono sicuro che se mai dovesse succedere qualcosa, quel ragazzo la lascerà in ben che non si dica e Lottie piangerà ancora e ancora, insieme all'accumulo di tutto...e...devo ancora dire alle gemelle che la mamma non sta bene e vedere loro piangere sarà ancora più atroce, per non parlare del resto che- " Niall lo fermò, con le mani sulle spalle, era incredibile come gli occhi ghiaccio fossero diversi da quelli di Louis.

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